Le Porte di Pietra si aprono per Fedel e Gadler… Campestrin e Favre vincono le Finestre di Pietra di Cantalupo Ligure (AL)
Per il secondo anno le mie scarpe calpestano i sentieri e le strade sterrate delle valli Borbera e Curone, partendo da Cantalupo Ligure, che a dispetto del nome è in Piemonte, provincia di Alessandria. Una delle tanti valli piemontesi, anche se non siamo sulle Alpi, ma sugli Appennini, e con il percorso delle Finestre di Pietra, 72 km e 4100 metri di dislivello su e giù, si corre sul confine con la Liguria, l’Emilia Romagna e la Lombardia. Zona selvaggia, in cui i boschi occupano il terreno al 90%, in cui i paesi e le poche case viste sul percorso, sono gli avamposti degli uomini in un ambiente veramente naturale, insomma mai come in questo caso il trail è una vera e propria corsa outdoor. Le strade che ci portano a Cantalupo Ligure erano quelle dove si allenava Fausto Coppi, il campionissimo del ciclismo, un ciclismo di 60 anni fa, che aveva un alone epico di leggenda. Ed è merito degli Orsi, il comitato organizzatore di questa splendida giornata di corsa, se questi 2 trail ne stanno ricalcando le orme. Non traggano in inganno gli zainetti, le tute fluorescenti con tessuti all’avanguardia, le scarpe che ormai potrebbero correre da sole, la musica è quella del ciclismo di mezzo secolo fa, le facce tirate dalla fatica e sporcate dagli spruzzi del fango anche. Chi corre i trail nei tempi moderni un po’ assomiglia agli eroi del pedale dei tempi di Fausto Coppi.
Come leggendarie stanno diventando le prestazioni di Silvano Fedel, vincitore per il secondo anno consecutivo delle Porte di Pietra in 8h20′, con la sorpresa di giornata Enrico Camarda secondo in 8h40′ e Marco Zarantonello terzo in 8h45′. Seguono Matteo Bertoli 4° in 8h54′, Nicolas De Martin 5° in 9h09′, Giorgio Festa e Fabrizio Roux 6° in 9h20′, Fabio Varesco 8° in 9h46′, Cristian Doliana 9° in 9h46’57 e Flavio Pezzottini 10° in 9h48′.
Nella gara femminile vince Simonetta Gadler in 9h51′, con Francesca Gualco seconda in 10h56′ e Rosalba Brera Molinaro terza in 11h09′.
Le Finestre di Pietra, con un percorso che ha in comune alle Porte di Pietra l’inizio, con la pittoresca ripidissima salita attrezzata con corde fisse dal soccorso alpinino locale, e la fine, con gl’interminabili saliscendi ed il tratto finale nel letto sabbioso e roccioso del fiume Borbera, presentano un menu di 37 km e 1900 metri di dislivello, corsa che con un po’ di umorismo viene definita corta. Qui domina la gara Cristiano Campestrin in 3h14′, su Nico Valsesia 2° in 3h32′ e Silvio Gambetta 3° in 3h38′, seguono Davide Ansaldo 4° in 3h41′, Giuseppe Fiorucci 5° in 3h42′, Ernesto Ciravegna 6° in 3h45′, Stefano Cerutti 7° in 3h45’55, Daniele Giacobone 8° in 3h48′, 9° Giancarlo Costa in 3h57′ e 10° Maurizio Zapponi in 4h02′.
Mentre la gara femminile è vinta alla grande dalla campionessa francese di corse di endurance, Corinne Favre, giunta tra l’altro ottava assoluta in 3h48′, con Carmela Vergura seconda in 4h17′ e Michela Spuri Silvestrini terza in 4h33′.
Ed ecco il racconto di Carmela Vergura, seconda quest’anno e vincitrice nel 2009 delle Finestre di Pietra:
“Un anno fa a Cantalupo Ligure ci fu inaspettatamente la mia prima vittoria in un trail running
Quest’anno ritorno per il bellissimo ricordo che mi ha lasciato nel cuore, ma anche per la bellezza di questi posti. Ritorno per il percorso da 37 km, “lunga” quella da 70 km, la lascio per il prossimo anno.
