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Domenica 28 marzo si corre una Cinque Mulini grandi firme a San Vittore Olona


Il fascino dei mulini, la magia di una tradizione che non si era interrotta durante la seconda guerra mondiale e che non si arrende nemmeno al Covid-19. Con prudenza, certamente. Adottando tutti gli accorgimenti necessari, senza pubblico, con zona di partenza e arrivo diversa dal solito, ma con la stessa suggestione che ogni anno regala la Cinque Mulini: domenica 28 marzo a San Vittore Olona (Milano) è il momento dell’edizione numero 89, “a un passo dalla paura” intesa come edizione “novanta”, per dirla con le parole di Giuseppe Gallo Stampino, presidente dell’Unione Sportiva San Vittore Olona 1906 che architetta l’evento, e intesa pure come paura per l’emergenza sanitaria, da vincere per tornare a vivere: “Ce la stiamo mettendo tutta per andare avanti nonostante le difficoltà di questi mesi – sottolinea – San Vittore Olona è una città che vive per la Cinque Mulini, e il sostegno dei nostri volontari è il cuore pulsante che permette di realizzare l’evento. Il mio grazie va a Regione Lombardia, al Comune e a tutti gli sponsor”, le sue parole nel corso della presentazione ufficiale (in videoconferenza, come d’abitudine per il periodo), un incontro che ha svelato il cast – tra gli azzurri non mancheranno Eyob Faniel e Giovanna Epis, tra i big mondiali il campione iridato dei 5000 Muktar Edris (Etiopia) e l’oro mondiale under 20 del cross Beatrice Chebet (Kenya) – e che ha visto la partecipazione del presidente della FIDAL Stefano Mei, degli azzurri di oggi (Faniel ed Epis) e di ieri (Francesco Panetta e Paola Pigni), del sindaco di San Vittore Olona Daniela Rossi, di Curzio Trezzani in rappresentanza di Regione Lombardia, di Flavio Crespi per il Banco BPM. Con la sorpresa del videomessaggio del numero uno di World Athletics Sebastian Coe: “La Cinque Mulini è cuore e anima, ricordo ancora la spettacolare atmosfera che si respira”. World Athletics che due anni fa ha inserito la Cinque Mulini tra i luoghi simbolo dell’atletica mondiale assegnandole la prestigiosa Heritage Plaque.

IL CAST – Il “nome” forte è quello di Muktar Edris (Etiopia): doppia medaglia d’oro mondiale nei 5000 metri, tra Londra 2017 e Doha 2019, e due volte nell’albo d’oro dei vincitori alla Cinque Mulini, nel 2013 e nel 2015. Ma non è l’unico motivo di interesse della seconda tappa del circuito World Athletics Cross Country Permit (partenza e arrivo nella zona del “vallo”, più vicina ai mulini, e non allo stadio) che presenta al via anche il keniano campione in carica Leonard Bett, l’etiope secondo al Campaccio domenica scorsa Nibret Melak, l’ugandese Oscar Chelimo (Athletic Club 96 Alperia) e in quota Europa il francese campione continentale dei 10.000 metri Morhad Amdouni. Un problema alla zona tibiale della gamba sinistra ha negato la partecipazione a Yeman Crippa, così il gruppo azzurro è guidato da Eyob Faniel (Fiamme Oro) quarto al Campaccio e già primatista italiano di mezza maratona in questa stagione (1h00:07 all’aeroporto di Siena Ampugnano) dopo il record della maratona nel 2020, e tra le fila azzurre sono annunciati anche il vicecampione italiano Yohanes Chiappinelli (Carabinieri), il secondo classificato del cross corto a Campi Bisenzio Samuele Dini (Fiamme Gialle), Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe), Marouan Razine (Esercito), Sebastiano Parolini (Gruppo Alpinistico Vertovese). Al femminile, la gara ha i tratti della rivincita del Mondiale di Aarhus 2019 che nella prova juniores si risolse soltanto in un palpitante fotofinish tra la keniana Beatrice Chebet (oro) e l’etiope Alemitu Tariku (argento). Entrambe del 2000, sono le punte della Cinque Mulini insieme alla keniana Sheila Chelangat e alla vincitrice dei Societari a Campi Bisenzio Francine Niyomukunzi (Atl. Castello). Italia con Giovanna Epis (Carabinieri), già vista alla Festa del Cross, e con la tricolore del cross corto Nicole Reina (Cus Pro Patria Milano), Rebecca Lonedo (Atl. Vicentina, terza a Campi Bisenzio), Micol Majori (Pro Sesto Atl.) e una Giovanna Selva (Sport Project Vco) in crescita.

