Jonathan Wyatt presenta i Campionati Mondiali di corsa in montagna di Premana
Jonathan Wyatt è probabilmente il più forte atleta che la corsa in montagna ricordi.
Un re assoluto, vincitore di ben sei titoli mondiali, che con ogni probabilità sarà anche il prossimo presidente della WMRA, avendo ricevuto espressa richiesta direttamente dal comitato ed essendo, di fatto, l’unico candidato in corsa. E chi meglio del neozelandese poteva raccontarci i Campionati del Mondo di corsa in montagna che si svolgeranno il 29 e 30 luglio ed il 5 e 6 agosto prossimi?
“Ho conosciuto la corsa in montagna nel 1998 e da lì vi ho gravitato all’interno per parecchi anni, disciplina – sostiene Wyatt – sempre più collegata all’atletica e per questo molto internazionale, essendo solitamente presenti ad un Mondiale circa 35-40 nazioni. La zona di Premana è molto bella, in particolar modo per il tifo caloroso di un pubblico che ti fa sentire come a casa”.
Un mondo che è cambiato molto da quando Wyatt correva: “Le differenze si notano soprattutto sulla lunga distanza, nel classic la crescita è leggermente inferiore rispetto al trail, processo che invece sta portando quest’ultimo ad alti livelli”.
Per quanto riguarda i percorsi del Campionato Mondiale premanese l’ex campione ne nota peculiarità e difficoltà: “Il percorso del Giir di Mont è a dir poco leggendario, il classic non lo conosco da vicino ma ho notato come l’organizzazione dell’AS Premana abbia scelto un itinerario impegnativo, per mostrare veramente chi va forte nella corsa in montagna. Negli ultimi anni a livello internazionale i percorsi non sono stati molto difficili, e chi si allena solamente nel mountain running ne ha risentito. Il classic è durissimo per chi deve effettuare due giri, mentre il long distance – prosegue Wyatt – è più conosciuto perché la storia del Giir di Mont è prestigiosa e pluriennale. Il comitato organizzatore mi ha sempre chiesto di partecipare, ma devo ammettere che ho sempre dovuto trovare qualche scusa perché la discesa è davvero impegnativa! Chi vincerà se lo meriterà davvero, solo gli atleti completi si aggiudicano il Giir e di conseguenza il Mondiale”.
Molti sanno che la moglie di Jonathan Wyatt è anch’ella atleta “illustre”, si tratta della trentina Antonella Confortola, fuoriclasse nello sci di fondo con medaglie olimpiche e mondiali, e che da tempo fa parte anche della nazionale azzurra di corsa in montagna: “Antonella – dice il marito – si sta preparando per le lunghe distanze, ora sta bene ma ha perso un po’ di tempo in inverno a causa di una polmonite. Quest’anno si sta allenando parecchio anche con me, e se devo ammettere che con gli sci va ancora forte, nella corsa non riesce proprio a passarmi. Ma io sto mollando un po’ con gli allenamenti, mentre lei è resistente e coriacea, magari ce la farà un giorno! Il percorso long distance richiederà un impegno di circa 3 ore di gara, quindi non sarà facile per nessuno”. Pronostici? “Per la corta dico Italia, loro conoscono bene il percorso e sono sempre molto preparati, ma gli africani daranno del filo da torcere, nella lunga Petro Mamu ha già il record del percorso e se sarà presente e starà bene sarà difficilmente battibile. Fra le donne spero mia moglie!”
Fonte u.s. Newspower