Domenica in Polonia i Campionati Mondiali di Corsa in Montagna con l’Italia a caccia del titolo iridato
L’Italia della montagna è pronta alla prossima avventura. Galvanizzati dalla recente spedizione europea, oro a squadre maschile e femminile e oro per Bernard Dematteis, gli uomini e le donne della corsa in montagna partono agguerriti verso la Polonia, dove domenica 8 settembre prendono il via i Campionati del Mondo di Corsa in Montagna. La spedizione azzurra arriverà oggi in terra polacca, partendo direttamente dal raduno di Sestriere (TO) che nelle ultime settimane ha ospitato le quattro squadre per un intenso ciclo di allenamenti sotto la guida del coordinatore di settore Paolo Germanetto, con visite ad hoc del DT della nazionale assoluta Massimo Magnani e di quella giovanile Stefano Baldini. La sede della rassegna, Krynica-Zdroj, è una cittadina termale e località sciistica molto apprezzata nell’est europeo. Su questo scenario un percorso nella versione up-down è stato disegnato con una discesa nella parte iniziale, seguita da un tratto di salita impegnativa e varia su prato, per concludere infine su sentiero.
La squadra italiana è composta da 10 uomini e 7 donne, per la maggior parte lo stesso gruppo vincente dei Campionati Europei di Borovets dove l’Italia ha conquistato entrambi i titoli a squadre, l’argento con gli under 20 e quattro medaglie individuali. Il nome più squillante al momento è ovviamente quello Bernard Dematteis, cuneese della Podistica Valle Varaita autentico dominatore degli Europei di inizio luglio. Nella gara di Borovets Dematteis, oltre a un sorprendente stato di forma, ha esibito anche una nuova consapevolezza agonistica che potrebbe dare esiti interessanti sul palcoscenico iridato. Al suo fianco, come è spesso accaduto in tante rassegne internazionali, dalla montagna ai cross, ci sarà il gemello Martin Dematteis già argento europeo nel 2010 e bronzo mondiale nel 2011, oltre che bronzo italiano di cross a febbraio 2013 ad Abbadia di Fiastra (Macerata). Altri pezzi forte della spedizione sono il bergamasco Alex Baldaccini (G.S. Orobie), argento continentale in carica e sesto ai mondiali 2012, ed il promettente valdostano, anche se di certo non inesperto, Xavier Chevrier (Atl. Valli Bergamasche Leffe).
I gemelli Dematteis, Baldaccini e Chevrier sono i quattro quarti del team Campione Europeo in carica, e a Krynica-Zdroj saranno affiancati da Gabriele Abate (G.S. Orecchiella Garfagnana), lo scorso anno nella squadra iridata di Ponte di Legno, e Luca Cagnati (Atl. Valli Bergamasche Leffe), ventitreenne bellunese di Canale d’Agordo che domenica farà il suo debutto nella Nazionale maggiore. Anche la squadra femminile può contare su alcune ‘colonne’ della corsa in montagna nazionale come sono Valentina Belotti (Runner Team 99 SBV), già medagliata a livello europeo e mondiale, oltre che argento nell’ultima rassegna di Borovets, ed Elisa Desco (Atletica Alta Valtellina), tricolore in carica a San Giacomo Brentonico. Con loro anche la valtellinese Alice Gaggi (Runner Team 99 SBV) e Antonella Confortola, per oltre dieci anni una delle migliori sciatrici di fondo italiane e bronzo olimpico nella staffetta dell’Olimpiade di Torino 2006 e quest’anno Campionessa Mondiale sempre in Polonia delle Lunghe Distanze.
Passando ai giovani, le due squadre junior (selezionate dal CT Baldini) sono idealmente guidate dai campioni italiani in carica, il trentino Michele Vaia (Atletica Trento CMB) e la bellunese Laura Maraga (G.S.Quantin). Il resto della spedizione è composto fra le donne da Simona Pelamatti (Atl. Vallecamonica) e dalla specialista dello sci alpinismo Alba De Silvestro (Polisportiva Caprioli), mentre fra gli uomini ci sono Nadir Cavagna (Atletica Valle Brembana), Nekagenet Crippa (GS Valsugana Trentino, già azzurro in pista e nei cross) e Giampaolo Crotti (Atletica Vallecamonica, a luglio ottavo agli Europei). Ricordando che a Borovets gli junior furono secondi a un solo punto di distacco dalla Turchia vincitrice, gli azzurrini nella gara a squadre maschile si presentano con buone carte da giocare nel pur difficile panorama mondiale, negli ultimi anni dominato dai paesi africani e dalla Turchia.
Fonte Fidal.it