Maratonina Lemine: vittorie e scudetto nazionale CSEN outdoor per Chiara Milanesi e Ahmed El Mazoury
Almenno San Salvatore – Nonostante un freddo pungente anche quest’anno è stata ancora una volta un’edizione sudata perché Pegarun a.s.d. con la fattiva collaborazione del comune della città di Almenno San Salvatore, a sei giorni dalla gara, nonostante avessimo in mano il nulla osta del comune a noi confinante, senza preavviso, per lavori ci hanno stoppato un pezzo di tracciato della maratonina e quindi in fretta e furia si è dovuto trovare l’alternativa ma ormai noi di San Salvatore siamo abituati a questi scherzetti del vicinato perchè su quattro edizioni della maratonina, tre volte “l’ultima settimana” si è dovuto riprogrammare il tracciato e ordinanze. Ma comunque nonostante le difficoltà non si molla perché lo scopo principale della Lemine maratonina è ricordare l’aquila Gigi Gritti e di conseguenza parte del ricavato andrà agli amici della pediatria dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo che sostengono il padiglione della pediatria oncologica dei bambini e sotto Natale dove nasce il bambinello aiutare i meno bimbi fortunati è un dovere sacrosanto.
Terminata questa premessa le gare in programma sono state due, la principale ha assegnato lo scudetto del campionato nazionale di mezza maratona sulla distanza di 21,097 km su due giri equivalenti per lunghezza, il percorso riorganizzato all’ultimo momento ha presentato due mini pezzetti di sterrato di antico sapore atavico. Per i runner meno allenati sulla media distanza gli organizzatori hanno offerto una non competitiva cronometrata di 10,5 km su un solo giro. Le due race hanno avuto inizio in contemporanea dal parco degli Alpini della città di Almenno San Salvatore alle ore 9,30 e le premiazioni sono state veloci alle ore 11.30 perché il freddo l’ha fatta da padrone di casa. Spettacolari i passaggi dei corridori dalla chiesa di San Giorgio dove è presente una grossa costola del drago sconfitto da San Giorgio questa chiesetta è anche detta la chiesa dei Morti perché a fianco è ancora presente un cimitero dove sono sepolti gli appestati; il secondo passaggio suggestivo è avvenuto nell’aia presso il museo e la chiesa di San Tomè. Nella gara valida per il titolo nazionale 21k nelle due classifiche è stata battaglia podistica vera, al maschile le due aquile Pegarun lo stradista Ahmed El Mazoury e lo skyrunner Pedretti Giuseppe hanno ingaggiato un bel duello podistico ma alla fine ha prevalso l’aquila Pegarun El Mazoury con un tempo di 1h12’15” e su un tracciato collinare è un tempo di tutto rispetto, secondo l’aquila Pegarun bresciana Pedretti Giuseppe 1h13’23” e terzo Loris Mandelli polisportiva Carugate 1h14’01”. Nella maratonina 21k rosa successo e scudetto per Milanesi Chiara Runners Bergamo 1h32’04” seconda l’aquila Pegarun vincitrice della coppa Italia Fisky di skyrunning 2024 Pallini Elisa al suo esordio nelle corse su strada 1h33’54” terza Cattaneo Rita Runners Bergamo 1’35’35”.
Nella gara 10,5k successo rosa per Loi Roberta ATL. Presezzo in 50’56” argento per Fumagalli Cristina 52’22” e bronzo per Buratti Angela team Pasturo 53’15”. Classifica maschile 10,5k al primo posto Ivan Angiolini La Recastello Radici Group in 37’40” al posto d’onore, al debutto con la maglietta delle aquile Pegarun Rayan El Azzouzi, 38’34” classe 2010 quindi una giovane promessa con residenza a Lecco e allenato da El Mazoury terzo posto per un’altra aquila Pegarun Rota Stefano 39’23”. Un ringraziamento ai volontari di servizio.
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Fonte Giorgio Pesenti – Pegarun