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L’Africa che corre domina i mondiali di Premana, all’Italia l’argento di Pattis, doppio argento Senior e doppio bronzo Junior


All’arrivo degli atleti del Campionato del Mondo di corsa in montagna di Premana (LC) il coro da parte di chi sfreccia sui sentieri e lungo i boschi delle cime del pianeta è unanime: “Un entusiasmo del genere, un affetto che ti sostiene falcata dopo falcata lungo tutto il tragitto, è impossibile ritrovarli nel resto del mondo per la nostra disciplina”. Migliaia gli appassionati che si sono intrattenuti con gli atleti, prima e dopo le gare, e soprattutto nel momento del bisogno, quando la fatica era troppa da sopportare, in particolare per gli atleti senior che dovevano affrontare per ben due volte l’itinerario di 6.5 km meravigliosamente allestito dall’AS Premana.

Le sfide junior sono scattate per prime in mattinata nella località lecchese, ed hanno visto un trionfo ugandese da parte di Oscar Chelimo (26:46), arrivato con ampio anticipo davanti alla conferma altoatesina Daniel Pattis (27:42): “Salita molto bella, la discesa l’ho patita un po’ ed ho perso qualche posizione. Una gara così non l’avevo mai fatta, con così tanta gente ad ogni metro ed i tifosi italiani a spingere e a dare forza, è stato molto emozionante”, grande secondo ed applaudito dalle migliaia di spettatori presenti nel centro di Premana. Terzo l’americano Talon Hull, mentre Andrea Prandi (28:58) e Andrea Rostan (29:16) si piazzano uno dopo l’altro, rispettivamente in 11.a e 12.a posizione, con Stefano Martinelli (29:47) ottimo 15° alla prima apparizione in nazionale.

Poco più tardi ecco le donne junior, la cui prima, l’altra ugandese Risper Chebet, ha fatto registrare un tempo di appena cinque minuti superiore al connazionale Chelimo (31:46), sufficiente a primeggiare sulla turca Bahar Atalay (33:02) e sulla statunitense Lauren Gregory (33:33). Nona a sorpresa Paola Varano (34:50), prima delle italiane: “Non me l’aspettavo, anche visto il livello… Non esiste un luogo con così tanta gente in assoluto ed anche ieri è stato bellissimo alla cerimonia di apertura”, subito prima di Linda Palumbo (35:09), mentre è 14.a Gaia Colli (35:44), arrivata al traguardo visibilmente scossa dopo una caduta all’ultimo chilometro quando era quinta, vedendo così sfumare l’idea di una medaglia più preziosa.

L’Uganda maschile di conseguenza si è imposta anche fra le squadre junior, con l’aiuto di Anthony Ayeko e Jakob Limo oltre al vincitore Chelimo, davanti alla Romania (Dorin Rusu, Gabriel Bularda, Adrian Garcea e Peter Herman), mentre per gli azzurri è bronzo assoluto, grazie alle prestazioni di Daniel Pattis, Andrea Prandi, Andrea Rostan e Stefano Martinelli.
Fra i team junior femminili successo invece per la Romania (Alesia Hecico, Gabriela Doroftei, Irina Boredeianu e Iulia Zudor), nei confronti degli Stati Uniti (Lauren Gregory, Quinn McConnell, Soleil Gaylord e Julia Jaschke) e nuovamente dei nostri azzurri, grazie a Paola Varano, Linda Palumbo, Gaia Colli ed Anna Frigerio.

