Giuseppe : “avremmo” potuto essere noi
Il grande Giuseppe ce l’ha fatta , pochi ci credevano ma lui ha smentito tutte le cassandre e in 4h 49′ ha concluso vittorioso la sua prima maratona.
Guardate la sua intervista prima della gara
http://runningpassion.lastampa.it/video/giuseppe-racconta-la-turin-marathon-degli-amatori
Clicca qui invece per conoscere meglio il pedigree podistico di Giuseppe.
Ed ecco invece i suoi commenti dopo la gara: Commenti dopo gara di Giuseppe
In allegato le foto di Giuseppe.
Curioso anche il video di un altro amatore che abbiamo incontrato casualmente per strada a conclusione della sua Stratorino : clicca qui .
Segue il resoconto diretto dalla penna di Giuseppe, non fatevelo mancare perchè vale veramente la pena leggerlo !
La storia inizia sabato quando arriva Bellerofonte con il quale passerò tutto il week-end.
Facciamo una passeggiata per Torino e ci ritiriamo in buon ordine a casa mia a mangiare la pizza del sabato sera (a casa mia è d’obbligo)
Accompagno Bellero in Hotel alle 21.30 e poi inizio la serata… 🙂 che si concluderà con un niente di fatto alle 1.30 cercando di capire che tempo avrebbe fatto il giorno successivo e mettendo insieme qualche brano decente che mi dia la spinta quando serve.
Previsioni PESSIME… alla faccia del battesimo della maratona… qui mi hanno preso in parola…
Domenica mattina: sveglia 6.10 apro la finestra e NON piove :-))) penso che potrebbe anche migliorare, insomma resto ottimista…o almeno ci provo….
Vado a prendere Bellero che ha già deciso l’abbigliamento…e io no!
Metto una canotta sotto una maglietta e porto dietro il gilet nella speranza che non serva.
Pantaloni corti, qualunque cosa accada!
PIOVE! previsioni PIOGGIA…
Metto il gilet antipioggia (quello della foto) e tengo il resto così (anche perchè non ho altro)
Incontriamo Simone che si è fatto un sacco di strada…per niente… nel senso che non se la sente di passare 5 ore in bici sotto sotto la pioggia, lo capisco… ci mancherebbe, è già tanto che sia venuto.
Arriva Paolo ma la troupe latita e Bellero scalpita (a ragione) che l’orario si avvicina.
Faccio una breve intervista intanto che Bellero tenta di scaldarsi e di far prendere i satelliti al Garmin.
E’ tardi dobbiamo andare; facciamo una corsetta per scaldarci un pochino fino alla partenza e ci ingabbiamo (senza le gabbie) i numeri dei pettorali sono a casaccio… (ecco spiegato il mio numero da top runner).
Siamo molti ma non troppi, meglio così.
Sparo…si parte, o come sempre, si cammina per un paio di minuti prima di transitare sotto la partenza.
Il mio garmin non ne vuole sapere di collegarsi ai satelliti (siamo in mezzo ai palazzi) e faccio partire l’ipod ma non rileva il sensore!!!
eccerto era nuovo! occhei adesso glielo faccio rilevare, mi slaccio tutto e…CI SONO ALTRI SENSORI NEL RAGGIO DI AZIONE! compreso quello del bellero… quindi mi devo allontanare, corro più o meno 1km e poi saluto il bellero, perchè la mia velocità dovrebbe essere moooolto più bassa e rallento e mi allontano dagli altri corridori per agganciare il segnale del sensore.
Il Garmin ha dato forfait…display bianco, con le X le Y non si capisce una mazza e non c’è verso di farlo ripartire…pazienza.
Intanto continua a piovere… ok aspetto che passi il pallone delle 4.30 intanto riesco a far partire l’ipod e parte la musica.
Mi aggancio PM delle 4.30 e via.
Io non ho MAI corso sotto la pioggia; in allenamento e se piove non esco, solo una volta ad una mezza pioveva e l’ho fatta perè ero ormai alla partenza…ma questa è un’altra cosa.
I primi km volano via veloci e tranquilli vorrei accelerare, ma tutti mi hanno messo una gran paura, che il timore di non finirla mi fa desistere e rallentare e tenere il passo del PM… si passa tra vari paesi in cui ci attendono le bande e anche un discreto numero di spettatori nonostante il clima infame (9-10°) e dopo 7-8km inizia anche a soffiare il vento contro. :-(( come se non bastasse la pioggia… mi francobollo a chi mi sta davanti per usarlo come un parabrezza… e sembra funzionare, solo che così non vedo le numerose pozzanghere, e infatti spesso infilo i piedini in acque profonde.
Non ho molto da dire per la prima mezza, ormai una mezza la faccio tutte le domeniche e tranne il fastidio della pioggia e il fatto che ad ogni ristoro rallento e bevo camminando e poi riparto, non c’è molto da dire…a no…NON ho portato il gatorade con me, perchè ieri una tizzia dello stand gatorade ha comunicato che ai risotri ci sarebbero state le bottiglie e non i bicchieri… ovviamente non era così…
Arrivo al 23°-24° e mi attende mio fratello in bici, che cerca di fare le veci di Simone, mi segue tranquillo, la pioggia mi ha reso un pulcino bagnato…così lo faccio chiamare casa per farmi portare al passaggio vicino casa mia un tot di iindumenti asciutti per un pit-stop per il cambio.
Dal 24 al 28 una bella salitella tempra le ginocchia, ma resisto senza grossi problemi, se non fosse per il vento e la pioggia…
Finalmente al 28° finisce la salita e trovo il mio bimbo e mia moglie in attesa (no, non QUELLA attesa) mi passano una borsa e io vado sotto una tettoia a cambiarmi, mi denudo e vedo due belle strisce di sangue che mi tormentavano da 4-5km ma alle quali non ho dato peso.