IL PRESIDENTE MEI – S’intrecciano i ricordi e i giorni d’oggi: “Avevo 15 anni e ho avuto la fortuna di vincere la Cinque Mulini, seppur nella categoria allievi – le parole del presidente della FIDAL Stefano Mei, intervenendo durante la presentazione ufficiale – Era il 1978 e quella è stata la mia prima affermazione di un certo livello, peraltro a sorpresa. Conservo una foto di quella gara, ero veramente un bambino: ho iniziato dalla campestre, l’ho sempre amata e da presidente della Federazione ho in mente una rinascita del cross. Sarà mio impegno garantire una progettualità in questo senso. Perché il cross ha carattere educativo, insegna a tutti: dai professori lungimiranti veniva visto come il momento in cui l’atleta poteva esprimersi più liberamente. Domenica sarò sul campo a seguire la gara e voglio rivolgere un plauso agli organizzatori. Si stanno impegnando tantissimo in un momento drammatico per la socialità e per tutto il mondo: è giusto che si faccia questo sforzo in più, perché dobbiamo mostrare che la vita continua”. Un concetto rimarcato anche dal sindaco di San Vittore Olona Daniela Rossi: “In questa edizione emerge con chiarezza il desiderio di non fermarsi davanti alle difficolta – le sue parole – mi congratulo con gli organizzatori, fanno un lavoro di squadra che rimane invisibile per un anno intero e che poi illumina il territorio per un giorno. Tutti i sanvittoresi vogliono bene alla Cinque Mulini: è passione, orgoglio, simbolo di collaborazione”.

GLI AZZURRI – Eyob Faniel e Giovanna Epis: due maratoneti gli azzurri più attesi di domenica. Alla presentazione della Cinque Mulini, Faniel ha fissato l’obiettivo. Non senza ambizione: “Sarebbe bello riportare l’Italia sul podio dopo sedici anni”. Tanti ne sono passati dall’ultimo podio italiano al maschile, il terzo posto di Stefano Baldini nel 2005 (ultima vittoria maschile, Alberto Cova nel 1986). “Un onore provarci – prosegue Faniel – sono in condizione, al Campaccio mi sono rodato e gli allenamenti fatti per la mezza maratona sono simili a una distanza di dieci chilometri, la stessa che mi attende domenica. Devo solo abituarmi alle chiodate, che non avevo indossato per anni, e buttarmi nella mischia”. Giovanna Epis corre praticamente in casa: “La mia Legnano è a due passi dal campo-gara – ricorda la campionessa italiana di maratona, 2h28:03 a Reggio Emilia nello scorso dicembre – le campestri mi hanno sempre dato un buono spunto per il resto della stagione, quindi sono contenta di averle inserite nel mio programma: è una gara corta per le mie caratteristiche, ma non mi tirerò indietro”. Momento amarcord con Panetta (“Cinque Mulini come la Parigi-Roubaix”) e con Paola Pigni, trionfatrice nel 1973 alla Cinque Mulini e due volte iridata del cross (’73 e ’74): “Correre tra i mulini è un’emozione pazzesca, è come ritornare indietro nel tempo – afferma – E poi ‘mulino’ vuol dire energia, vita, acqua, vento: se per il futuro si parla di green e di sostenibilità, questo cross lo esprime al meglio”.

DIRETTA TV – L’89esima edizione della Cinque Mulini sarà trasmessa in diretta tv su RaiSport+HD domenica 28 marzo dalle 12.40 alle 14 e in streaming su RaiPlay.

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.