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Maratona di New York: iniziata la corsa contro il tempo per salvare la gara. Ingenti i danni provocati dall’uragano Sandy


Come per Long Island e New Jersey, anche per New York il presidente degli Stati Uniti Obama ha dichiarato lo stato di catastrofe. Così sarà possibile richiedere i fondi necessari per riparare i milioni di dollari di danni causati dall’uragano Sandy. Ma c’è di più: oltre 50 morti e 9 milioni di persone senza elettricità, più di due solo a New York. L’uragano ha messo in ginocchio la città più famosa del mondo, che fra soli quattro giorni dovrebbe mostrare al pianeta la maratona più famosa del mondo. Anche se in realtà il condizionale non è d’obbligo, in quanto il sindaco di New York Bloomberg ha già fatto sapere che la corsa ci sarà.

E’ questo uno di quei classici casi in cui le domande sorgono spontanee e sembrano scontate, quasi banali: ma è giusto correre la maratona? Potrebbe non esserlo per almeno due buoni motivi. Il primo è la situazione di normalità che è ancora lontana e che non si sa quansdo sarà ripristinata. Il secondo, per rispetto verso l’atroce dolore di chi ha subito un incredibile dramma, dato che la maratona è e deve essere una grande festa. Ma c’è sempre il rovescio della medaglia: far disputare comunque la manifestazione, mostrerebbe la voglia di non arrendersi, sarebbe un segnale al paese e al mondo che la vita deve andare avanti. Diciamola tutta, nessuno in questo momento vorrebbe essere al posto del primo cittadino di New York.

La macchina organizzativa della 42 chilometri ha iniziato una corsa contro il tempo per salvare la gara e far sì che si possa correre. Viene fatto sapere che si farà di tutto per offrire ai partecipanti accoglienza e logistica efficienti, nonostante gli ingenti danni che la città ha subito. Qurst’anno la New York City Marathon aveva raggiunto l’incerdibile record dei quali 60 mila iscritti, numero che solo questo evento può fare fra le maratone. Ma molto difficilmente, anzi lo si può quasi dare per ufficiale, i partenti saranno di meno. Molti non potranno arrivare a New York a causa di voli cancellati, altri probabilmente avranno deciso di non andare per una paura legittima, rimandando la fantastica esperienza al 2013.

Va detto però, che sono anche gli stesi newyorkesi a volere che la maratona si corra, come segno del loro grande orgoglio. Ma i problemi sono reali. La metropolitana è al momento ancora inagibile e potrebbe non essere ripristinata per domenica: grosso problema. Inoltre la partenza della gara è situata a Staten Island e molti maratoneti ogni anno prendono il traghetto o l’autobus attraverso il Brooklyn-Battery Tunnel, che per ora è ancora chiuso.

Non c’è dubbio, quella dell’edizione 2012 è la più grande sfida che la maratona di New York abbia mai affrontato. Non quella di battere un nuovo record di partecipanti, o il primato del percorso. Ma quella di essere disputata. immagini dei danni provocati dall’uragano Sandy a New York

Marco Ceste