Di corsa nella storia con i Top Runner
Martedì 8 aprile si è svolta, presso gli studi della RAI di Torino, la conferenza stampa di presentazione della Maratona di Torino. Quest’anno la diretta televisiva RAI, che domenica 13 aprile racconterà la XXII edizione della Turin Marathon Gran Premio La Stampa, sarà integrata da uno speciale format che unirà sport e cultura. “Di corsa nella storia” permetterà agli spettatori di assistere alla gara e di visitare i luoghi che hanno reso importante la storia di Torino. Così al fianco del conduttore Franco Bragagna, grande esperto d’atletica leggera, si alterneranno Evelina Christillin, Alberto Barbera e Gianpaolo Ormezzano, nel raccontare la storia di Palazzo Madama, del Teatro Carignano, della Mole Antonelliana, della reggia barocca di Venaria Reale. Quindi Luigi Chiabrera, il patron della Turin Marathon, ha parlato dei top runner. Premesso che a Torino si sono sempre imposti atleti giovani e volti nuovi, anche per una scarsa disponibilità economica negli ingaggi degli atleti di spicco, quelli che garantisco tempi finali inferiori alle 2h10’, saranno al via gli ultimi 2 vincitori, i keniani Philemon Tarbei e Stephen Kibwot, mentre mancherà, a causa di un infortunio dell’ultima ora, il terzo classificato della maratona olimpica d’Atene, il brasiliano Vanderlei Lima, ricordato soprattutto perché placcato da uno spettatore squilibrato mentre era in testa alla corsa a pochi chilometri dal traguardo. Tra gli italiani, al momento e sulla carta, il nome più accreditato è quello di Francesco Bennici. Tra le ragazze, il nome di spicco è Vincenza Sicari, con le possibili sorprese dell’esordiente keniana Catherine Kurui e della saluzzese Elisa Desco, giovane campionessa di corsa in montagna, che prova a giocare la carta della maratona. Ma, come ricorda Maurizio Damilano, un grande della marcia, i conti tra favoriti e outsider si faranno, come sempre negli sport di resistenza, domenica al traguardo. La cosa più importante sarà vedere tanta gente correre, spinta da diverse motivazioni, fianco a fianco con i campioni, come in nessun’altra specialità dell’atletica è possibile fare.
— Giancarlo Costa