Editoriale del presidente Fidal Piemonte Maurizio Damilano estratto da Piemontatletica
Pubblichiamo volentieri l’editoriale della rivista
Piemontatletica scitta dal suo presidente, Maurizio Damilano, un grande della
marcia italiana ora passato a ruoli dirigenziali. Per passione personale
sostengo che il Piemonte è diventata la regione guida della specialità corsa
in montagna (e di riflesso skyrunning e trail) in Italia, e di conseguenza in
Europa e nel mondo. Sicuramente il grande lavoro di reclutamento dei talenti
giovani per l’atletica è un merito di chi, dopo un passato di grande atleta, è
in grado di prendere decisioni strategiche per la diffusione di questo
meraviglioso sport tra giovani e adulti.
Qualche
giorno fa mi è stato fatto leggere da un amico la stampa di una comunicazione
apparsa su uno dei tanti siti internet che si occupano o scrivono di atletica.
Il pezzo diceva che l’atletica piemontese nel panorama italiano si
distingueva, tra le altre cose, per la capacità organizzativa del proprio
movimento. Venivano citati i comunicati inviati quotidianamente a società ed
addetti ai lavori, le notizie continuamente aggiornate sul sito, la rivista
on-line Piemonte Atletica, gli interventi in materia di regolamenti, i vari
corsi di formazione tecnica, l’uso regolare del sistema SIGMA etc…
Venivano
poi citati alcuni progetti che in questi ultimi anni abbiamo portato avanti e
si sottolineava con evidenza l’originalità del progetto Team Talento
Piemonte, definito come innovativo sistema di sostegno agli atleti
sotto forma di una virtuale società del Comitato senza che ciò disgreghi però
il tessuto societario.
Devo
ammettere che la cosa mi ha fatto piacere, ma mi ha anche fatto riflettere su
come molto spesso si sia apprezzati più fuori dai propri confini che non al
nostro interno.
In
ogni caso sono certo che ciò è motivo di soddisfazione per tutto il movimento
e, seppure a volte qualcuno si possa lamentare che arrivano addirittura troppe
mail, in fondo tutti sanno dare il giusto peso alla grande mole di lavoro che
la nostra Segreteria e i suoi addetti svolgono.
Tutto
ciò accadeva proprio nei giorni dei Campionati Italiani Junior e Promesse, le
categorie che, a mio parere e non solo, più di tutte rappresentano lo snodo
delicato nel quale si evidenzia anche il lavoro dell’intero sistema atletico
fatto sul territorio negli anni precedenti.
Per
noi vuol dire un po’ la cartina al tornasole di ciò che è stato il progetto
Team Talento Piemonte svolto nelle ultime due stagioni (un progetto che
purtroppo non potrà proseguire, almeno nella forma originaria portata avanti in
questi anni).
In
effetti se questo è debbo dire che i risultati del progetto TTP sono ampiamente
ricambiati da un ritorno di prestazioni molto importanti.
Rieti
ci ha regalato nelle diverse categorie 5 titoli individuali, 6 argenti e 7
bronzi. Fatto importantissimo: risultati tutti ottenuti da atleti che hanno
fatto parte del TTP nelle ultime due stagioni. Si tratta di titoli vinti da
atleti piemontesi tesserati per società piemontesi (possiamo vantare altri 8
titoli vinti da atleti piemontesi tesserati però con società di altre regioni).
Ciò
significa aver appieno assolto alle finalità del progetto TTP, ossia: aiutare
la crescita degli atleti e dei loro tecnici e mantenere possibile la loro
permanenza in regione attraverso le loro società di appartenenza. Vorrei sempre
poter contare su iniziative e progetti così produttivi. Mi farebbe piacere
tutti capissero che la via che porta ad una crescita è mettere in campo idee
nuove e capaci di esprimere equità nella loro realizzazione.
Mi
amareggia pensare che in questi mesi ho sentito criticare anche questa
bellissima esperienza del TTP, ma nel contempo mi sprona ancor più vedere che
possiamo alzare il valore dei nostri progetti e pensare ai nostri giovani in
un’ottica ancor più ambiziosa per risultati e categoria da sostenere.
I
risultati di Rieti ci danno ragione e mettono in scacco chi aveva fatto
illazioni su questa attività.
Oggi,
più che mai, è chiaro che le scelte tecniche del Comitato sono state non solo
lungimiranti e precise ma hanno anche aiutato tutti, e oggi tutti insieme
possiamo essere orgogliosi di questo gruppo di ragazzi di valore che onorano al
meglio la nostra atletica.
Maurizio
Damilano – Presidente Fidal Piemonte