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Le corse dei cieli e la promozione dei territori montani dalle Alpi agli Appennini: la tavola rotonda di Valtournenche


Grande è la confusione sotto il cielo, la situazione è eccellente.

Il copyright di questa frase è del leader cinese Mao Tze Tung, in questo caso è la frase introduttiva che Uberto De Paulis, Presidente del Saint-Nicolas Skyrun, animatore di questo convegno, ha voluto mettere sulla tavola rotonda di oggi giovedì 7 luglio nel centro congressi di Valtournenche in Valle d’Aosta. L’occasione era ghiotta, in Valtournenche, nei prossimi tre giorni, si disputeranno le gare di Vertical Km, Ultraskymarathon e Skyrace, valide come titolo italiano le prime due e tutte come gara di selezione per partecipare ai Mondiali di skyrunning assoluti e giovanili.

Il filo conduttore della tavola rotonda è il seguente: Le corse dei cieli e la promozione dei territori montani dalle Alpi agli Appennini. Uberto De Paulis introduce il tema della discussione con l’analisi, fatta poi in finale della tavola rotonda, del fenomeno skyrunning, le corse del cielo, con le opportune distinzioni che si devono fare tra le tre discipline, corsa in montagna, skyrunning e trail running, che pur avendo in comune il fatto di andare di corsa in montagna, hanno filosofie e regolamenti diversi fra loro, anche se ai non addetti ai lavori, o più semplicemente al corridore su strada, questa differenza non sempre è chiara.

Dopo un po’ di storia sulla genesi della grandi corse del cielo, fatta da runningpassion, che serve per far capire che lo sport oggi di tendenza, che fa numeri sia di partecipazione che di organizzazione, ha radici antiche e ruspanti in chi per necessità prima e per sport, ma sempre a basso profilo, poi, lo ha praticato e fatto crescere nell’immaginario collettivo.

Quindi il saluto dell’autorità che ha ospitato l’evento, l’Assessore di Valtournenche Massimo Chatrian: E’ importante per questa valle e questo territorio tornare ad ospitare un evento nazionale di questo sport, lo skyrunning, nato ai piedi del Cervino con le corse di 20 anni fa. Il Cervino, del quale abbiamo festeggiato l’anno scorso i 150 anni dalla prima salita, rimane la montagna simbolo della nostra comunità, che ha negli eventi sportivi, sia estivi che invernali, non solo un momento ludico, ma anche un pilastro portante per l’economia della vallata.

Quindi la parola passa a Vincenzo Scipioni, che con il fratello Fabio, è anima e cuore del Cervino Xtrail nato 7 anni fa’, e di questi 3 giorni agonistici ad elevato impegno organizzativo: Innanzi tutto bisogna ringraziare anche le ammistrazioni dei comuni toccati da questi 3 eventi, da Antey-Saint-Andrè, a Chamois, La Magdlene, Valtournenche e Cervinia, il Soccorso Alpino, la Guardia di Finanza ed i tanti volontari che si dislocheranno su percorso delle varie gare. L’impegno è notevole, ma c’è la soddisfazione di riportare un evento nazionale di skyrunning qui dove la corsa del cielo è nata. La mia passione per le corse in natura nacque in realtà con l’Ecomaratona dei Marsi in Abruzzo, ed essendo io Abruzzese di origine sono contento che l’evento che organizzo da 7 anni, superando difficoltà di tutti i tipi, sia stato così apprezzato da essere stato elevato al rango di Campionato Italiano e qualificazione mondiale. Tutto questo grazie al FISKY, la Federazione dello Skyrunning, che considero la sponda istituzionale ideale per queste manifestazioni sportive.

