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Francesco Panetta ha presentato il suo libro Io corro da solo


Io corro da solo è la storia di Francesco Panetta raccontata nel libro che è stato presentato a Roma presso la Sala Giunta del CONI. Sono intervenuti il numero uno del CONI Giovanni Malagò insieme al presidente FIDAL Alfio Giomi, affiancato dal vice Vincenzo Parrinello e dal Direttore Tecnico dell’Alto Livello Elio Locatelli, già alla guida della Nazionale nella felice edizione degli Europei di Spalato 1990 dove Panetta conquistò il titolo continentale. 150 pagine che, tutte d’un fiato, raccontano la Pro Patria, i sogni, le opinioni sull’atletica e un lungo capitolo della vittoria mondiale nei 3000 siepi ai Mondiali di Roma 1987. La sua grande impresa.

Io corro da solo – spiega Panetta – non significa che io non avessi nessuno intorno perché in realtà ci sono sempre state tante persone che mi sono state vicine. Correre per me è sempre stato qualcosa di naturale e il primo obiettivo non erano i risultati a tutti i costi. Mi sono appassionato all’atletica vedendo campioni come Cindolo e Fava (oggi apprezzato giornalista sportivo, con cui durante la presentazione è iniziato un simpatico scambio di battute a suon di primati personali). Poi mi ritengo fortunato ad essere riuscito a raggiungere certi traguardi. Onestamente se dovessi tornare indietro nel tempo vorrei essere catapultato non sul rettilineo dello Stadio Olimpico di Roma mentre tagliavo il traguardo ai Mondiali, ma vorrei andare in quel paesino della Finlandia in cui mi sono allenavo per raggiungere quel risultato. A chi gli chiede della sua esperienza da maratoneta, il 54enne di Siderno risponde: La maratona alla fine è una gara come le altre. Forse in carriera mi sono approcciato a questa specialità con rispettoso timore. Anche perché il richiamo della pista è stato sempre qualcosa di troppo forte per me.

Quella di Francesco è una storia che ci riporta a un bel passato e che deve darci uno sprone per il futuro – le parole di Malagò – Risultati come quelli suoi li auspichiamo e li agogniamo: vincere un mondiale in casa non è da tutti, ha fatto la storia. Imprese che restano indelebili nella memoria dell’atletica azzurra e non solo: Con Francesco – ha aggiunto Giomi – non ci siamo visti in questi anni, ma rappresenta una delle immagini più belle dell’atletica leggera azzurra. Un modello da seguire. Presente anche l’allora presidente e oggi presidente onorario della FIDAL, Gianni Gola: Esempi come quello di Francesco dovrebbero aiutare a farci capire come l’atletica dovrebbe tornare a riprendersi il ruolo che aveva una volta.

Per Panetta è arrivato anche un invito speciale da parte di Malagò e Giomi: Francesco ti aspettiamo ad agosto agli Europei di Berlino 2018. Magari prima sarà l’occasione per una sgambata insieme! E a proposito di Europei, il presidente del CONI ha annunciato: Con Giomi stiamo pensando di organizzare un campionato europeo di atletica in Italia. È una idea lanciata dal presidente della Federatletica, stiamo facendo dei ragionamenti. Abbiamo un impianto meravigliosamente adatto all’atletica leggera come lo Stadio Olimpico di Roma, dunque ci sono i presupposti per provare una candidatura. È tutta una partita che deve giocare l’atletica. Ieri abbiamo avuto un incontro in cui abbiamo parlato di diversi atleti azzurri interessanti. Ho visto Giomi carico, determinato, positivo: bene così, senza piangerci addosso.

Il libro Io corro da solo, edito da Gemini Grafica, è acquistabile nelle librerie e online al prezzo di 12 euro. Nel volume, undici capitoli sono scritti da Panetta più altri cinque da giornalisti: Walter Brambilla, Daniele Perboni, Franco Bragagna, Giorgio Cimbrico e Guido Alessandrini.

Fonte fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.