La maratona di Luigi Chiabrera: intervista con il patron della Turin Marathon
Dopo averlo conosciuto personalmente l’anno scorso per
l’edizione 2008, in quest’intervista ho cercato di fare alcune domande con il
fine di far presentare la Turin Marathon 2009 a chi l’ha ideata e tutti gli
anni l’organizza con lavoro e passione. Un compito non facile in un paese dove
lo sport spesso è moda e non cultura o stile di vita.
Runningpassion: La Turin Marathon è la più grande
manifestazione sportiva outdoor della città. Outdoor nel senso che si pratica
all’aperto senza l’uso di attrezzatura che non siano le proprie gambe.
Orgoglioso di portare tanta gente a piedi sulle strade della città della FIAT?
Luigi Chiabrera: Portare tutta la gente che partecipa
alla Turin Marathon e alla Stratorino a correre sulle strade della città, per
quello che è comunque un grande evento sportivo nazionale, mi riempe d’orgoglio
e mi ricompensa delle difficoltà e del lavoro che c’è dietro l’organizzazione
di quest’evento.
Runningpassion: Premesso che la Turin Marathon è
sempre stata una gara che ha lanciato grandi corridori sconosciuti ai non
addetti ai lavori o rilanciato grandi campioni in un momento interlocutorio
come Baldini nel 2001, quali sono i nomi di spicco tra i top runner per questa
edizione?
Luigi Chiabrera: In campo femminile ci sono tre nomi
di spicco come Bruna Genovese, Vincenza Sicari e Rosalba Console. La prima
viene data in grande forma e si è preparata apposta per la nostra gara. Le
altre due le aspettiamo con curiosità, visto che sono state alle prese con
problemi fisici di varia natura che ne hanno condizionato l’avvicinamento a
questa competizione.
In campo maschile sarà al via Ruggero Pertile, forse il
nostro miglior maratoneta in questo momento, reduce da un periodo di
preparazione in Kenya.
Per quel che riguarda la partecipazione straniera, avremo al
via i keniani Philemon Tarbei, vincitore nel 2007, e Benson Barus, con un
personale di 2h08’33, oltre che altri corridori, che pur essendo alle prime
esperienze ci hanno abituato a sorprendenti exploit.
Runningpassion: Se potesse scegliere preferirebbe
avere Gebreselassie con il nuovo record del mondo o 50000 corridori al
traguardo?
Luigi Chiabrera: Sono tutti e 2 obbiettivi
irrealizzabili. Se avessimo 50000 corridori, dove li metteremmo a dormire,
tanto per cominciare? Pensi che il Cus Torino organizza da anni una maratonina,
nell’ultima edizione sono arrivati 820 corridori. Paragonandola con la
maratonina di Roma, la Roma-Ostia, lì gli arrivati sono circa 8000. La Maratona
di Roma è in assoluto la più numerosa per partecipanti, ma la realtà di Torino
è diversa, quindi cerchiamo di raggiungere obbiettivi realizzabili.
Per quel che riguarda le prestazioni cronometriche, devo
dire che sono molto preoccupato dalla spasmodica ricerca del record ad ogni
costo. Lo scorso weekend nelle maratone di Parigi e Rotterdam sono stati
raggiunti dei risultati cronometrici incredibili (ndr: a Parigi vittoria per il
21enne keniano Vincent Kipruto che in 2:05’47, a Rotterdam è stato il keniano
Duncan Kibet ad imporsi allo sprint sul connazionale James Kwambai, con il
tempo di 2:04’27, il terzo tempo di sempre sulla distanza). Ormai si stanno
raggiungendo risultati cronometrici incredibili, anche da atleti che correvano
la distanza con tempi normali sulle 2h10′-2h12′.
Non vorrei che si stesse percorrendo la stessa strada di
certi anni del ciclismo, soprattutto da questi atleti che magari vivono in
Africa 6 mesi all’anno senza controlli. Controlli che poi dovrebbero ricadere
su noi organizzatori delle grandi maratone. Forse sarà il caso di fare
chiarezza su quest’aspetto nel futuro.
Runningpassion: Un appello ai torinesi che non
corrono o che corrono solo ogni tanto nei parchi giusto per smaltire le tossine
del lavoro o le bistecche di Pasquetta.
Luigi Chiabrera: Ha toccato un punto fondamentale del
nostro lavoro. La Turin Marathon non vuole essere solo una grande maratona, ma
anche un punto di riferimento per chi vuol correre o vuole avvicinarsi alla
corsa. Stiamo investendo soldi anche
sui nostri allenatori, per metterli a disposizione di chi vuole imparare a
correre a lungo.
Tutti sono in grado di correre una maratona, basta non
pensare di correre sotto le 3 ore al primo colpo. Con un allenamento graduale
si può arrivare a correre intorno alle 4 ore. Bisogna mettere l’orologio nel
cassetto, correre seguendo le sensazioni del proprio corpo e non le rigide
tabelle stile top runner. Quando si corrono gare da 8-10 km, la ricerca della
prestazione cronometrica è spasmodica a tutti i livelli, quando si corre una
maratona si cerca l’armonia con il proprio corpo, anche attraverso la fatica.
Runningpassion: A parte Luigi Chiabrera, a chi
dovranno dire grazie i partecipanti della Turin Marathon, per questa bella
manifestazione?
Luigi Chiabrera: Un grazie va alle centinaia di
persone coinvolte nell’organizzazione. Anonimi volontari che si mettono a
disposizione per la riuscita della manifestazione, ognuno eseguendo con
passione il proprio compito, cosa successa anche per le Olimpiadi Invernali. Un
grazie va anche agli sponsor, che non sono molti, ma che ci supportano
economicamente per quanto possibile nel realizzare questo grande evento per la
città di Torino.