La parola quindi a Cristiano Carpente, Vice Presidente FISKY: Sono entrato in FISKY dopo aver conosciuto il compianto presidente Dario Busi, un vero uomo di sport che tanto ha fatto per la promozione e l’organizzazione dello skyrunning. Sapendo che non è facile mettere insieme tante teste e tante idee, provenienti da diverse parti d’Italia, dalle Alpi agli Appennini, ho cercato di dare regole certe e criteri trasparenti, da applicare sia alle organizzazioni delle gare che alla selezione della squadra nazionale che dovrà rapprentare l’Italia ai prossimi Campionati Mondiali di skyrunning. E fiore all’occhiello è l’attività giovanile, a cui tengo in particolar modo non solo perchè alla fine di luglio organizzeremo il primo Mondiale giovanile, dai 16 ai 23 anni, in Abruzzo sul Gran Sasso, ma soprattutto perchè l’attività giovanile è la base portante di qualsiasi sport, sia per selezionare il futuro campione, che per insegnare a chi campione non diventerà, a praticare uno sport per il prorio benessere fisico e per conoscere meglio la natura che ha intorno.

Sport in natura che è patrimonio comune anche dalla FISO, la Federazione Italiana della corsa Orienteering, qui rappresentata dal segretario Andrea Rinaldi: Rivedo nei discorsi odierni molte delle tematiche affrontate dalla corsa ad orientamento negli anni passati. Con una differenza che noi non possiamo creare eventi che fidelizzino gli atleti al percorso, visto che la caratteristica dell’Orienteering è di non conoscere il percorso prima di partire. Pensiamo come federazione di essere riusciti a creare le giuste sinergie tra organizzatori, amministrazioni comunali e strutture turistiche, che hanno l’obbiettivo comune nella conoscenza e promozione del proprio territorio.

Ennio Dantone, Presidente del club Bogn da Nia, un club di punta trentino sia dello scialpinismo che dello skyrunning nazionale: Da presidente di un club con 190 iscritti, che praticano lo skyrunning d’estate e lo scialpinismo d’inverno, non vi nascondo che ci sono tante difficoltà a portare avanti un club di questo livello. Gli atleti forti girano il mondo e noi li accompagnamo. Spesso le federazioni, o le normative burocratiche imposte non solo dal CONI, ma anche dallo Stato, sono fonte di incomprensioni, perdite di tempo e risorse, che vorremmo mettere a disposizione degli atleti in primis e poi delle gare che organizzaziamo come club. Sappiamo tutti che il momento è difficile, lo sport costa sempre di più a tutti, che si va avanti grazie alla passione e a qualche ditta che investe sia per interesse che per passione dei titolari. Sicuramente quel che chiediamo alla Federazione è di venire incontro e semplificare per quanto possibile, la vita delle società sportive, cosa che FISKY fa’ già rispetto ad altre federazioni.

Significativa la presenza e gli interventi di Massimo Dondio, Team Manager de La Sportiva, l’azienda di Ziano di Fiemme che crede fortemente nella promozione del marchio grazie al supporto che da sia agli atleti che agli organizzatori, l’asse portante del mountain running.

Uberto De Paulis tira le file della tavola rotonda e come detto nella premessa, cerca di fare un po’ di ordine nella confusione che regna nella corsa sulle montagne, forte della sua estrazione alpinistica.

La mia personale opinione è che i distinguo vanno fatti all’interno tra addetti ai lavori, mentre bisogna fare una sintesi verso l’esterno, verso i media generalisti, verso chi frequenta le montagne come escursionista, verso chi abitando al centro di una grande città, magari corridore su strada, sta scoprendo il fascino di correre in montagna, sulle creste a fil di cielo come sui sentieri a bassa quota. Questo è il potenziale serbatoio di corridori del cielo, un po’ come accadde quando lo sci alpino passò da sport d’elite a sport di massa, grazie all’arrivo in montagna degli sciatori nel week end provenienti dalle grandi città.

Ecco, chi tira le fila di Skyrunning, Corsa in Montagna e Trail Running e ha a cuore lo sviluppo dello sport e della montagna, ha di che riflettere.

A domani per la cronaca del Vertical Km di Cervinia.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.