La Maratona di Chicago senza “lepri” con il successo dei keniani Dickson Chumba e Florence Kiplagat
La 38a edizione della Maratona di Chicago ha offerto la novità, dell’assenza dei pacemakers dopo oltre vent’anni. L’intento degli organizzatori era quello di riportare la storica corsa dell’Illinois a un contesto agonistico più serrato, tirandosi fuori dall’annuale corsa al record cronometrico, che non penalizza certo la partecipazione, visto che in 37000 hanno corso questa maratona.
Dickson Chumba, primo in 2h09’25” e vincitore nel 2012, l’anno scorso era giunto terzo pur impiegando cinque minuti in meno del tempo registrato ieri. Il keniano nel 2008 ha vinto la maratona di Roma, l’anno dopo è giunto secondo a Carpi. Florence Kiplagat, primatista mondiale di mezza maratona, ha ottenuto la vittoria in 2h23’33” dopo il secondo posto dell’anno scorso.
La gara maschile si è decisa dopo il 35° km con la fuga dei favoriti Chumba e Kitwara. Un testa a testa di breve durata e Chumba in grado di allungare e vincere con 25 secondi di vantaggio su Kitwara, secondo in 2h09’50”, terzo l’altro keniano Samuel Ndungu in 2h10’06”, che ha preceduto di 1 secondo l’etiope Gebru, 5° l’americano Puskedra in 2h10’24”.
Nella gara femminile lotta tra la keniana Kiplagat e l’etiope Melese, risolta a favore della prima in 2h23’33”, con la Melese 2a in 2h23’43”, 3a Berhane Dibaba in 2h24’24”.