Il Vertical Kilometer di Canazei a Urban Zemmer e Laetitia Roux
Nel Campionato Mondiale di Km Verticale si impongono l’azzurro Zemmer e la scialpinista francese. Zemmer primo (con record) su un podio tutto azzurro con Golinelli e Reichegger. Seconda fra le donne l’attesa Confortola, quinto il marito Jonathan Wyatt e domenica la 13a Dolomites Skyrace sul Pordoi e Piz Boè.
Le grandi deluse del Mondiale di calcio si prendono la loro rivincita nel primo Mondiale di Vertical Kilometer ISF. La vendetta ai danni della Spagna (con uno dei grandi favoriti Agusti Roc Amador solo quarto) da parte di Italia e Francia è firmata da Urban Zemmer e Laetitia Roux, che questa mattina in Val di Fassa hanno conquistato la prima edizione del Campionato mondiale di Vertical Kilometer, 2,100 km da correre con il naso all’insù, visti i 1000 metri di dislivello da Alba di Canazei (1.465 m) alla vetta della Crepa Neigra (2.465 m.) con una pendenza media del 50%.
Roba da far venire i brividi. Non ai duecento camosci che questa mattina si sono presentati al via della gara in Val di Fassa, antipasto di lusso della 13.a Dolomites Skyrace, in programma domenica.
A proposito di rivincite. C’è da sottolineare quella personale dell’altoatesino Urban Zemmer. Dodici mesi fa il Vertical Kilometer fassano era valido come Campionato Europeo. Proprio Zemmer vinse la gara, ma non riuscì ad impossessarsi del titolo europeo. Come mai? Perché il camoscio altoatesino, pur iscritto alla gara, non era stato convocato dalla nazionale azzurra, colore che dunque non poteva rappresentare. Una svista pagata a caro prezzo dall’Italia, con il titolo continentale che andò così al secondo classificato, l’iberico Roc Amador.
Quest’anno i selezionatori azzurri lo hanno convocato, e ora possono festeggiare l’oro iridato. Ma non solo. Zemmer, infatti, è stato accompagnato sul podio dal lecchese Nicola Golinelli e dall’altro altoatesino Manfred Reichegger, rispettivamente secondo e terzo con ritardi di 1’13 e 1’26.
Dietro al quarto posizionato, ovvero Agusti Roc Amador (+1’34), è invece giunto il pluri campione del mondo di corsa in montagna Jonathan Wyatt, quinto. Il neozelandese, serio pretendente all’oro, non è riuscito a salire sul podio. Cosa che è riuscita a sua moglie, la fiemmese Antonella Confortola, arresasi solo alla francese (campionessa del mondo di scialpinismo) Laetitia Roux. E proprio Wyatt è stato uno dei protagonisti della prima fase della gara. Il Kiwi – l’unico che ha deciso di correre senza i bastoncini – si è portato al comando della gara, scattata da Alba di Canazei alle 10.30, salvo essere scavalcato da Urban Zemmer nell’unico tratto innevato del percorso.
Da lì in poi è stato un monologo di Zemmer, che ha scandito un ritmo infernale e, nonostante le pendenze micidiali, ha tagliato il traguardo in 33’16, polverizzando il record del Vertical Kilometer fassano che apparteneva proprio a lui (33’56, firmato un anno fa). Dietro, invece, c’è stata bagarre per assegnare gli altri due posti sul podio. Con Wyatt che – pur rimanendo aggrappato ad ogni ciuffo d’erba del sentiero – via via perdeva terreno, Nicola Golinelli è riuscito a strappare un grande secondo posto, presentandosi all’arrivo con 1’13 di ritardo dal vincitore. Dietro di lui, Reichegger riusciva a scalzare dal terzo posto lo spagnolo Roc Amador, quarto davanti a Wyatt e al valdostano Dennis Brunod.
Settimo posto per l’iberico Luis Alberto Hernando, che ha preceduto nell’ordine i trentini Paolo Larger e Ivo Zulian.
Sulle Dolomiti fassane, patrimonio dell’umanità, c’è stata gloria anche per la transalpina Laetitia Roux. Tutti si aspettavano Antonella Confortola, prima un anno fa, invece è spuntata la francesina, che ha chiuso i 2,100 km in 40’16, 22esimo tempo assoluto, laureandosi prima campionessa mondiale nella storia del Chilometro Verticale.
Sessanta secondi hanno separato le due contendenti al titolo iridato. La Roux ha accelerato subito, mentre la fiemmese non è partita spingendo al massimo. Quindi ha iniziato a premere sull’acceleratore, cercando di colmare il gap con la battistrada. C’è riuscita solo parzialmente e alla fine si è dovuta accontentare dell’argento, con la scozzese Angela Mudge terza con un ritardo di due minuti e mezzo. La neozelandese Anna Frost è finita ai piedi del podio, quarta, davanti alla spagnola Mireia Miro. Nella top-ten troviamo anche la piemontese Raffaella Miravalle, ottava in 47’30.
Alla gara, organizzata dal comitato guidato da Diego Salvador, hanno preso parte quasi duecento corridori del cielo, in rappresentanza di moltissime nazioni, tra cui – oltre alle già citate – anche Andorra, Slovenia, Austria, Catalogna, Russia, Danimarca, Gran Bretagna, Bulgaria e Grecia. Dopo la gara attuale, la classifica per nazioni vede al comando l’Italia con 354 punti, davanti a Spagna (258) e Slovenia (232).
Intanto, dopo un giorno di riposo, domenica scocca l’ora della 13.a Dolomites Skyrace. In palio, ci sarà anche il Memorial Diego Perathoner, in onore di colui che è stato l’anima della skyrunning fassana e della sorella invernale, la scialpinistica Sellaronda Skimarathon, tragicamente scomparso il 26 dicembre scorso.
CLASSIFICA VERTICAL KILOMETER:
Maschile
1) Zemmer Urban ITA 0:33:16; 2) Golinelli Nicola ITA 0:34:29; 3) Reichegger Manfred ITA 0:34:42; 4) Agusti Roc ESP 0:34:50; 5) Wyatt Jonathan NZL 0:34:53; 6) Brunod Dennis ITA 0:35:17; 7) Hernando Luis Alberto ESP 0:35:57; 8) Larger Paolo ITA 0:36:07; 9) Zulian Ivo ITA 0:36:21; 10) Kuhar Nejc SLO 0:36:25
Femminile
1) Roux Laetitia FRA 0:40:16; 2) Confortola Antonella ITA 0:41:16; 3) Mudge Angela GBR 0:42:47; 4) Frost Anna NZL 0:43:39; 5) Miro Mireia ESP 0:44:47; 6) Vokueva Zhanna RUS 0:45:15; 7) Maxwell Fiona GBR 0:45:59; 8) Miravalle Raffaella ITA 0:47:30; 9) Ardid Monica ESP 0:48:22; 10) Andreu Laia ESP 0:50:08
In allegato le classifiche complete
Comunicato Ufficio Stampa Newspower