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Domenica a Roma la 12ª Corsa di Miguel


di Marco Raffaelli

Ricordo ancora la prima volta che l’abbiamo corsa. I ragazzi della squadra mi dissero:…andiamo alla corsa di Miguel…e chi è?. Era il 9 gennaio del 2000, una data tutt’altro che casuale: proprio il 9 gennaio del 1978 Miguel Sanchez, podista e poeta argentino, fu rapito da un commando paramilitare, diventando uno dei quasi 30.000 desaparecidos vittime della dittatura.  La partenza davanti al Paolo Rosi, il pacco gara conteneva la maglia che con il tempo divenne un ricordo: bianca, maniche lunghe e la scritta in blu sul davanti. Da quella prima ne abbiamo collezionate tante, sempre originali e cui nessun podista romano vuole rinunciarvi.

Nasceva La Corsa di Miguel. Nata da un’idea del giornalista della Gazzetta dello Sport Valerio Piccioni e organizzata dal Club Atletico Centrale in collaborazione con l’Assessorato alle Politiche Sportive del Comune di Roma, la prima edizione della corsa vede ai nastri di partenza più di 1500 appassionati, tra competitiva e non competitiva. Uno striscione bianco e una scritta. Il percorso è il simbolo del podismo romano. Dieci chilometri sul “giro dei ponti”, il lungotevere, il passaggio davanti ai tanti circoli sportivi della capitale. Da qualche anno  in virtù dell’elevato numero di iscrizioni e al solo scopo di garantire una partenza più rapida e sicura, i concorrenti iscritti vengono suddividi in “onde di partenza” basate sul numero di pettorale.

Nella prima edizione la gara maschile è vinta da Josep Saturlino, che riceve la coppa direttamente dalle mani di Elvira Sanchez, sorella di Miguel e ospite d’onore della corsa, mentre tra le donne trionfa l’azzurra Simona Perilli. Fa impressione leggere oggi che il costo dell’iscrizione era di 8.000 lire. Da allora la Corsa di Miguel è diventata una forza trainante per tante manifestazioni a margine della gara stessa.

Nel 2011 è un trionfo sotto molti punti di vista: prima di tutto gli iscritti, oltre 7.000, che segnano il record di arrivati per una gara di 10 chilometri italiana.

Valerio Piccioni in tanti anni ci ha fatto conoscere le diverse anime della gara. Il suo impegno e la voglia di trasmettere il messaggio di forza e libertà propria dello spirito di Miguel ha fatto si che le poesie di Miguel siano diventate famose non solo tra i podisti. La corsa di Miguel è entrata nelle scuole e nelle piste di atletica romane. 

La versione argentina della Corsa di Miguel è più giovane di una decina di mesi: debuttò l´11 marzo del 2001, con partenza e arrivo nel Cenard, in pratica l´Acqua Acetosa di Buenos Aires. In quell´occasione il percorso passò davanti alla caserma dell´Esma, il tempio della ferocia, dove transitarono durante la dittatura oltre 5000 persone, molte delle quali desaparecidos.

Il 22 gennaio a Roma si correrà la 12^ edizione della Corsa di Miguel, ci vediamo sui ponti di Roma, correndo con gli amici di Miguel.

Marco Ceste