Lo storico Cervino Vertical Km assegna i titoli italiani vertical Fisky ad Hannes Perkmann e Francesca Rossi
I corridori del cielo son tornati dove tutto ebbe inizio, ai piedi del Cervino, dove nel 1994 si corse il primo Km Verticale. Da Cervinia a Croce Carrel allora, in onore del primo salitore italiano del Cervino, oggi un po’ più in basso causa un seracco che ha messo in allarme i responsabili del Soccorso Alpino. Comunque partenza da Cervinia e salita al Rifugio Oriondè, sulla via di salita al Cervino, traguardo poco oltre superando un nevaio e un’ulteriore balza rocciosa, il tutto per 900 metri di dislivello e circa 4 km di sviluppo, con tratti corribili che si alternavano a tratti dove col naso si toccava l’erba. I Vertical sono tutti diversi gli uni dagli altri, ma questo è una cosa speciale.
Onore al merito agli organizzatori, Vincenzo e Fabio Scipioni, che con il loro staff ed i comuni della Valtounenche da 7 anni organizzano il Cervino Xtrail, questa edizione griffato New Balance, che hanno fatto rivivere questa storica gara ai piedi del Cervino e si sono assunti l’onere di organizzare questa tre giorni di gare che assegna i titoli italiani Fisky (Federazione Italiana Skyrunning) oggi di Vertical e domani di Ultraskymarathon, oltre che selezionare i partecipanti ai Mondiali skyrunning dell’Italia anche con la skyrace di domenica.
Se le pareti del Cervino hanno scritto le pagine epiche dell’alpinismo mondiale e visto passare i migliori di ogni epoca, lo stesso si può dire delle gare di skyrunning fin qui disputate.
E oggi è toccato al giovane altoatesino Hannes Perkmann del Team La Sportiva mettere la sua firma nell’albo d’oro, dopo le grandi prove disputate quest’anno a Casto e Santa Caterina Valfurva. Partenza veloce nella via centrale di Cervinia, poi una progressione a cui nessuno degli atleti in gara era in grado di resistere. Saliva agile e leggero Perkmann e chiudeva con i fantastico tempo di 34’39”, sarebbe stato bello vedere il traguardo a Croce Carrel per capire se poteva star sotto i 40 minuti e stabilire il nuovo record del percorso, ma per lui ci saranno sicuramente altre occasioni, visto che con i suoi 23 anni si è aggiudicato anche il titolo italiano giovani Under23 della Fisky. Alle sue spalle argento per Fabio Rizzi in 37’40” e bronzo per Nicolò Francescatto in 38’54”. Completano la top ten Daniele Felicetti 4° in 39’30”, Stefano Castagneri 5° in 39’34”, Stefano Stradelli 6° in 39’41”, Nadir Giovannetto 7° in 40’14”, Carlo Colaianni 8° in 40’37”, Fausto Lizzoli 9° in 40’51” e Pierre Yves Oddone 10° in 41’13”. La vittoria nella categoria Giovani-Under23 va a Stefano Stradelli, nei Senior a Nadir Giovannetto, nei Veterani1 a Fausto Lizzoli, nei Veterani2 a Giancarlo Costa, nei Veterani3 ad Alberto Collavo.
Grande prestazione nella gara femminile, vittoria e titolo italiano per la portacolori del Team La Sportiva Francesca Rossi, che partita tranquilla nei primi minuti di gara, mulinando gambe e bastoncini ha via via scavato un solco sulle immediate inseguitrici ed è andata a vincere in 42’05”, ed essendo anche nella categoria Veterani2, dimostrando una longevità atletica che ha pochi eguali in Italia. L’argento va al collo di Beatrice De Florian in 44′, il bronzo a Barbara Cravello in 45’23”, con Chantal Vallet al 4° posto in 46’30” e Chiara Giovando al 5° in 47’09”. A Sonia Glarey la vittoria nella categoria Veterani1, nelle Senior a Dimitra Theocharis, nelle Veterane2 a Claudia Titolo, nelle Giovani a Enrica Fassone, nelle Veterane3 a Maria Cecilia Capellaro.
Non solo scalatori al Cervino Vertical, visto che si è disputata anche la prima edizione del Vertical Negativo, gara di sola discesa, con partenza dal Rifugio Oriondè e arrivo a Cervinia. Vittoria del forte discesista della Val Soana Maurizio Giacoletto della Libertas Forno in 15’45”, 2° Giovanni Zorn in 16’11” e 3° Filippo Pelacchi in 16’55”.
Domani appuntamento con la Ultraskymarathon di 55 km con partenza e arrivo ad Antey-Saint-Andrè.
In allegato qualche foto e nella sezione download la classifica completa
La fotogallery completa realizzata da Tommaso Pession e Mattia Gambaro sulla pagina FB Tommaso Pession Photography