Le vacanze di corsa
Leggete che cosa si può combinare in vacanza, quando anziché stare sdraiati sotto l’ombrellone, si è colpiti dalla sindrome della runner polivalente. Potrebbe sembrare un racconto frutto di fantasia, ma conoscendo la ragazza in questione, è tutto vero.
Di Carmela Vergura
Quando una persona va in ferie, di solito dovrebbe pensare a riposarsi, godere delle ore senza l’assillo d’orologi e cartellini da timbrare ecc. Di solito dovrebbe essere così, ma non è il mio caso. La sottoscritta, quando arriva l’estate si scatena ancora di più nello sport, in particolare nella corsa e così, tornata nella patria nativa, in quel di Puglia, esattamente sul Gargano, si cimenta in allenamenti quotidiani in compagnia di podisti locali (tutti maschi). Prima di ripartire per il Piemonte partecipo ad una gara bellissima, la prima edizione di Mare e Sale, in quel di Margherita di Savoia, cittadina conosciuta per la produzione di sale marino, per le terme e per il bellissimo paesaggio delle saline, attorno a cui abbiamo corso. La sottoscritta è arrivata terza delle donne. Ai vincitori assoluti sono state regalate due bellissime statue di sale scolpite da un artista locale, anche questi sono premi!
Riparto dalla Puglia il 10 luglio, venerdi, e penso al Trail Valdigne che mi aspetta da lì a qualche ora in Valle d’Aosta. Mi sono iscritta alla prova di 45 km, il percorso breve, per modo di dire! Chissà perché mai, ero convinta che la partenza di questa gara fosse di domenica, ed invece, scopro che parte il sabato alle ore 10 da Courmayeur. Oddio, penso tra me e me, quando vedo l’orario e la data manca solo un’ora e mezza alla partenza ed io sono ancora ad Ivrea. Mi vesto come capita, a malapena prendo la patente e fuggo in autostrada come una pazza. Non arriverò mai a tempo, la mia macchina diventa una Ferrari, da ritiro di patente, non mi ricordo neanche se ho messo le calze e soprattutto, non ho neanche il ricambio per il dopo gara. Mio marito mi dà della pazza, ma parto comunque. Arrivo 5 minuti prima del via, parcheggio la macchina in posti a pagamento (infatti mi costerà una fortuna), mi consegnano il pettorale (avevo telefonato del mio ritardo) sul luogo di partenza. La gara è stata tutta un’avventura. Bellissima come prima esperienza. Faticosa soprattutto nella seconda parte. Emozionante perchè mio marito e la nostra bimba, mi hanno aspettato sul passaggio di metà gara. Commovente al traguardo, non è facile riuscire a camminare e correre per 6h30′, sono comunque giunta 5a tra le donne. La fatica è scomparsa quando ho riabbracciato la mia bimba sul traguardo. E per il ricambio? Beh, mio marito, un sant’uomo, passando per Aosta si era fermato in un grosso supermercato e mi comprato tutto: infradito, pantajazz, maglia cotone manica corta, felpa nel caso di freddo, calze, reggiseno e mutande! Ne avevo bisogno perchè al traguardo sono arrivata in uno stato orribile.
Qualche giorno di riposo dopo il trail e si riparte per la Corsica, zona di Bastia, strade per correre ce ne sono una marea e così, mi invento dei mini trail quotidiani dalle 2 alle 5 ore di corsa. Scopro che anche in Corsica ci sono delle belle gare, peccato non averlo saputo prima. C’è un trail il 2 e 3 agosto che parte da Carpineto e si chiama La Via Romana (riferimento internet www.trail-viaromana.com, di 38 km). Il 10 agosto una gara di corsa in montagna di 20 km con partenza da Ghisoni, (riferimento sito web: www.santamariaccia.com, bellissimo sito con musica corsa). L’unico neo dei riferimenti web è che bisogna sapere il francese, ovviamente. Se siete ancora in dubbio su dove fare un trail la Corsica potrebbe essere un’idea. Essendo una famiglia multisportiva, mentre io correvo, mio marito scalava una serie di colli in bici da strada, così per non perdere l’abitudine.
E la chiamano estate..