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Jimmy Pellegrini e Corine Kagerer vincono la Dolomiti Extreme Trail 103 K della Val di Zoldo


Due giorni di fatica e spettacolo, corsa e panorami mozzafiato in Val di Zoldo, con le rocce dolomitiche (dal Pelmo al Civetta, dalla Moiazza al San Sebastiano al Bosconero) a fare da cornice. E il mondo protagonista. Sono state infatti 46 le nazioni che tra sabato 8 e domenica 9 giugno hanno dato vita alla settima edizione della Dolomiti Extreme Trail. Un trail davvero estremo quello proposto dall’Atletica Zoldo, con tre percorsi tecnici, severi, scenografici: la gara regina, 103 chilometri di sviluppo e 7150 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo, la 53 chilometri (3.800 metri di dislivello) e la 23 chilometri (1.000 metri di dislivello). 1500 i concorrenti al via.

Jimmy Pellegrini, un gigante nella 103 K – Dopo tante partecipazioni e tanti piazzamenti, in questo 2019 Jimmy Pellegrini è salito finalmente sul gradino più alto del podio. Il gigante di Laghetti di Egna (Bolzano) ha portato a termine la propria fatica nella gara regina, la 103 K, partita alle 5 del mattino di sabato 8 e disputata su un tracciato che presentava alcune variazioni rispetto all’originale a causa dell’ancora abbondante neve in quota, variazioni che comunque non hanno modificato i contenuti tecnici dell’evento che ha mantenuto inalterati chilometraggio e dislivello, con il tempo di 12h28’24. Dopo aver lasciato sfogare lo svizzero Serge Lattion nella prima parte di gara, fino al transito al Passo Duran, Pellegrini ha preso in mano le redini della gara insieme a Nicola Bassi. Con il mantovano di Castiglione delle Stiviere, Pellegrini ha fatto gara di testa per poi far valere la sua potenza nel tratto finale, più corribile. «Ho iniziato a fare trail proprio qui, in Val di Zoldo, nel 2013 (ottavo nella gara che allora misurava 52 km), e da allora sono venuto quasi tutti gli anni. Ho sempre fatto bene e questa volta ho vinto: la soddisfazione è davvero tanta» spiega Pellegrini. «Sono sincero, per usare un termine ciclistico ho succhiato un po’ la ruota a Nicola e poi nel leggero falsopiano in discesa finale ho fatto valere le mie lunghe leve. Ho vinto io, sì, ma abbiamo vinto entrambi». Tra le donne, la più brava è stata la svizzera Corine Kagerer, prima in 16h02’50. Piazza d’onore per Maria Elisabetta Lastri (16h35’11) e terzo posto per Marta Poretti (17h10’28) arrivata insieme a Chiara Boggio e Graziana Pè.
53 K, vittorie per Corsini e Valmassoi – Nella gara sui 53 chilometri, partita alle 5.30 di sabato mattina, si è imposto l’emiliano Simone Corsini (6h37’52) che nella discesa finale è riuscito a distanziare il lombardo Giovanni Tacchini con il quale aveva fatto gara parallela per tanti chilometri. Al secondo e terzo posto lo stesso Tacchini (6h39’09) e il veronese Francesco Lorenzi (6h40’50). Tra le donne, dominio della bellunese, ex azzurra dello sci alpinismo, Martina Valmassoi, che ha completato il percorso in 7h35’15, precedendo l’altoatesina Maria Kamenater (8h270’33) e la veneta Camilla Spagnol (8h27’46).
Nella 23 K Val di Zoldo protagonista – Domenica 9 giugno, la seconda e conclusiva giornata della Dolomiti Extreme Trail ha visto la disputa della 23 K, gara spettacolare che attraversava tanti paesini e frazioni della Val di Zoldo. E proprio gli atleti zoldani sono stati protagonisti assoluti: vittoria per lo specialista della corsa in montagna Elia Costa(1h51’11) e terzo posto per Luca Mosena (1h59’10). Nel mezzo, il tedesco Johannes Hinterseer (1h52’07). Tra le donne, successo per la britannica Rachel Normand ( 2h21’06) su Angela De Poi (2h25’39) e Chiara Gianola (2h28’56).

Le classifiche

103 K maschile: 1. Jimmy Pellegrini 12h28.24; 2. Nicola Bassi 12h28.31; 3. Andrea Mattiato 13h28.04; 4. Peter Kienzl 13h36.34; 5. Rainer Hilz (Germania) 14h01.13; 6. Michel van Dijk (Olanda) 14h16.06; 7. Adrien Foix (Francia) 14h47.03; 8. Yann Theodin (Francia) 14h56.48; 9. Gabriele Gallo 15h04.26; 10. Serge Lattion (Svizzera) 15h10.16.

103 K femminile: 1. Corine Kagerer (Svizzera) 16h02.50; 2. Maria Elisabetta Lastri 16h35.11; 3. Marta Poretti 17h10.28; 4. Chiara Boggio 17h10.35; 5. Graziana Pè 17h10.39.

53 K maschile: 1. Simone Corsini 6h37.52; 2. Giovanni Tacchini 6h39.09; 3. Francesco Lorenzi 6h40.50; 4. Daniele Fant 6h59.39; 5. Daniele Bellè 7h00.36; 6. Andrea Protti 7h01.21; 7. Kim Roervik (Norvegia) 7h14.43; 8. Rafael Couto (Spagna) 7h16.45; 9. Mirko Fioretti 7h19.54; 10. Marco Piccin 7h21.17.

53 K femminile: 1. Martina Valmassoi 7h35.15; 2. Maria Kamenater 8h27.33; 3. Camilla Spagnol 8h27.46; 4. Angelika Eckl 8h45.15; 5. Malin Martensson (Svezia) 9h17.46.

23 K maschile: 1. Elia Costa 1h51.11; 2. Johannes Hinterseer (Germania) 1h52.07; 3. Luca Mosena 1h59.10; 4. Nico Dalcolmo (Svizzera) 2hh.05; 5. Gilbert Llado Colom (Spagna) 2h06.10; 6. Martin Berger 2h06.15; 7. Stefano Mognol 2h07.30; 8. Dino Grbic (Slovenia) 2h06.15; 9. Sandro Dimai 2h09.59; 10. Giacomo Zanon 2h10.26.

23 K femminile: 1. Rachel Normand (Gran Bretagna) 2h21.06; 2. Angela De Poi 2h25.39; 3. Chiara Gianola 2h28.56; 4. Victoria Otten (Germania) 2h32.05; 5. Claire Vrolant (Francia) 2h38.27.

La Mini Dxt e gli organizzatori – Da segnalare che la mattinata di domenica ha visto anche la disputa della Mini Dxt, con oltre centocinquanta bambini e ragazzi a confrontarsi sul tracciato di 2.5 e 5 km. «Chiudiamo un’altra bella edizione della Dxt, caratterizzata da una partecipazione record» commentano Paolo Franchi e Corrado De Rocco, coordinatori dello staff organizzativo. «Abbiamo avuto tantissimi stranieri, metà degli iscritti, con 46 nazioni presenti. Un grande grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuto, in particolare ai volontari che hanno lavorato per il ripristino dei sentieri rovinati lo scorso autunno a seguito della tempesta Vaia».

Fonte Ti-Comunicazione

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.