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Gran Paradiso Ultra Trail: trionfo per Marco Bethaz e Tatiana Locatelli


55 anni e non sentirli. Marco Bethaz, a una settimana dal suo compleanno, si è anticipato un bellissimo regalo facendo sua la sesta edizione del Gran Paradiso Raidlight Ultra Trail, tappa del Trail Tour della Valle d’Aosta. Il portacolori della Technos Medica Inrun si è esaltato in una giornata di sole e caldo tipicamente estivo, forte anche in alta montagna (il tracciato era tutto disegnato oltre i 1500 metri di altitudine), comandando la gara per tutti i 45,3 km del percorso (dislivello generale 3341 metri) fino al traguardo tagliato dopo 5h35’11”. Bethaz, che nella sua Valle d’Aosta era stato già quarto lo scorso 20 luglio all’Ultramarathon du Fallére, ha preceduto di 3’54” il britannico Colin Thornton, che sta ormai diventando cliente abituale dei grandi eventi di ultra trail italiani e che era già stato terzo lo scorso anno al Gran Trail Courmayeur. Terza piazza in condominio per Erik Bochicchio (Team Nolimits) e Nicola Poggi (Sisport) a 10’51”.

Fra le donne continua a collezionare successi di grande spessore nel Nord-Ovest alpino Tatiana Locatelli (Team Trail) che dopo le vittorie al Cervino XTrail 2017 e Monte Rosa Walser dello scorso anno mette il suo nome in un altro prestigioso albo d’oro, quello del Gran Paradiso Ultra Trail,  in 6h56’00”, staccando di 42’27” Monica Francesca D’Urso, quest’anno già sul podio a Le Porte di Pietra e Gran Trail Rensen, terza posizione per Eleonora Serafin (Team Baroli Climb) a 1h15’35”.

Nel Gran Paradiso Trail, 26 km per 1819 metri, acuto di Federico Mattia De Guio, che ha coperto la distanza in 2h57’53” infliggendo 7’36” a Thierry Brunier e 7’57” a Elwis Pieiller. A Stefania Canale la gara femminile in 3h32’26” con 25’30” su Fabiana Guidorizzi e 34’24” sulla grande favorita della vigilia, Lisa Borzani incorsa in problemi fisici già nelle prime fasi della gara. La 2 volte vincitrice del Tor des Geants, come suo costume non ha voluto però mollare, raggiungendo il traguardo per poi infilarsi in infermeria dove le è stato posto del ghiaccio sulle ginocchia.

Nel complesso dei due tracciati gli organizzatori hanno raggiunto il limite massimo di 250 partecipanti per quella che si è rivelata essere una vera giornata di festa, alla quale hanno validamente contribuito guardie forestali, guardie di finanza e guardiaparco che hanno gestito validamente i tracciati nella loro interezza. Importante anche il contributo dei due rifugi Chabod e Vittorio Emanuele, veri e propri snodi del percorso, come anche del Comune di Valsavarenche e dell’Hotel Parco Nazionale Gran Paradiso, che hanno validamente supportato gli organizzatori dell’Association Sportive Corps Forestier de la Vallée d’Aoste, pronti a rilanciare la sfida per il 2021 per dedicarsi il prossimo anno al ritorno del Vertical.

Fonte organizzazione

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.