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Le immagini della Dolomites Skyrace-Memorial Perathoner dei record


Di Giorgio Pesenti

Domenica 22 luglio la Dolomites skyrace si può tranquillamente paragonare alla corsa avvenuta alcuni decenni fa’ per conquistare la Luna. Questa 15^ edizione sia per il numero dei classificati, 60 femmine e 649 maschi, sia per l’elevata qualità dei top runners presenti, stranieri e Italiani, è stata una delle più belle gare mondiali dello skyrunning dell’ultimo decennio. La Dolomites Skyrace era valida sia per il circuito World Series ISF e sia per il circuito di gare della Sportiva Gore-tex Mountain Running. I nostri corridori Italiani, in tutte e due le classifiche, hanno lottato con tutte le loro forze, senza timori e con grande coraggio, le ragazze sembravano delle leonesse e anche i maschietti hanno mostrato gli artigli come i re della savana.

Canazei è la località più famosa della Val di Fassa, grazie alla sua favorevole posizione tra le famose vette delle Dolomiti; nella stagione estiva consente di effettuare delle incantevoli escursioni e invece nella stagione bianca si scia su una vastissima offerta di piste, con ogni grado di difficoltà, tra una cornice unica al mondo. Da Canazei si raggiungono facilmente: la Marmolada, il Gruppo Sella, il Catinaccio, il Sass Pordoi e il Piz Boè, inoltre esistono collegamenti veloci con la Val Badia e la Val Gardena. Da segnalare anche agli appassionati delle montagne il giro del Sella Ronda, che ha come punto di partenza proprio Canazei e che collega, in un turbinio fantastico di panorami indimenticabili, le valli Fassa, Badia, Gardena e Livinallongo, il dislivello da superare è di 3000 metri.

Sul passo Pordoi la skyrace ha mostrato tutto il suo fascino di gara mondiale, nel pratone prima del vettovagliamento si è visto il gruppo sgranarsi inesorabilmente, la lotta per le prime posizioni è stata micidiale, lo scudiero del re Kilian, Agusti Roc Amador, faceva il passo, ma le code dei suoi occhi era sempre puntate all’indietro a protezione del suo capitano, l’aquila Valetudo Ionut Zinca era in scia al gruppetto dei battistrada, con il freno a mano tirato per l’economia d’esercizio del suo sforzo dato che, per tutta la settimana scorsa, è stato impegnato in Svizzera nella gare mondiali di Orieteering. Nella gara femminile la vincitrice Forsberg produceva il suo acuto di giornata, la sua imperiosa azione ha messo in fila indiana tutte le altre pretendenti alla vittoria, tra cui le italiane Silvia Serafini e le aquile della Valetudo rosa Debora Cardone ed Emanuela Brizio che hanno corso una bella gara. Nei primi km erano appaiate a inseguire la testa della gara, poi Debora Cardone ha accelerato e Emanuela Brizio invece ha proseguito la corsa con un passo regolare.

Quando i primi hanno raggiunto il ghiaione della forcella Pordoi lo spettacolo ha raggiunto il suo culmine, vedere i corridori nel contesto paesaggistico dolomitico, complice un’eccezionale mattinata di cielo sereno con temperatura freschina, i termometri erano vicini allo zero termico, è stato un momento agonistico altamente emozionante.

Nel precedente articolo la cronaca della vinta da Kilian Jornet Burgada e dalla svedese Emelie Forsberg.

Per le aquile della Valetudo skyrunning è stata una giornata particolarmente felice e ricca di soddisfazioni. Nella Dolomites rosa Debora Cardone ed Emanuela Brizio, si sono classificate 7^ e 8^, la prima in 2h37’13” e Manu in 2h43’9”, ha concluso la gara anche Anna Forenza. Nella skyrace maschile un formidabile Ionut Alin Zinca ha passato il gpm in 7^ posizione, poi ha rotto gli indugi correndo una discesa dal Boè all’impazzata, rischiando l’osso del collo: questa coraggiosa ed arrembante discesa gli ha fruttato la medaglia d’argento che lo consacra definitivamente tra i grandi dello skyrunning mondiale, questo a 2 sole settimane dalla medaglia di bronzo ai Campionati Europei di Corsa in Montagna. Seconda aquila maschile Valetudo è stato la “new entry” Szabolcs Istavan Gyorgy, giovane promessa Rumena di solo 19 anni alla sua prima skyrace. Gyorgy si è classificato 30° con il tempo di 2h20’03”, 34° Claudio Garnier in 2h21’35”: Garnier ha corso in una settimana l’ultra trail dei Tre Rifugi Valpellice di 52 km, il Vertical ISF del Ciapa Negra di Alba di Canazei e la Dolomites skyrace, un camoscio diesel molto forte quindi il nostro Claudio! Al 36° Fabio Bazzana, anche per il forte runner-scialpinista Bergamasco una discesa da funambolo terminata con il tempo di 2h22’58”, 123° il Serianino Angelo Castelli con il tempo di 2h42’21”, 128° per l’inossidabile campione over50 Antonio Baroni (Ol Baru) in 2h42’57”, 141° Salvatore Tarantola al rientro dopo molteplici infortuni e piccoli interventi chirurgici, l’uomo ragno della Valsesia in 2h45’41, dopo una discesa dal Boè da kamikaze.

Giorgio Pesenti

ono nato a Brembilla, nel bergamasco, e ora vivo a Almenno San Salvatore. Dal 2004 sono presidente della Valetudo skyrunning e collaboro con il network OutdoorPassion dal 2011.