Con molta emozione e la voglia di divertirmi, partiamo nella mattinata con la mia famiglia alla volta di Cantalupo Ligure. Nella palestra di Cantalupo che fa da ritrovo, incontro le facce simpatiche e accoglienti dei soci e atleti degli Orsi, organizzatori della gara, mi riconoscono e mi augurano un grande in bocca al lupo, intanto penso ai trailers partiti per il percorso lungo alle 8.00 del mattino. Ritiro del pettorale e via a cambiarsi e preparare il materiale obbligatorio per la propria sicurezza durante il percorso. Noi del percorso 37 km partiamo alle ore 14.00.
Prima di partire ho cercato di documentarmi sulla Val Borbera e scopro che: Non c’è modo migliore di descrivere questa valle se non rifarsi al romanzo storico Il Tempio e la Spada di Rosario Magrì.
La valle Borba, percorsa dal torrente che porta lo stesso nome, sbocca perpendicolarmente in quella dello Scrivia proprio di fronte a Libarna. Ha la forma di una clessidra che, larga alle due estremità, si restringe nella sua parte centrale formata da un’angusta forra che strada e torrente percorrono affiancati. Più in alto la valle termina sugli erbosi pendii da cui nasce il Borba. La sua lunghezza totale s’aggira sulle 20 miglia. I soldati puntarono i giavellotti verso le Porte di Pietra- ..la strada in quel punto è strettissima, scavata a fatica tra il monte e il torrente. La svolta è pericolosa per i carri tanto più che nessun riparo protegge il margine della via dal lato che strapiomba sul Borba. Oltre la prima svolta la vista si stende per una cinquantina di passi. Non c’è anima viva, il solo rumore era quello del torrente che scorreva nella sua forza.
Chi ha la fortuna di partecipare alla gara si ritrova nelle parole di Magrì in quanto la porta di pietra corrisponde alle Strette di Pertuso, punto in cui si attraversa il Borbera per mezzo di una passerella e rappresenta uno dei momenti più suggestivi di tutta la gara.
Il nostro trail, le Finestre di Pietra, di 37 km con partenza e arrivo sempre da Cantalupo, si corre per i primi 2 km sui sassi del fiume Borbera, per raggiungere la bellissima passerella ponte di Pertuso e qui inizia la salita più dura di tutta la gara, un sentiero molto stretto e ripido che non lascia molta possibilità di superare o di correre, si arriva dunque alla croce degli Alpini. Si rimane per diversi km in cresta con lo sguardo a destra e sinistra ad ammirare scenari impagabili. Il resto del percorso sono strappi brevi e saliscendi continui. L’ultima salita vera è Costa Salata, dopo i 25 km si comincia scendere ma è ancora lunga prima dell’arrivo. Continuano in maniera incessante i saliscendi e per le gambe questi sono delle vere spade che favoriscono i crampi! L’arrivo si raggiunge dopo aver attraversato per oltre un km il grembo del Borbera.
L’organizzazione della gara è a carico della squadra de Gli Orsi con la partecipazione del comune di Cantalupo, della Comunità Montana della Val Borbera, della Associazione Albergatori e Ristoratori della Val Borbera e Spinti. La manifestazione si avvale del patrocinio del Comune di Alessandria e della Provincia di Alessandria.
Gli amici Orsi impeccabili nell’organizzazione hanno pensato a tutto, dal ritrovo, dalla logistica ottimale del ritiro pettorale, alla tracciatura, il soccorso alpino per i tratti più pericolosi, alla protezione civile, al chip del cronometraggio e controlli e soprattutto alla fantastica festa serale in palestra con cena e musica del gruppo LADY MARMALADE mentre si aspettano gli ultimi eroi delle gare sia due percorsi.
La sottoscritta nel percorso dei 37 km ha avuto l’onore di arrivare seconda tra le donne, dietro la campionessa delle campionesse, Corinne Favre, presente come testimonial e come amica degli Orsi, avrei desiderato una foto con lei sul podio ma Corinne è ripartita subito dopo la gara per la sua patria francese.
Quest’anno a farla da padrone sui percorsi è stato il fango, a causa delle piogge incessanti delle due settimane precedenti, lottare nel fango cercando di correre è durissima! Questa edizione la ricorderò anche per il fango.
Grazie Orsi di questa bella giornata di sport e di festa. Siete stati bravi e grandi.
Arrivederci al prossimo anno. E’ una promessa.”