Immenso Andreas Reiterer argento mondiale, Italia di bronzo nel trail lungo
Ancora protagonista l’Italia ai Campionati Mondiali di corsa in montagna e trail in Austria, con altre tre medaglie. Nella prova più lunga, il trail di 85 chilometri, finisce al secondo posto Andreas Reiterer che conquista l’argento mentre le due squadre azzurre, maschile e femminile, sono di bronzo. Dopo aver condotto la gara per circa quattro ore e una quarantina di chilometri nella fase centrale, autore di una fuga solitaria, l’altoatesino si conferma sul podio iridato e riesce a migliorare di un gradino rispetto alla terza posizione dell’anno scorso, a novembre in Thailandia. Vince il francese Benjamin Roubiol sorpassando l’azzurro nell’ultima salita per imporsi in 9h52:59 sul tracciato alpino che porta da Neustift im Stubai al centro di Innsbruck, con un dislivello complessivo intorno ai 6000 metri. Ma poi c’è il trentenne portacolori del Dinamo Team, acclamato dal pubblico al traguardo dove il quattro volte campione italiano arriva con il tempo di 10 ore e 46 secondi davanti allo slovacco Peter Frano, terzo in 10h02:10. La formazione azzurra maschile si mette al collo il bronzo alle spalle di Francia e Stati Uniti con i piazzamenti decisivi del valdostano Davide Cheraz, quindicesimo in 10h34:34, e di Philipp Ausserhofer, altoatesino che vive proprio nella valle dello Stubai, 23esimo in 10h54:35, quindi 52° Riccardo Borgialli, (11h43:45), 82° Luca Arrigoni e 83° Manuel Bonardi, entrambi con 12h42:20.
REITERER: “TIFO MERAVIGLIOSO” – Più del doppio di una maratona attraversando tutta la giornata, con partenza alle 6.30 del mattino, e passando dai 2508 metri della quota più alta, il Seejöchl imbiancato dalla neve, ai poco più di 500 metri della città, sotto il sole del pomeriggio. Una sfida che Andreas Reiterer affronta con l’esperienza di chi ha già raggiunto il podio mondiale e dopo aver testato più volte nell’ultimo periodo un percorso che non è lontano dalla sua Avelengo, sopra Merano, dove è cresciuto lavorando come cuoco e pasticcere nell’albergo gestito dalla famiglia. Nel saliscendi verso Halsl (35 km) si porta al comando per accumulare un vantaggio che tocca i sei minuti sugli inseguitori, ma è la vetta conclusiva a decretare le sorti della gara. “Sapevo che sarebbe stata dura – commenta l’azzurro – e ho avuto una giornata molto buona fino alla crisi dell’ultima salita, dove ho sofferto provando poi a spingere per difendere la posizione, ma in discesa mi sono ripreso e alla fine sono più che felice per l’argento. Ci ho creduto per nove ore di corsa, il secondo posto vale quasi oro. Vivo in un paese di 700 abitanti, penso che almeno 300 di loro fossero qui ed è stato meraviglioso”.
AZZURRE BRONZO – Esulta anche la squadra femminile, terza nella classifica per team, e spicca a livello individuale il brillante quarto posto di Martina Valmassoi. Una gara sempre nelle posizioni a ridosso del podio per la 33enne cadorina, finalmente in maglia azzurra dopo l’incidente dell’anno scorso che le ha impedito di partecipare ai Mondiali in Thailandia. È incontenibile la gioia e l’emozione della veneta, al traguardo in 11h44:50. En plein della Francia che si prende tutte le medaglie d’oro in palio: Marion Delespierre (11h22:31) supera la tedesca Katharina Hartmuth (11h29:14) a una ventina di chilometri dall’arrivo, terza l’altra transalpina Manon Bohard Cailler (11h34:22). Nella prova corale delle azzurre 13esima Giuditta Turini (12h15:21) e 16esima Marina Cugnetto (12h19:57), 28esima Camilla Spagnol (13h00:26) e 29esima Francesca Pretto (13h03:08) per il bronzo dietro a Francia e Germania.
Fonte Fidal