L’estate di San Martino annaffia il Brooks Valsusa Trail
Di Marina Plavan
Gabriele Abate, un nome, una certezza, così nella corsa in montagna come nell’organizzazione del Brooks Valsusa Trail. Il vice campione del Mondo 2005 e vice campione d’Europa 2011 è riuscito a portare sui suoi sentieri d’allenamento una miriade di atleti provenienti da tutto il Piemonte e non solo; nella sua Chiusa San Michele, paesino posto all’imbocco della Valle di Susa in provincia di Torino, ai piedi della stupenda Sacra di San Michele, complesso architettonico posto sul Monte Pirchiriano, monumento simbolo della Regione Piemonte, ora ristrutturato ed affidato alla cura dei Padri Rosminiani.
Due i percorsi competitivi, uno di 23 km e l’altro di 8 km, inoltre si poteva correre da soli o a staffetta. Probabilmente questo è l’anno in cui ho maggiormente gareggiato in coppia o a staffetta e, devo dire che con questa formula mi sono sempre divertita un sacco, sapendo a volte fin dall’inizio che dovevamo correre contro dei mostri di bravura e quindi l’obbiettivo principale era il tempo impiegato a percorrere il sentiero!
Partenza dal campo sportivo di Chiusa San Michele sotto una pioggia torrenziale, peccato che le nuvole hanno preso il posto del sole, perché l’estate di San Martino nei giorni precedenti il Valsusa trail, ha portato ancora una temperatura quasi estiva. Preoccupazioni a non finire per coloro che gia’ conoscevano il percorso perchè le pietre dei sentieri attorno al complesso della Sacra erano molto scivolose, sia dal fango che dalla pioggia. Dopo una partenza sulla pista ciclabile che dalla Chiusa va’ a Sant’Ambrogio, eccoci transitare davanti ad una chiesa, qui abbiamo imboccato un lastricato in ascesa con un dislivello notevole e in un batter d’occhio siamo saliti verso le 14 croci della Via Crucis dislocate lungo il sentiero alla Sacra, arrivati sulla sommità ecco il primo ristoro di giornata.
Per i trailers che facevano la gara corta o il primo tratto della staffetta, questo punto di vettovagliamento non era di vitale importanza, invece per chi affrontava la gara lunga era fondamentale. Intanto la pioggia si faceva sempre più intensa e la prima discesa del Valsusa trail faceva le prime vittime, poiché il sentiero è diventato come uno scivolo. Terminata la discesa-sapone abbiamo affrontato la seconda salita che ci portava al cambio della staffetta in località Basinatto; invece per coloro che affrontavano la gara lunga qui iniziava un percorso collinare di 16 km su sentieri e strade sterrate molto veloci. Per la sottoscritta il compito a Basinatto era finito, penso di aver passato il testimone al mio socio Omar in buona posizione di classifica. Da Basinetto gli atleti attraversavano alcune piccole borgate: Pian Pume’, Cima Folatone dove era posto il GPM ai 1105 metri di altitudine, per poi ritornare nella Borgata di Basinatto per correre l’ultima discesa assai tecnica e difficile da affrontare, poi via verso il traguardo del campo sportivo di Chiusa San Michele. Tutto questo sempre sotto la pioggia, che beffa il sole uscito nel pomeriggio.
La sottoscritta era ridiscesa verso l’arrivo, in attesa del proprio compagno di viaggio, ero appostata in una curva abbastanza scivolosa, qui ho ammirato le doti da equilibristi degli atleti ormai stanchi e provati . Finalmente ecco spuntare Omar, ci siamo complimentati a vicenda, eravamo contentissimi della nostra terza piazza in coppia mista dietro a due mie grandi compagne di squadra Valetudo nelle gare di skyrunning Raffaella Miravalle in coppia con Alfonso Bracco e Debora Cardone in coppia con il marito Roberto Rolfo: oggi proprio non si poteva fare di più!
Per quanto riguarda la classifica della gara corta i vincitori sono stati Pieroni Maurizio e Bricarello Martina, gara lunga aggiudicata a Buonomini Giacomo e Dosio Cristina, mentre la gara a coppia andava a due bravi atleti come Paolo Gallo e Giorda Simone, con un tempo eccellente nonostante il percorso molto ma molto bagnato.
Pranzo e premiazioni, con numerosi premi a sorteggio concludevano la bella giornata. Un plauso all’organizzazione per la riuscita della manifestazione, gara che ancora una volta mi ha fatto scoprire le bellezze della nostra bella regione, il Piemonte!
Una curiosità del periodo dedicato a San Martino
Tradizionalmente durante i giorni dell’estate di San Martino si aprono le botti per il primo assaggio del vino nuovo o meglio conosciuto come novello, solitamente viene abbinato alle prime abbuffate di caldarroste. Questa tradizione è celebrata anche in una famosa poesia di Carducci Giosuè intitolata appunto a San Martino:
« La nebbia a gl’irti colli
Piovigginando sale,
E sotto il maestrale
Urla e biancheggia il mar;
Ma per le vie del borgo
Dal ribollir de’ tini
Va l’aspro odor de i vini
L’anime a rallegrar.
Gira su’ ceppi accesi
Lo spiedo scoppiettando:
Sta il cacciator fischiando
Su l’uscio a rimirar
Tra le rossastre nubi
Stormi d’uccelli neri,
Com’esuli pensieri,
Nel vespero migrar. »