Il Giro d’Italia di corsa: lunedì inizia l’impresa di Marco Chinazzo
Marco Chinazzo è un produttore di vini, classe 1976, nato a Mondovì e residente a Gorzegno, piccolo paese della provincia di Cuneo.
Ma soprattutto, Marco Chinazzo è un grande sportivo, appassionato e praticante. Calciatore per una vita, poi allenatore di ragazzini, grande amante della mountain bike, del trekking e della natura, Marco ha da quasi due anni iniziato a praticare con serietà e costanza la corsa, che oggi è ormai diventata non solo il suo sport, ma qualcosa di più.
Fin dai tempi dei campionati di calcio dilettantistici, era ben evidente la sua propensione per la corsa e per la fatica, caratteristica fondamentale per affrontare le sue imprese.
L’anno scorso ha portato a termine il Progetto L’Aquila, nato in collaborazione con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multilpa): Marco ha corso 673 chilometri suddivisi in 14 tappe, correndo dal suo paese fino a L’Aquila. Qualcosa di eccezionale. E per il 2014 c’è in programma la super impresa: di corsa fino a Pechino!
Oltra all’AISM, l’atleta cuneese collabora con l’A.I.L, M.A.R.C.O. onlus, Find the cure, l’associazione MIELINA, la Bashù di Padova che costruisce pozzi in Eritrea e la Fondazione Marco Simoncelli. Tanto sport fatto per beneficienza.
E lunedì, Marco partirà per una nuova incredibile avventura, di quelle che spinge i limiti dell’uomo e dell’atleta sempre più in là.
“Quando i miei piedi avranno calpestato, passo dopo passo tutta l’Italia ,io non sarò più lo stesso. Questo sarà per me un grande sogno che porterà il mio fisico allo stremo e il mio ego alle stelle. Decidere di correre 3600 km è una scelta che ti cambia la vita, una scelta che ti proietta verso un futuro diverso, correre lungo tutta la penisola vuol dire crescere come runner e come uomo”.
Queste le parole con lui lo stesso Chinazzo descrive quello che sarà la sua avventura. Per tanti potrebbe essere una pazzia, per molti altri un qualcosa di nemmeno immaginabile, ma per Marco è un obiettivo che cambierà per sempre la sua vita. È il Giro d’Italia, una sfida fra le più affascinanti che un atleta possa compiere. Un giro d’Italia che lo porterà a correre 3600 chilometri toccando tutte e venti le regioni.
Partirà da Cortemilia, comune vicino a Gorzegno dove vive e da lì raggiungerà Genova, per lo spostamento in traghetto che lo porterà ad Olbia. Da qui di corsa fino a Cagliari e altro traghetto per Trapani. Da qui Messina, Reggio Calabria, Potenza, Foggia, Campobasso, Napoli, Roma, Terni, L’Aquila, San Benedetto Del Tronto, San Marino, Firenze, Bologna, Padova, Pordenone, Belluno, Bolzano, Bormio, Brescia, Bergamo, Milano, Biella, Aosta e Torino.
Il perché di quest’impresa? Marco lo spiega così: “Il perché nasce da un improvviso senso di insoddisfazione, come se avessi visto la mia vita tra 20 anni, senza un’emozione forte avrei capito di aver vissuto una vita non al limite e di non essere
riuscito a sfruttare al meglio le possibilità di cui dispongo.
A questa domanda è difficile rispondere perché si tende sempre a non accettare un cambio di programma, modificare la propria vita in corsa è sinonimo di diversità.
Collaborando con le onlus mi sono accorto che tutti noi abbiamo un’immensa fortuna che la maggior parte delle volte perdiamo dietro a lamentele inutili.
Non mi sono mai chiesto cosa mi spinga voler fare il giro d’Italia …Forse la voglia di viaggiare o forse la paura di stare fermo. Ognuno di noi può decidere se vivere o
sopravvivere e io finche avrò la fortuna di vivere non mi accontenterò di sopravvivere!”
Marco ci tiene molto a ringraziare tutti quelli che lo hanno supportato finora e lo faranno ancora di più durante il suo viaggio: la famiglia, le sorelle e la nipote e soprattutto la figlia Rebecca di 12 anni. E poi tutti quelli di Gorzegno, il suo comune: il sindaco Piero Montanaro e un folto gruppo di sostenitori che segue Marco in ogni sua impresa. Un ruolo fondamentale lo ricopre ovviamente il suo allenatore, Simone Bortolotti e le persone che lo seguiranno giorno dopo giorno nella sua avventura: il tecnico per video e foto Ezio Cazzuli e il fisioterapista Matteo Devalle.
L’impresa di Marco Chinazzo, ancor prima di iniziare, sta già riscuotendo interesse e curiosità da parte di addetti ai lavori e sportivi appassionati e Running Passion.it la seguirà costantemente, aggiornando i suoi lettori su ogni singolo chilometro corso da Marco.
Da lunedì comincia la grande avventura.