Maestri, Chevrier e Vender argento mondiale dietro il Kenya a Innsbruck, bronzo under20 a Lucia Arnoldo
Altre due volte sul podio l’Italia nei Campionati Mondiali di corsa in montagna e trail a Innsbruck, in Austria, per chiudere con un totale di sette medaglie e il secondo posto nella classifica finale per nazioni. Nella quarta e ultima giornata il team azzurro maschile è d’argento sul percorso di salita e discesa, in crescita rispetto al bronzo della passata stagione. In due nella top ten a cominciare dalla settima posizione di Cesare Maestri, con 59:28 sui 15,5 chilometri, per ripetere lo stesso piazzamento dell’anno scorso nella gara in salita che stavolta l’aveva visto non oltre il 23° posto. A tre giorni di distanza, il trentino si riscatta ed è il terzo degli europei al traguardo. Si comporta bene anche Xavier Chevrier, nono in 59:43 con l’ennesima dimostrazione di solidità da parte del valdostano. Per la squadra è invece l’altro trentino Alberto Vender, 14° in 1h00:32 recuperando nell’ultima discesa, mentre chiude 23° il bergamasco Luciano Rota (1h01:28) al debutto in maglia azzurra. Soltanto il Kenya (15 punti) davanti all’Italia che a quota 30 precede la Spagna, terza con 43. L’Uganda si aggiudica di nuovo il titolo individuale con Leonard Chemutai, oro under 20 nell’ultima edizione e qui vincitore tra i senior in 56:14. Alle sue spalle il keniano Philemon Kiriago (56:22) e il tedesco Filimon Abraham (56:27), quarto Eliud Cherop (57:26) come la squadra ugandese che paga la controprestazione nell’ultima salita di Dismas Yeko (46° scivolando indietro dal gruppo di testa), poi quinto il keniano Patrick Kipngeno (57:27) che aveva trionfato nella giornata di apertura e sesto lo spagnolo Alejandro Garcia (59:25).
Una medaglia azzurra anche nelle prove under20. È quella di Lucia Arnoldo che festeggia il bronzo individuale in 33:42 nei 7,5 chilometri dopo aver lottato in discesa per il secondo posto con la spagnola Ines Herault, argento in 33:27, mentre si impone la britannica Rebecca Flaherty (33:20). Si concretizza così il sogno del podio mondiale per la bellunese, che da allieva è stata la migliore delle U20 italiane in dicembre negli Europei di cross a Venaria Reale.
Per entrambe le formazioni azzurre giovanili c’è la quarta posizione: al femminile medaglia sfiorata con Anna Hofer 12esima (35:21), Emily Vucemillo 17esima (36:25) e Matilde Bonino 24esima (37:30). Nella gara maschile 14° Mauro Dallapiccola (29:58) e 20° Nicola Morosini (30:23), quindi 30° Francesco Bongio (31:25) e 34° Francesco Mazza (31:51), con la doppietta ugandese di James Kirwa (27:37) e Hosea Chemutai (27:43) insidiati dallo svizzero Matthieu Buhrer (27:52).
Tra le donne è sesta la squadra assoluta dell’Italia con il 14° posto di Francesca Ghelfi (1h10:04) e il 20° di Elisa Sortini (1h11:07), più dietro Sara Bottarelli 30esima (1h13:13) e Vivien Bonzi 41esima (1h14:55). Ritorna sul gradino più alto la statunitense Grayson Murphy, iridata quattro anni fa, che domina in 1h04:29. Per l’argento riesce a emergere la svedese Tove Alexandersson (1h05:26) sulla keniana Joyce Muthoni (1h06:40) mentre a squadre vince il Kenya nei confronti di Gran Bretagna e Francia. In un’edizione spettacolare della rassegna iridata, con grande partecipazione di pubblico e un livello tecnico sempre più alto, l’Italia è seconda nella classifica per nazioni che considera i piazzamenti di tre atleti in sei gare, per un totale di 18 risultati, dietro alla Francia e davanti agli Stati Uniti confermando la profondità del movimento.
Fonte Fidal