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Ai keniani Eliud Kipchoge e Rita Jeptoo la maratona di Chicago


E’ il periodo delle grandi maratone internazionali e la “Bank of America Chicago Marathon” tale dev’essere considerata, visto che fa parte del circuito World Marathon Majors insieme a Tokyo, Boston, Londra, Berlino e New York City, assegnando un premio speciale di 500000 dollari a chi nel biennio 2013-2014 ottiene i migliori risultati nelle gare di questo circuito.

In 40000 hanno terminato la maratona che finisce al Grant Park di Chicago, ed i keniani hanno dominato anche questa edizione.

In campo maschile si sperava che l’etiope Kenenisa Bekele, già campione olimpico su pista, riuscisse a rompere questa egemonia, ma nonostante un buon 2h05’51” termina quarto ai piedi di un podio tutto keniano dove la parte del leone la fa Eliud Kipchoge, del resto anche lui già oro mondiale e argento olimpico delle gare su pista, che vince in 2h04’11”, seguito sul podio dai connazionali Sammy Kitwara 2° in 2h04’28” e Dixon Chumba 3° in 2h04’32”. Un finale da pistaioli con tempi da fantascienza ormai per i 42,195 km della maratona!

Dopo la tripletta keniana al maschile al paese africano va anche il successo femminile, con la fuoriclasse Rita Jeptoo, una che negli ultimi due anni ha vinto sia Boston che Chicago per capirci.

Con il tempo di 2h24’35” vince a Chicago e si porta a casa il mezzo milione di dollari del circuito World Marathon Majors. Un po’ di tricolore per questo successo sta nel fatto che il suo manager è l’italiano Federico Rosa, Sul podio con lei salgono anche l’etiope Mare Dibaba seconda in 2h25’37” e la keniana Florence Kiplagat terza in 2h25’57”.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.