La Dolomites Skyrace a Paolo Larger e Laetitia Roux – Canazei (TN)
Sulle
Dolomiti fassane il trentino Paolo Larger sale sul gradino più alto di un podio
tutto azzurro. La francese Laetitia Roux si ripete oggi dopo aver conquistato l’oro
iridato venerdì. La scarsa visibilità costringe gli organizzatori ad accorciare
il percorso.
Italia
e Francia, ancora loro. Appena venerdì gli azzurri e i transalpini salivano sul
tetto del mondo dello skyrunning vincendo a Canazei il titolo iridato di
Vertical Kilometer, grazie all’altoatesino Urban Zemmer e a Laetitia Roux.
Questa mattina si sono ripetuti nella 13a Dolomites Skyrace con il trentino
Paolo Larger e Laetitia Roux (sì, ancora lei!) che hanno tagliato il traguardo
di Canazei a braccia alzate.
Splendido
l’azzurro nella sua prova, fatta di coraggio, tecnica e saggezza. Prima ha
cercato (trovandolo) l’allungo decisivo sulla salita della Forcella Pordoi,
quindi ha amministrato in discesa il vantaggio, chiudendo con 40 sul secondo,
il primierotto Michele Tavernaro, e 1’02 sul friulano Fulvio Dapit. E pensare
che Larger non aveva neanche inserito la Skyrace nel suo calendario di gare.
Oggi avrebbe dovuto dedicarsi alla preparazione del Mondiale di skymarathon, in
programma domenica prossima a Premana. Invece ha voluto esserci, per onorare
questa gara, che lo aveva già visto imporsi diverso tempo fa. Era il 2001. A
nove anni di distanza da quel giorno, il fiemmese è tornato sul gradino più
alto del podio della spettacolare gara fassana.
Gara
che ha subìto delle modifiche proprio in extremis.
A
causa della pioggia e della scarsa visibilità, si è deciso di rinviare la
partenza di 45 minuti (non più alle 8.30, bensì alle 9.15), sperando che il
cielo sopra Canazei si aprisse. Non è andata così e alla fine il comitato organizzatore,
guidato da Diego Salvador, ha deciso di tagliare il tratto più rischioso,
ovvero gli oltre 3000 metri del Piz Boè. Sarebbe stato troppo rischioso per gli
atleti (gli iscritti erano 650) avventurarsi in quell’insidiosa zona con una
pessima visibilità. Proprio per questo motivo, il percorso è stato accorciato
(da 22 km a 16.3 km). Poco male per i corridori del cielo, che hanno
affrontato con il naso all’insù la Forcella, prima di buttarsi a capofitto
nella discesa verso il traguardo di Canazei.
La
gara, unica nel suo genere con il fascino delle Dolomiti (patrimonio
dell’Umanità) ad avvolgere i corridori del cielo, ha visto Larger partire
subito a tutta. Il camoscio fiemmese ha domato la Forcella, scollinando con
oltre un minuto sui più immediati inseguitori, ossia Tavernaro e il francese
Pierre Chavuet. A quel punto, in discesa, non ha dovuto fare altro che gestire
il vantaggio accumulato nel tratto in salita. Tavernaro è riuscito a
rosicchiargli qualche secondo, ma nulla di più.
Alla
fine Larger si è presentato sotto lo striscione d’arrivo tutto solo, chiudendo
la sua fatica in 1h35’34, quaranta secondi in meno del secondo classificato, il
primierotto Tavernaro, appunto. Nella bagarre per il terzo posto, invece, l’ha
spuntata il friulano Dapit, che in discesa ha scavalcato Chavuet, finito quarto
davanti al bolognese Filippo Beccari, protagonista di una bella rimonta in
discesa. Sesto posto per Erik Gianola dell’AS Premana, che ha preceduto la
coppia slovena formata da Nejc Kuhar e Matjaz Miklosa, con il primo – quarto
alla Forcella – che ha perduto tre posizioni, finendo settimo. Nicola
Giovanelli, nono, e il greco Dimitrio Theodorakakos, decimo, hanno completato
la top-ten maschile.
