La corsa lenta
Si definisce “lento” l’andatura alla quale si svolge attività esclusivamente aerobica. Dalla collaborazione con Massimo Santucci – www.santuccirunning.it
È una velocità blanda in cui la fatica deve essere minima e si riesce tranquillamente a parlare.
Le frequenze cardiache devono rimanere entro 150 per minuto.
I riferimenti del lattato ematico ci dà come limite massimo di accumulo i 2 millimoli per litro e cioè al valore che corrisponde alla soglia aerobica.
In concreto è più corretto parlare di 140/145 battiti per minuto e 1,5 millimoli per litro di lattato.
A 2 millimoli per litro di concentrazione si riesce con una corretta preparazione a compiere una maratona, anche se i campioni a fronte delle doti ed il grande chilometraggio eseguito in preparazione riescono a correre i 42.195 metri fra i 2 ed i 3 millimoli per litro.
A livello cronometrico possiamo dire che è giusto correre indicativamente il lento 50”/1′ più lento rispetto al valore di soglia anaerobica (convenzionalmente 4 millimoli per litro) e vale a dire rispetto al personale su una distanza di 12-14 km.
Il campo delle percentuali di lavoro è sempre vasto e si rischia a volte di dare riferimenti sbagliati.
Bisogna ricordare che la maggior parte degli amatori tende a correre in maniera troppo veloce la corsa semplice con la conseguenza di spendere troppo e rallentare il recupero energetico.
Inoltre correndo poco a basse andature si obbliga l’organismo ad usare miscele pregiate rendendo il motore poco economico.
Dobbiamo fare riferimento in allenamento a più velocità di corsa perché variando poco i ritmi le fibre non lavorano in maniera completa comportando un sotto sfruttamento del potenziale muscolare.
In pratica è come avere in dote un motore brillante, ma compresso nelle sue prestazioni.
L’allenamento differenziato ed organizzato con i regolari cicli della programmazione, regala un’ottima efficienza nel corso di ogni singola stagione, che sia agonistica o di costruzione.
La base di tutto riguarda l’ossigenazione del corpo in modo da predisporre l’organismo a ricevere gli stimoli di sviluppo.
La parte aerobica è in ogni caso sempre presente nella pianificazione del corridore perché svolge un ruolo molteplice e senza di essa non vi è equilibrio fra gli step della preparazione.
La corsa lenta rappresenta la base, il recupero ed il raccordo fra i mezzi allenanti.