La traccia di Dawa Sherpa, da Biella alle Grigne
Venerdì scorso a Biella, serata con Dachiiri Dawa Sherpa, quarantenne corridore nepalese che da anni vive in Svizzera, considerato uno dei simboli del Trail Running in ogni angolo del mondo. Introducono la serata le belle parole di Maurizio Scilla, uno dei primi italiani a dedicarsi al Trail, sia come valente atleta, che come promotore e comunicatore con la rivista Spirito Trail, di questa affascinante disciplina della corsa.
Ed è affascinante proprio perché esistono personaggi come Dawa, capace di attirare in modo magnetico l’attenzione di chi corre a qualsiasi livello, ma rimane colpito da un atteggiamento misto di umanità, fierezza e disponibilità di chi, nato sulle montagne più alte della terra, dopo aver passato in gioventù alcuni anni in monastero, con le sue imprese nelle gare di trail, con il lavoro quotidiano a Ginevra nei cantieri, mostra una filosofia di vita dove il successo viene portato in giro con tranquillità e basso profilo. Qualità che gli fanno percorre con le proprie gambe qualsiasi sentiero in ogni parte del mondo, e gli hanno consentito di vincere una settantina di Trail.
Nell’occasione ha presentato il libro ed il DVD La Trace de Dawa, il film realizzato da Endurance Mag con le riprese di Jean François Santoni et Joël Doux, di cui abbiamo visto le immagini e che aiutano la gente a capire meglio il personaggio e l’atleta. Nel 2004 l’avevo conosciuto in gara ed intervistato per un’altra rivista, dopo la Biella-Monte Camino. Si ricordava ancora e quando ci siamo salutati, mi ha detto che la domenica avrebbe dovuto correre al Sentiero delle Grigne, anche se aveva un dolore al polpaccio. Alla fine è arrivato sesto, in una competizione di livello mondiale dello skyrunning, tecnica e impegnativa come questa. Un personaggio del mondo della corsa sulle montagne, che è stato un piacere conoscere e raccontare ancora una volta.