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Maratona della Valle Intrasca: lago-montagna la coppia vincente – Intra, Verbania (VCO)


La Maratona della Valle Intrasca è un gioiello di gara che
nasce dall’accoppiata lago e montagna. Ho parlato di accoppiata perché è una gara a
coppie, questa è la sua formula, una delle poche rimaste nel panorama della
corsa in montagna nazionale, ma che la rende simile alle grandi gare di
scialpinismo, alle quali peraltro somiglia per dislivello e tempo di
percorrenza. Una gara storica, giunta alla 35° edizione, che avrebbe molto da
insegnare a tante altre gare di corsa in natura, ovvero di Trail, che vanno per
la maggiore in questi ultimi anni, sia per rifornimenti, ben 11, che per
premiazioni, ed in questo bisogna fare i complimenti a tutto lo staff
organizzativo ed al CAI di Verbania.

Dopo la partenza in riva al lago, piazza Ranzoni a Intra, si
prendono le strade e poi i sentieri che ci fanno inoltrare nella valle Intrasca,
passando per incantevoli paesini come Trobaso, Cambiasca, Miazzina. Si
attraversano strade, ci s’inerpica per sentieri ripidi, boschi, mulattiere e
poi lunghi traversi in quota, quella massima è di 1500 metri del rifugio Pian
Cavallone, per poi scendere a rotta di collo per sentieri e scalinate, passando
per l’Alpe Piazza, Intragna, per arrivare a Ponte Nivia, risalire a Caprezzo e
da Ramello ripercorrere la strada dell’andata in senso inverso, il tutto per 32,6 km e 1500 metri di dislivello sia
positivo che negativo.

Le gare a coppie sono affascinanti perché s’introducono
altre variabili sulle prestazioni standard dei singoli individui. Bisogna
essere affiatati, avere caratteristiche simili (inutile accoppiare uno
scalatore con un discesista, si moltiplica la sofferenza per 2), meglio ancora
se amici, una metafora dell’andare in montagna sempre accompagnandosi con
qualcuno.

La classifica propone tre graduatorie, maschile, femminile e
mista.

Gara maschile vinta alla grande da Livio Barozzi-Mauro
Brizio in 3:01’50, su Massimo Valsesia- Josef Mussi 2° in 3:04’31, terzi
Mauro Uccelli-Massimo Quittino in 3:10’03 complice un errore di percorso nel
quale sono incappati diversi concorrenti, quarti Luca Caretti-Andrea Fantoli in
3:20’39, quinti Massimo Peroni-Marco Vergani 3:20’40, sesti Paolo
Morganti-Diego Maestroni 3:22’28, settimi Luca Summa-Igor Mazzolini 3:24’33,
ottavi Claudio Piazza-Andrea Dellarole 3:25’45, noni Giancarlo Costa-Claudio
Bevolo 3:26’16, decimi Dario Darioli-Gianni Morandi 3:27’24.

Gara femminile vinta da Camilla Scalabrini-Daniela Margarini
in 4:00’10, su Alice Modignani-Stefania Nasini 2° 4:08’04, Maria
Avena-Cristina Barcella 3° 4:17’52, Gabriela Baccan-Roberta Tibaldi 4°
4:51’37 e Stefania Bertolasi-Barbara Roncari 5° 4:53’46.

Nella classifica delle coppie miste (un uomo e una donna)
strepitosa prova dei vincitori Stefano Toffolet-Emanuela Brizio in 3:08’49,
con un errore di percorso anche per loro, terzi assoluti, con Emanuela Brizio
che corre la gara di casa dopo i tanti successi nelle gare di skyrunning di
questo 2009 (è anche in testa alla Coppa del Mondo Skyrunning), seguiti da
Flavio Ferretti-Chiara Quartesan 2° 3:52’11, Gaudenzio Aceti-Paola Favero 3°
3:59’06, Antonella Arami-Roberto Schincaglia 4° 4:21’55 e Katia
Provenzi-Franco Pavesi 5° 4:23’14.

In totale 92 coppie al traguardo per 184 concorrenti.

Oltre alla Maratona s’è corsa anche la Maratonina, di 14,4 km con un piccolo dislivello
altimetrico, con podio maschile composto da Paolo Pollarolo 1° 58’05,
Stefano Clemente 2° 1:01’05 e Ivano Frattini 3° 1:01’15. Il podio femminile
vede prima Mara Drovanti in 1:13’05, seconda Simona Galli in 1:14’04, terza
Rita Zambon 1:14’55.

A breve il servizio fotografico.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.