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Impossible Games: a Oslo ritorna la grande atletica


Oslo non lascia la grande vetrina. I tradizionali Bislett Games, originariamente programmati per giovedì 11 giugno come ottava tappa della Wanda Diamond League, trovano nella stessa data un nuovo format negli Impossible Games, evento fortemente voluto dal meeting director Steinar Hoen, campione d’Europa di salto in alto nel 1994, con il sostegno di World Athletics e della federazione norvegese. Il meeting avrà luogo in accordo con le restrizioni in vigore in Norvegia, causa coronavirus, e ha ricevuto l’adesione di numerosi atleti di classe mondiale. Si inizia alle 19:35 per proseguire fino all’ultima di tredici gare alle 22:15.

DUPLANTIS vs LAVILLENIE – Subito aria di spareggio tra il nuovo e il vecchio primatista mondiale di salto con l’asta. Lo svedese Armand Duplantis e il francese Renaud Lavillenie si sono affrontati, a distanza, nella sfida virtuale dello scorso 3 maggio, chiudendo in parità. In perfetto equilibrio sono anche gli scontri diretti tra i due in un normale stadio, diciannove volte con nove successi a testa e un pari (entrambi terzi), a Losanna la scorsa estate. Alla coppia di recordman si unisce il norvegese 19enne campione europeo U20 Pal Haugen Lillefosse, che gareggerà all’interno dello stadio assieme a Duplantis, mentre Lavillenie farà da contraltare saltando nel suo giardino di Pérignat-lès-Sarliève.

INGEBRIGTSEN vs CHERUIYOT – I 2000 metri sono l’altra attrazione di punta degli Impossible Games, per una sfida a distanza tra il team Ingebrigtsen (con il primogenito Henrik e il portentoso Jakob sicuri di gareggiare mentre il secondogenito Filip è ancora incerto se far parte del team o correre i 1000 metri di inizio meeting) e il team Cheruiyot guidato dal campione del mondo in carica Timothy Cheruiyot e dall’iridato 2017 Elijah Manangoi, oltre a Vincent Keter, Timothy Sein e Edwin Melly. Si tratta della prima corsa con confronto non diretto ma virtuale di questa portata, con atleti di primissimo piano, gli Ingebrigtsen sulla pista del Bislett Stadium, i keniani in pista a Nairobi. La prova sui 2000 è stata organizzata in memoria di Maurie Plant, l’australiano che fu a lungo figura familiare nel mondo dell’atletica internazionale, scomparso in gennaio. Si parte con cinque runner per team, tre dei quali protagonisti fino al traguardo.

Oltre al vincitore individuale, ci sarà anche un team vincitore, che verrà decretato con la somma dei tempi di ciascun atleta. Per la statistica, la miglior prestazione mondiale è saldamente nelle gambe di Hicham El Guerrouj (4:44.79 a Berlino nel 1999), quella europea è detenuta da Steve Cram (4:51.39, Budapest 1985), che commenterà la gara in prima persona in diretta TV.

WARHOLM, CACCIA AL PRIMATO – L’altro nome da copertina degli Impossible Games è quello di un altro norvegese, l’ostacolista due volte campione del mondo Karsten Warholm, che correrà la distanza spuria dei 300 metri ostacoli, attaccando la miglior prestazione mondiale all’aperto, detenuta dal britannico Chris Rawlinson con 34.48 (Sheffield 30 giugno 2002), pur se Warholm detiene un crono ancora migliore (34.26) nell’occasione in cui centrò la miglior prestazione mondiale al coperto due anni fa nell’impianto finlandese di Tampere (300 metri di sviluppo). Altre gare ad ostacoli, ancora su distanze spurie e solo femminili, con i 200hs dove la favorita è l’ex iridata U20 e U18 Isabelle Pedersen, e i 300hs con l’argento olimpico dei 400hs Sara Slott Petersen contro la numero uno di Norvegia Amalie Iuel e l’elvetica campionessa europea Lea Sprunger. Altra svizzera di nome, la due volte oro continentale indoor degli 800 metri Selina Büchel, iscritta sulla distanza dei 600 metri in cui detiene il primato nazionale in 1:25.45.

GLI ALTRI EVENTI – Altri tentativi di primato dai big norvegesi: dall’ex recordman europeo di maratona Sondre Nordstad Moen sui 25.000 metri, che proverà ad attaccare il limite europeo di 1h13:57.6 detenuto dal tedesco Stephane Franke (Walnut, 30 marzo 1999), a da Karoline Bjerkeli Grovdal sui 3000 metri in chiusura del meeting, nel tentativo di migliorare il primato nazionale detenuto da Grete Waitz, 8:31.75 ottenuto proprio a Oslo nel lontano 1979. Nel disco il nome più grosso in circolazione, lo svedese campione del mondo Daniel Stahl assieme al connazionale Simon Pettersson (66,93 quest’anno) contro la coppia norvegese Isene (64,62 sabato scorso) e Skagestad. In bilico la world lead di 69,67 del giamaicano argento mondiale Fedrick Dacres. Nel peso altro duello Norvegia-Svezia, tra il primatista norvegese Marcus Thomsen (21,01 indoor quest’anno) e lo svedese Victor Pettersson.

Fonte Fidal

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.