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Il racconto dell’Ivrea-Mombarone-Ivrea Vintage


Il 3 luglio 2016, si è disputata la prima Ivrea-Mombarone-Ivrea, trail autogestito di 40 km circa con 2100 metri di dislivello in salita e in discesa. Questa corsa, che alle 7 del mattino ha visto partire 82 atleti, voleva far rivivere un pezzo della storia podistica eporediese, rievocando la prima edizione del 1922, in un grande spirito di amicizia, felicità e ricordi. Benchè non competitiva, ha avuto un finale incredibile, in quanto l’atleta, e soprattutto un grande amico della corsa eporediese, Marco Mangaretto, ha chiuso con un tempo totale di soli 4h06′20”, al secondo posto è arrivato Alessandro Putto Gnerro in 4h37′25” ed al terzo posto Davide Enrione in 4h59′38”. Prima fra le donne Yvonne Kuszell in 5h29′58”.

Questa la pura cronaca; nel racconto di un concorrente, Beppe Serra, le emozioni

della giornata.
“E’ stato tutto molto bello, grazie anche alla giornata da cartolina che il meteo ci ha regalato.
Dopo la partenza in Via Palestro, tutti hanno scelto l’asfalto fino al lago Sirio, poi il passaggio su sterrato a bordo lago.
Alla Bacciana qualcuno ha preso per i boschi, ma i più, me compreso, hanno continuato su asfalto sino a Bienca, dove sono passato in 35′. Da lì percorso standard fino ad Andrate (1h07′), S.Giacomo (6° in 1h38′) e oltre. A Pinalba qualcuno (Marco “Bidèl” Mangaretto in testa) ha scelto il percoso Momba vecchio, io ed altri abbiamo continuato sulla carrozzabile, lungo il percorso Momba attuale.
Al colletto altra divisione di strategie: chi come me ha proseguito sul percorso Momba, chi (parecchi) invece ha optato, guadagnandoci, per la cresta Wyatt. Alla Colma passo 10° in 3h07.

In discesa ho voluto provare la cresta, ma dopo poche decine di metri, non sentendomi sicuro, sono tornato sui miei passi ed ho rifatto il percorso di salita.
Non essendo uno specialista della discesa, e volendo rischiare il meno possibile in vista del Trail 5 Colli tra due settimane, nel passaggio a S.Giacomo (4h13′) ero sceso al 19° posto, superato da ultimo anche da Emilio il farmacista. L’altro farmacista, Ernesto, mi aveva già sverniciato in salita sulla pietraia.

Ho seguito Emilio fino ad Andrate (4h32”) e a Bienca, dove l’ho superato poco prima del controllo (4h48”). Negli ultimi, interminabili km su asfalto ho superato un paio di altri concorrenti, guadagnando anche qualche altra posizione su alcuni che hanno scelto di fare il percorso Momba da Bienca alla Bacciana. Chiudo 14° in 5h24′, arrivando poco prima delle 12,30.
Comunque tutto bene, 82 corridori al via, equamente divisi tra chi ha preso la faccenda sul serio e quanti invece ne hanno colto l’aspetto goliardico. Qualcuno in abbigliamento più o meno vintage, calzature a parte, per fortuna.
Autosufficienza quasi totale: ristoro con solo acqua e sali a S.Giacomo, te caldo al rifugio Mombarone e un ristoro dignitoso con bevande, banane e biscotti all’arrivo.
Ho corso col camel-bag per la prima volta, pensavo peggio, niente bastoncini, mangiato due barrette ed un paio di gel.

Bella atmosfera, con amici e volti noti sia tra i concorrenti che a fare da spettatori alla partenza, sul percorso e all’arrivo. Cristina mi regala tifo e foto al termine della discesa non proprio brillantissima dalla colma a S.Giacomo, poi si sorbisce pure l’apericena, o terzo tempo, al locale ZAC, dove è tutto un discorrere di record personali, allenamenti, acciacchi da podista. Che donna paziente!
Un sincero ringraziamento agli Amici del Mombarone, Giorgio Soggia e a coloro che, con pochi mezzi ma tanto impegno e buona volontà, hanno dato vita a questa manifestazione sportiva.”

Di Gualtiero Maringoni – Amici del Mombarone

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.