Appena più tardi è toccato alle donne senior, ed è stato ancora una volta trionfo africano, questa volta made in Kenya, con la vincitrice Lucy Wambui Murigi (1:01:26): “Sono davvero molto felice della gara, è stata dura, ma sono riuscita a spingere molto e ho fatto la velocità migliore”, a poter vantare 1:17 sulla pluricampionessa del mondo austriaca Andrea Mayr e sulla britannica Sarah Tunstall (1:04:16), una delle favorite della vigilia, ma con lo strapotere africano nella corsa c’è poco da fare, con anche il fondista campione del mondo Federico Pellegrino – venuto a sostenere il cugino e compagno di avventure sportive Xavier Chevrier – a ribadirlo: “Meno male che non ho a che fare con gli africani nello sci di fondo! Ma devo comunque tenere a bada norvegesi e scandinavi, il loro ’“arrivo” nel nostro sport può attendere”.
Le azzurre senior non sono riuscite a giungere a podio, ma per loro c’è comunque la soddisfazione immensa di aver ottenuto un argento a squadre, grazie ai piazzamenti di Alice Gaggi (settima in 1:07:12): “È andata bene, devo ringraziare le mie compagne perché non si lotta mai solo per l’individuale, ma anche e soprattutto per la squadra. Non c’era mai un momento in cui si stava soli con se stessi, il pubblico era calorosissimo”, Ivana Iozzia, ottima undicesima in 1:09 dopo essere stata chiamata all’ultimo momento a causa del forfait di Valentina Belotti: “Convocazione arrivata all’ultimo, solo venerdì. Ci avevo già messo una pietra sopra. In salita grande incitamento del pubblico altrimenti avrei mollato, ho dato tutto”, e Sara Bottarelli 14.a (1:10:01), la meno soddisfatta del gruppo: “Non sono molto contenta. L’obiettivo era l’oro a squadre. Spiace averlo ottenuto all’estero e non qui a Premana”. Tralasciando le parole della sconsolata Bottarelli che punta sempre ad ottenere il massimo, si può dunque festeggiare, con le azzurre subito dietro alle statunitensi Allie McLaughlin, Addie Bracy, Kasie Enman e Caitlin Patterson. Terze le ceche Lucie Marsanova, Pavla Shorna Matyasova, Kamila Gregorova e Adela Stranska.

E la festa africana non era ancora finita, perché nella “sfida delle sfide” del “Mondiale dei Mondiali” di Premana i primi tre classificati senior maschi erano tutti di nazionalità ugandese, nell’ordine: Victor Kiplangat (52:31): “Ero rilassato, ho fatto bene il primo giro, ero il più veloce e così poi ho capito che era il mio giorno e ho pianificato il secondo giro, dando tutto me stesso. Davvero grandioso”, Joel Ayeko (52:50) e Fred Musobo (53:57), con l’ex campione del mondo statunitense Joseph Gray quarto ed il grande favorito della vigilia Petro Mamu addirittura quinto, il che dà un’idea del livello di competitività di questo Mondiale.
Primo azzurro e sesto in classifica il campione d’Europa in carica Xavier Chevrier (55:47): “Ci ho provato fino in fondo. Siamo passati in mezzo a bagni di folla e questo è un po’ l’inno alla corsa in montagna, e sono felice che l’Italia dimostri al mondo che questo è il tifo migliore che ci sia”, arrivato con una miriade di supporter valdostani a sostenerlo. Settimo Bernard Dematteis (56:04): “Non c’è mai stato un mondiale con un pubblico così, non si riescono a contare le persone”, 12° il fratello Martin (57:58): “Prima della gara ci siamo nascosti in albergo, perché sapevamo che c’era troppa gente e dovevamo rimanere concentrati, ma poi ci hanno dato una carica pazzesca e un argento che vale oro. Complimenti agli ugandesi, andremo avanti verso nuovi sogni. Volevo dedicare la vittoria a una persona che è andata via da non molto, Franco Travaglia, l’organizzatore degli europei di Arco, purtroppo è andato in cielo ma ci ha aiutati da lassù”, e 13° il trentino Cesare Maestri (58:14): “Come squadra siamo secondi ed è un risultato bellissimo perché il livello era molto alto. Per l’individuale sono contento, era il mio primo mondiale. Gli ugandesi veramente forti, ci abbiamo provato ma sono più forti quindi complimenti a loro, probabilmente sono più portati come DNA e hanno anche la mentalità giusta.” Posizionamenti che hanno fatto guadagnare al team azzurro l’argento assoluto, dietro solo all’Uganda con l’aggiunta di Simon Rugut, mentre gli americani capitanati da Gray hanno chiuso sul gradino più basso del podio (Patrick Smyth, Brett Hales e Andy Wacker).

Lunedì a partire dalle ore 21.50 andranno in onda 90’ di differita su Rai Sport, con il commento di Gianfranco Benincasa. In chiusura le parole del coach azzurro, Paolo Germanetto, uno degli artefici di tutto ciò: “Bilancio estremamente positivo, l’argento maschile meritatissimo con il livello che c’è stato. Bravissime le donne a dispetto del problema di Valentina Belotti che ci ha messo un po’ in difficoltà. Gaia Colli è stata bravissima a concludere la gara. Medaglie in tutte le categorie, bravissime le donne, straordinario Daniel Pattis, per me la soddisfazione di vedere tutti sul podio, penso che sia il modo migliore di chiudere un mondiale, da ricordare per il pubblico, per le emozioni, per tante cose. Qui c’è una magia unica, sono affezionati alla corsa in montagna ed è davvero bello fare medaglie ad un Mondiale proprio qui a Premana”.
Applausi per l’AS Premana, che domenica prossima replica con il Campionato del Mondo di corsa in montagna lunghe distanze col mitico Giir di Mont.

