I maratoneti romani si muovono per aiutare i maratoneti emiliani
A Crevalcore ci sono case distrutte e lesionate. Il problema più grande è con gli anziani, non si sa esattamente dove sono. Per difficoltà di salute alcuni sono rimasti in casa perché non possono scappare. Le loro case, nel centro storico, sono inagibili e con le tante scosse di assestamento è difficile raggiungerli.
A raccontarci la situazione di Crevalcore è Andrea Accorsi, ultramaratoneta, scrittore organizzatore della maratona nella sua piccola città. Andrea ha accettato con emozione il progetto di raccolta fondi che abbiamo avviato e culminerà sabato 9 giugno con una manifestazione autogestita e amatoriale.
I podisti correranno 10 km sul pistino nel prato del biscotto di Caracalla. Dalle 7 di mattina alle 14 chi vorrà potrà partecipare donando 10 euro per i 10 km corsi. Ci sarà un banchetto con un presidio di noi atleti che rileveremo i giri effettuati e raccoglieremo i soldi con i nomi di chi ha partecipato.
Si può donare anche senza correre, si può donare e correre anche solo qualche km al biscotto, si può donare e correr sotto casa. Consegneremo la somma nelle mani di Andrea che la donerà al Sindaco di Crevalcore, Claudio Broglia, da usare per interventi mirati e urgenti.
Crevalcore si trova a 20 km dall’epicentro. Il centro storico del paese è completamente chiuso e si contano, solo in centro, duemila sfollati. Il castello di Ronchi, già gravemente danneggiato il 20 maggio, e’ ulteriormente crollato. Evacuato l’ospedale (i pazienti sono stati spostati in una casa di cura di Bologna) e una residenza sanitaria assistita (il 118 si è reso disponibile ad allestire tende sanitarie); riscontrati cedimenti in alcuni capannoni. Predisposta l’accoglienza per 800 persone in palestre della zona, per altri 1500 si sta allestendo una tendopoli.
Alla manifestazione voluta dal podismo romano, non ci saranno podi né premi. La vittoria sarà di tutti, per tutti quelli che adesso hanno bisogno di noi. Possiamo solo correre e sperare di raccogliere quanti più soldi possibili.
I podisti romani per l’Emilia