Debutto per la Dolomiti Brenta Ultra Skymarathon – Cavedago (TN)
Non sono certo mancate le emozioni nella prima edizione della Dolomiti
Brenta Ultra Sky Marathon, l’impegnativa competizione lunga ben 45 km, con un dislivello di 2800 metri, che ha toccato ben
sette rifugi in luoghi incantevoli del Trentino Occidentale, transitando ai
piedi di luoghi sacri dell’alpinismo come il Campanil Basso,
la Bocca di Brenta e il Croz dell’Altissimo.
Ad iscrivere per primi il proprio nome nell’albo d’oro di una manifestazione
ambiziosa, che sogna già un posto importante nel calendario nazionale già dal
prossimo anno, sono stati Roberto Gasperi e Marcellina
Dossi.
Il primo, che conosce bene il territorio poiché residente a Zambana,
località ai piedi della Paganella, ha impiegato il tempo di 5h22’29 per
concludere un percorso tanto impegnativo quanto suggestivo, mentre la prima
donna è risultata la brava fondista nonché scialpinista Marcellina
Dossi, che ha portato a termine la sua fatica fermando il cronometro
sulla prestazione di 6h17’55, leggermente superiore al tempo che ad inizio
estate aveva fatto registrare il tracciatore della competizione, il forte
alpinista Franco Nicolini.
Se in campo femminile la roveretana è risultata assoluta protagonista dal
primo all’ultimo chilometro, la gara maschile ha riservato un susseguirsi di
colpi di scena, vuoi per la severità del tracciato, vuoi per la nebbia che in
alcuni tratti ha messo in difficoltà i partecipanti negli incroci di sentieri.
A farne le spese inizialmente è stato proprio il favorito numero uno, il solandro
Gianni Penasa, che era partito subito a razzo, transitando (dopo 38 minuti di
gara) per primo ai 1821 metri
di Malga Dagnola Alta con un vantaggio di 3 primi sul bolzanino Gianmarco
Bazzoni, di 6 minuti sulla coppia formata da Manuel Degasperi e Roberto Gasperi,
quindi a 9 minuti il primierotto Nicola Giovanelli. Errore fatale per Penasa
che ha sbagliato percorso nei pressi di Pizzo Gallino, con conseguente ritiro.
Fonte Comunicato Organizzazione Dolomiti Brenta Ultra Skymarathon