In
campo femminile, la Roux – campionessa iridata di scialpinismo e da due giorni
anche di Vertical Kilometer – non ha avuto avversarie. Con un’agilità
impressionante, la francesina è salita con il suo ritmo sulla Forcella. Ritmo
che in poche sono riuscite a reggere. La Mudge ci ha provato, ma è transitata
sulla cima comunque con un pesante ritardo. Dietro alla scozzese, la russa
Zhanna Vokueva, la francese-andorrana Stephanie Jimenez, moglie di Dapit, e
l’altra scozzese Fiona Maxwell hanno tentato di tornare sotto. In discesa la
Roux è riuscita a dare addirittura il meglio di sé (e non era facile, visto
come era andata in salita), incrementando il vantaggio e chiudendo in 1h48’17
(22esimo tempo assoluto). La seconda, Angela Mudge, si è presentata all’arrivo
con un ritardo di oltre 6 minuti; la terza, Stephanie Jimenez, ha accusato un
ritardo di dieci minuti. Numeri che testimoniano il dominio della Roux,
reginetta assoluta di questo week-end in Val di Fassa. La migliore delle
azzurre è stata invece Chiara Gianola dell’AS Premana, che ha preceduto Lucia
Moraschinelli, Francesca Domini, Ida Parisi e Paola Bertizzolo.
Il
primo Memorial Diego Perathoner, in onore di colui che – tragicamente scomparso
lo scorso dicembre – è stato l’anima della Dolomites Skyrace e della Sellaronda
Skimarathon, è andato invece a Fulvio Fazio. Il cuneese ha ottenuto il premio
di questa combinata grazie al 25esimo posto di oggi e al quarto della
Sellaronda dello scorso marzo, ed è stato premiato da Daniela Perathoner,
sorella di Diego.
Va
così in archivio la 13.a Dolomites Skyrace, organizzata impeccabilmente dal
comitato presieduto da Diego Salvador, che ha raccolto l’eredità
dell’indimenticato Perathoner, con un successo incredibile. Il maltempo non è
riuscito a fermare lo spettacolo. La testimonianza arriva direttamente dai
corridori del cielo, o meglio, dalla loro espressione all’arrivo. Fatica:
tanta, qualche botta o leggera ferita idem, ma tanta, tanta gioia al termine di
questi 16.3 km tra le affascinanti Dolomiti.
Classifiche
13^ Dolomites Skyrace
Uomini
1)
Larger Paolo (Ita) 1.35:34; 2) Tavernaro Michele (Ita) 1.36:14; 3) Dapit Fulvio
(Ita) 1.38:36; 4) Chavuet Pierre (Fra) 1.40:32; 5) Beccari Filippo (Ita)
1.41:27; 6) Gianola Erik (Ita) 1.42:55; 7) Kuhar Nejc (Slo) 1.43:36; 8) Miklosa
Matjaz (Slo) 1.44:12; 9) Giovanelli Nicola (Ita) 1.45:14; 10) Theodorakakos
Dimitrio (Gre) 1.45:28
Donne
1)
Roux Laetitia (Fra) 1.48:17; 2) Mudge Angela (Gbr) 1.54:34; 3) Jimenez
Stephanie (Fra) 1.58:19; 4) Vokueva Zhanna (Rus) 1.58:46; 5) Maxwell Fiona
(Gbr) 2.01:45; 6) Gianola Chiara (Ita) 2.09:59; 7) Moraschinelli Lucia (Ita)
2.16:47; 8) Domini Francesca (Ita) 2.22:01; 9) Parisi Ida (Ita) 2.22:22; 10)
Bertizzolo Paola (Ita) 2.29.29
In allegato le
classifiche complete.
Fonte
Comunicato Ufficio Stampa Newspower