Senior maschile
1 KIPLANGAT VICTOR Uganda 00:52:31; 2 AYEKO JOEL Uganda 00:52:50; 3 MUSOBO FRED Uganda 00:53:57; 4 GRAY JOSEPH Usa 00:55:35; 5 MAMU PETRO Eritrea 00:55:45; 6 CHEVRIER XAVIER Italy 00:55:47; 7 DEMATTEIS BERNARD Italy 00:56:04; 8 SMYTH PATRICK Usa 00:57:19; 9 DOUGLAS ANDREW Great Britain 00:57:32; 10 PENIN SURUM ROBER Kenia 00:57:39

Senior Femminile
1 MURIGI LUCY WAMBUI Kenia 01:01:26; 2 MAYR ANDREA Austria 01:02:44; 3 TUNSTALL SARAH Great Britain 01:04:16; 4 MATHYS MAUDE Switzerland 01:06:02; 5 MCLAUGHLIN ALLIE Usa 01:06:06; 6 ROCHE ADELINE France 01:06:13; 7 GAGGI ALICE Italy 01:07:12; 8 BRACY ADDIE Usa 01:07:46; 9 MARŠÁNOVÁ LUCIE Czech Republic 01:08:42; 10 SCHORNÁ MATYÁŠOVÁ PAVLA Czech Republic 01:08:53

Junior Maschile
1 CHELIMO OSCAR Uganda 00:26:46; 2 PATTIS DANIEL Italy 00:27:42; 3 HULL TALON Usa 00:28:01; 4 RUSU DORIN Romania 00:28:25; 5 AYEKO ANTHONY Uganda 00:28:27; 6 BİNGÖL ABDULSELAM Turkey 00:28:30; 7 LIMO JACOB Uganda 00:28:34; 8 BULARDA GABRIEL Romania 00:28:40; 9 CACHARD SYLVAIN France 00:28:52; 10 GARCEA ADRIAN Romania 00:28:54

Junior Femminile
1 CHEBET RISPER Uganda 00:31:46; 2 ATALAY BAHAR Turkey 00:33:02; 3 GREGORY LAUREN Usa 00:33:33; 4 HECICO ALESIA Romania 00:33:35; 5 DOROFTEI GABRIELA Romania 00:34:44; 6 MUNGULEYA ADHA Uganda 00:34:45; 7 DALE SCARLET Great Britain 00:34:46; 8 DAVIES HEIDI Great Britain 00:34:48; 9 VARANO PAOLA Italy 00:34:50; 10 PALUMBO LINDA Italy 00:35:09

Senior Team Maschile
1 UGANDA (KIPLANGAT Victor; AYEKO Joel; MUSOBO Fred; RUGUT Simon); 2 ITALIA (CHEVRIER Xavier; DEMATTEIS Bernard; DEMATTEIS Martin; MAESTRI Cesare); 3 USA (GRAY Joseph; SMYTH Patrick; HALES Brett; WACKER Andy)

Senior Team Femminile
1 USA (MCLAUGHLIN Allie; BRACY Addie; ENMAN Kasie; PATTERSON Caitlin); 2 ITALIA (GAGGI Alice; IOZZIA Ivana; BOTTARELLI Sara); 3 CZECH REPUBLIC (MARŠÁNOVÁ Lucie; SCHORNÁ MATYÁŠOVÁ Pavla; GREGOROVÁ Kamila; STRÁNSKÁ Adéla)

Junior Team Maschile
1 UGANDA (CHELIMO Oscar; AYEKO Anthony; LIMO Jacob); 2 ROMANIA (RUSU Dorin; BULARDA Gabriel; GARCEA Adrian; HERMAN Peter); 3 ITALIA (PATTIS Daniel; PRANDI Andrea; ROSTAN Andrea; MARTINELLI Stefano)

Junior Team Femminile
1 ROMANIA (HECICO Alesia; DOROFTEI Gabriela; BOREDEIANU Irina; ZUDOR Iulia); 2 USA (GREGORY Lauren; MCCONNELL Quinn; GAYLORD Soleil; JASCHKE Julia); 3 ITALIA (VARANO Paola; PALUMBO Linda; COLLI Gaia; FRIGERIO Anna)

Fonte u..s. Newspower

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.