Jonathan Wyatt ha fatto 13 al Memorial Partigiani Stellina in Val Susa (TO). Alla keniana Jepkurgat la gara femminile.
Susa (TO) 24 agosto. Jonathan Wyatt ha fatto 13. La 26ma edizione del Memorial Partigiani Stellina, tradizionale appuntamento internazionale di fine agosto della corsa in montagna organizzato dall’Atletica Susa, ha visto infatti trionfare per la 13ma volta il neozelandese sei volte campione del mondo. Classe 1972, Wyatt ha coperto i circa 11 km del percorso con 1500m di dislivello (partenza dall’Arco di Augusto di Susa e arrivo a Costa Rossa, sotto il comune di Mompantero) in 1h05:17, migliorando il tempo dello scorso anno (1h05:30); dopo il successo in Norvegia ne “La Sportiva SKAALA Opp” di una settimana fa, Wyatt si conferma così in splendida condizione su un tracciato che per lui non ha segreti. Per me lo Stellina non è una gara come un’altra, vincere qui ha un sapore sempre particolare (è proprio in occasione di questa gara che Jonathan conobbe Antonella Confortola, poi divenuta sua moglie). Nella prima parte del percorso ho fatto una gara di attesa, ero con gli altri atleti del gruppetto di testa e mi sono tenuto un po’ in ombra. Poi, superata la metà del tracciato, avevo buone sensazioni e ho deciso di cambiare passo, iniziando a spingere con maggiore convinzione. È andata bene.
Al secondo posto chiude il campione europeo Bernard Dematteis (Pod. Valle Varaita) con 1h06:26; passato al comando nei primi due rilevamenti (posti a Braida e a Chiamberlando), nella seconda metà della gara non riesce a tenere il ritmo del neozelandese, rispetto al quale taglierà il traguardo con circa un minuto di ritardo. Terzo gradino del podio per Alex Baldaccini (GS Orobie) in 1h07:06: anche lui, dopo essere stato nel gruppo di testa con Bernard e Wyatt nella prima parte di gara, nella seconda parte subisce il forcing del vincitore e sale con regolarità. Ottima prova anche per Francesco Puppi (Daini Carate Brianza), categoria u23, quarto al traguardo in 1h08:39 davanti al campione rwandese Jean Baptiste Simukeka (RCF Roma Sud) che chiude in 1h09:32, e al campione italiano promesseCesare Maestri (S.A. Valchiesa) che segue in 1h09:41. Settima piazza per l’atleta di casa Matteo Eydallin (Atl. Susa), fuoriclasse dello scialpinismo, in 1h09.53 a precedere il bronzo europeo Martin Dematteis (Pod. Valle Varaita), quest’oggi ottavo 1h10:04 a causa anche di problemi di stomaco. Per gli azzurri, che ora torneranno a Sestriere per preparare l’appuntamento mondiale a Casette di Massa (14 settembre), indicazioni comunque positive in vista della rassegna iridata che, ricordiamo, avrà un percorso di sola salita come quello dello Stellina.
Problemi di adattamento alle variazioni di altitudine per i gemelli Dematteis che confermano un rapporto di amore e odio con lo Stellina. Così Bernard: Ho sofferto le variazioni di altitudine: scendere da Sestriere a Susa (2035m contro 503 metri di altitudine) e poi risalire ai quasi 2000m di Costa Rossa dove era posto il traguardo mi ha creato problemi nella respirazione che non mi hanno consentito di gestire la gara al meglio. Mi spiace perché ero partito forte e sono riuscito a stare con Wyatt fino a circa 3km dall’arrivo. Volevo vincere e tornerò sicuramente fino a che non ci riuscirò!. Gli fa eco il fratello Martin che su questo percorso vinse il titolo italiano: Anche io ho sofferto gli stessi problemi e in più ho avuto disturbi di stomaco durante la gara. Inoltre a Sestriere stiamo finendo un periodo di carico quindi non sono riuscito ancora a scaricare. Peccato ma sono contento che il mio record del percorso abbia ancora resistito. Soddisfatto l’altro azzurro Alex Baldaccini. Il percorso dello Stellina non è certo dei più facili. Sono contento di come l’ho affrontato e di come ho reagito alle difficoltà della salita in chiave mondiale.
In campo femminile quest’anno non riesce il bis ad Antonella Confortola (GS Forestale), signora Wyatt e vincitrice dell’edizione 2013; l’azzurra chiude al secondo posto in 1h20:22 salendo regolare ma nulla può nei confronti della keniana Hellen Jepkurgat (RCF Roma Sud), vincitrice dell’edizione 2012 e oggi nuovamente prima al traguardo in 1h18:48. La Jepkurgat aveva decisamente un altro passo sono dallo start. Non l’ho seguita, sono salita con il mio passo e certo conoscere il percorso mi ha aiutato; nel tratto finale sono risalita di una posizione ma la keniana era impossibile da recuperare.
In testa dal primo metro, la Jepkurgat ha subito fatto il vuoto con le azzurre a inseguire. In un primo momento Ivana Iozzia (Calcestruzzi Corradini Excelsior) si avvantaggia sulla Confortola ma nel tratto finale registra un cedimento che la porta a chiudere al terzo posto in 1h21:29.
Nelle prove juniores al maschile successo di Nadir Cavagna (Atl. Valle Brembana) in 54:11 davanti a Henri Aymonod (Atl. Sandro Calvesi), secondo in 54:30, e ad Alberto Vender (S.A. Valchiese), terzo in 55:09. Nella prova femminile non è mai stata in dubbio la vittoria di Alessia Zecca (G.S. Valgerola Ciapparelli), campionessa italiana in carica, che chiude in 22:30; seguono Miriana Ramat (Atl. Susa) in 24:48 e Elisabetta Mo (GSA Valsesia) in 27:17.
Da ricordare che l’evento è stato preceduto nella giornata di sabato dalla “Corri con i Campioni”, una corsa di allenamento di circa 20 minuti, iniziativa sponsorizzata da Agisko, aperta a tutti in cui i ragazzi di Susa hanno potuto cimentarsi in un percorso cittadino con i gemelli Martin e Bernard Dematteis, Jonathan Wyatt e Antonella Confortola; all’iniziativa ha poi preso parte un altro segusino doc, Michele Tricca, reduce dagli Europei di Zurigo.
Il Memorial Partigiani Stellina è una manifestazione a metà tra sport e storia, una corsa nel ricordo della battaglia delle Grange Sevine (26 agosto 1944), culmine dell’azione all’ombra del Rocciamelone del Comandante Laghi, alias Giulio Bolaffi, il noto filatelista. A Costa Rossa al termine della gara una cerimonia religiosa ha ricordato l’evento là dove un cippo ricorda il sacrificio dei caduti. A effettuare le premiazioni è invece intervenuto il Presidente del Comitato Organizzatore Livio Berruti, campione olimpico dei 200m a Roma 1960 e grande amico della famiglia Bolaffi.
Fonte Fidal Piemonte