Peccato che il cambio sia composto da 2 magliette in COTONE a mezza manica… vabbè ne metto una ci rimetto il pettorale e l’altra la tengo sul petto arrotolata, per 2-3km e spedisco mio fratello a casa a prendere 2-3 maglie da CORSA!!! Ovviamente il PM delle 4.30 è andato…provo a raggiungerlo ma sono già in un terreno inesplorato e alla prima occasione in cui sento indurire un ventre di un quadricipite femorale decido che devo finire e non mi importa del tempo e quindi rallento di nuovo.
Il freddo continua e indosso anche la seconda maglietta sopra la prima in attesa che si faccia vico mio fratello.
Passa il PM delle 4.45 e mi ci aggrappo (una ragazzotta in gonnella) facciamo il cavalcavia a 4cm mentre gli fisso i talloni (siamo più o meno tra il 32-34° e quando arriva mio fratello in bici sono di nuovo fradicio… vado sotto un albero per il cambio, ma mi limito a togliere la maglia superiore per mettermene una da corsa…mi sembra di rinascere! chissà come sarebbe stato correre senza tutta questa acqua…
Mentre sono su un lato si ferma una ambulanza…
vuoi salire?
-NON CI PENSO PROPRIO, MI SONO FERMATO SOLO PER INFILARMI UNA MAGLIETTA ASCIUTTA! andate in pace.
ok ci vediamo.
-CI VEDIAMO UNA CIPPA!
Riparto e ogni tanto sento salire qualche crampetto (polpacci, e quadricipiti), e quindi inizio un Galloway indotto…
non voglio farmi venire un crampo proprio adesso che mancano SOLO 8km
quindi inizia la mia corsa che si alterna a camminate che interrompo non appena i muscoli smettono di dare fastidio.
la fatica inizia a farsi sentire, non tanto in senso di spossatezza, ma nei piedi e nelle ginocchia.
I piedi sono a bagno ormai da 4ore e qualche protesta iniziano timidamente a farla sentire.
Pochi km e anche questa maglietta è fradicia perchè ha iniziato a piovere anche più forte di prima (e ti pareva) io cerco di correre sotto gli alberi per limitare la pioggia, con scarsi risultati ovviamente.
Al 38°, mi rifermo e metto la maglia invernale a maniche LUNGHE (il PM delle 4.45 se ne và) evviva questa maglia è un toccasana ASCIUTTA! e poi tiene caldo, mi riesco a scaldare le mani, che mi ricordo di avere dopo che riprendono ad avere sensibilità e ormai da solo mi avvio al traguardo.
Non so come sia possibile ma le avvisaglie di crampi smettono di farsi sentire e quindi riesco a corrichhiare per gli ultimi km senza nemmeno più la necessità di camminare.
Mi consento perfino qualche sorpasso… e finalmente leggo 40Km.
Ristoro: la tizia del ristoro vedendomi camminare per bere il gatorade mi chiede se intendo fermarmi…
-Ormai sono arrivato fino qui, ti pare che mi fermo ora… ma se vuoi darmi una mano perchè non ti fai con me questi 2 km con l’ombrello che hai in mano?
Mi sorride e guarda un tizio, forse il fidanzato…
-grazie lo stesso ce la faccio comunque. (non ero poi tutto sto granché, ma avevo un ombrello bellissimo)
Mi avvio alla fine 41° e poi ULTIMO KM.
Non mi sento in vena di fare scatti o robe simili, anche perchè davanti non c’è nessuno, ma il PM delle 5.00 non mi ha raggiunto e non lo vedo in lontananza… va bene avevo detto 4.45…va bene lo stesso…
Ultima curva, Via ROMA il rettilineo finale, partono gli applausi delle numerose persone che incitano ai lati… sono carburante per le mie gambe.
Ma il pettorale è coperto… ok ormai non tolgo la maglia all’arrivo…. mi limito a sollevarla sotto le ascelle in stile AMETRANO in modo che si veda… e così mi faranno le foto.
Taglio il traguardo in questo barbaro modo, leggo il tempo 4.49… va bene sono comunque soddisfatto, ho fatto il mio PB ;-)))
Ce l’ho fatta…senza nessun allenamento serio, senza aver MAI fatto un lungo, correndo praticamente UNA volta a settimana…sono arrivato alla fine, bella la fine.
Certo il tempo non sarà fantastico, ma a migliorarlo c’è sempre tempo. 😉
Medaglia, Chip e amici a parenti soddisfazione… rincontro tutti e scopro che Bellero ha fatto un tempone (il suo PB) e quindi nonostante il tempo (metereologico) il percorso gli è stato congeniale. Meno male, anche perchè ho insisito io affinche partecipasse.
Paolo, il mio parente sessantente…3.18 un missile praticamente.
Adesso anche i miei occhi brillano…e ora mia ogni volta che ripercorrerò quelle strade ripenserò sicuramente ad oggi…
Grazie a tutti per gli incoraggiamenti, per le telefonate e i messaggi… sebbene non sia stato un grande risultato in senso assoluto, lo è stato per me.
ma soprattutto grazie Bellerofonte, Paolokecorre, SimoneB e Francesco I.
e grazie mia moglie che mi ha sopportato per un anno intero pensando che ero un marziano quando un anno fà ho detto che OGGI avrei corso la mia prima maratona.
e grazie a voi per aver perso 2 ore per leggere questo post, forse non troppo comico ma molto sentito.