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La tecnologia cambia il concetto di A1/A2/A3…nelle scarpe da running


La tecnologia e la ricerca in fatto di scarpe corre spesso più veloce di chi le indossa. Le novità in fatto di scarpe prima e dopo Pechino non sono di certo mancate. Adidas ha proposto per la pista scarpe con intersuola dalle caratteristiche asimmetriche in considerazione del fatto che in pista si corra sempre girando verso sinistra,  Puma ha presentato le nuove Theseus che Bolt ha mostrato al mondo con l’acronimo impresso UGO (Usain GO!) ma quella che ha fatto più clamore è stata senz’altro quella dell’introduzione della tecnologia lunarlite per le suole e la tomaia flywire di Nike. Per intenderci le chiodate che usavano questa tecnologia, utilizzate dai campioni come Asafa Powel a Pechino pesavano 67gr al paio, un peso mai raggiunto.

Questa tipologia di tomaia, che ha uno spessore di 2 micron e l’intersuola di nuova concezione hanno consentito di arrivare ad una scarpa da running dalle caratteristiche singolari, la morbidezza di una classica A3 (un’intermedia) ed il peso di una superleggera, ben 156gr ufficiali (messe sulla bilancia ne risultano 150).

Se spesso mi sono dilungato a dire che le scarpe non vanno assolutamente scelte sulla base del peso ma dando priorità ad altri fattori per evitare traumi, in questo caso mi trovo a dovermi contraddire. Va precisato che non mi sentirei di consigliare questa scarpa ad un novello runner di peso medio e con caratteristiche di appoggio neutro, ma senz’altro direi ad un runner non di primo pelo che (con le stesse caratteristiche) voglia provare una sensazione di corsa davvero diversa. L’impressione è infatti quella di una chiodata, con la calzata molto precisa e la sensazione di non aver nulla ai piedi pur atterrando sul morbido! Spesso queste sensazioni consentono agli amatori di avere stimoli positivi e migliorare le proprie corse e allenamenti. A chi corre con continuità continuo a consigliare di scegliere accuratamente le proprie scarpe e di informarsi molto bene prima dell’acquisto, di utilizzare se è possibile anche due paia di scarpe con caratteristiche diverse sulla base dell’utilizzo (ritmi veloci/allenamenti brevi e ritmi lenti/allenamenti lunghi).

Buone corse

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.