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Matteo Piller Hoffer e Jennifer Senik, vincono la Camignada. Sfidando la meteo, sono partiti in 1186, da Misurina ad Auronzo (BL)


Dal lago di Misurina le Tre Cime non si sono lasciate scorgere, dei nuvoloni grigi hanno privato i partecipanti della vista maestosa delle loro pareti. Qualche raggio di sole ha illuminato la partenza dei mille, lo spirito “montanaro” della Camignada non ha fatto rattristire i concorrenti quando di sono accorti che il caldo sole d’agosto era sono un miraggio.

La carica è suonata alle 8.15, quindici minuti di ritardo sulla tabella di marcia per dare la possibilità a tutti di raggiungere la zona di partenza. Il programma della giornata non è dei più facili, trenta chilometri di sviluppo e 1319 metri di dislivello positivo.

Dalle sponde del lago di Misurina Matteo Piller Hoffer, vincitore nel 2008, con Manuel Speranza (Gruppo Cortina), ha preso il comando della gara. Aron Lazzaro (Gs Pavione Imer) saliva verso il Rifugio Auronzo tenendo a vista i due battistrada. Al primo controllo, posto alle pendici delle Tre Cime, Piller Hoffer e Speranza sono ancora insieme, due minuti più tardi transita Aron Lazzaro, poco dopo anche Alberto Gerardini e Ivan Geronazzo. La corsa dei fuggitivi prosegue senza intoppi, il vincitore del 2008 si accorge però che il suo avversario anche nelle brevi discese non riesce a tenere il suo ritmo. Dopo il Rifugio Carducci, c’è l’attacco, il cambio di ritmo è deciso e porta Matteo Piller Hoffer ad avere circa cinque minuti di vantaggio al termine della Val Giralba. Alle spalle dei due, Aron Lazzaro, conoscendo bene il percorso, cerca di gestire al meglio la gara. Alberto Gerardini, mentre battagliava per la quarta posizione, proprio sul finire della discesa del Rifugio Carducci, prende una storta alla caviglia sinistra. Gerardini non prende ulteriori rischi, tira il freno a mano e senza rischiare mette nel navigatore le coordinate del Palaghiaccio di Auronzo.

In campo femminile la favorita della vigilia è Jennifer Senik, lungo la prima salita è però Silvia Serafini a tenere la testa della gara. La Serafini passa al Rifugio Auronzo con qualche secondo di vantaggio, la Senik continua con il proprio ritmo sapendo che la gara è ancora lunga. Seguono Michela Campigotto e Daniela Da Forno.

Matteo Piller Hoffer vola lungo la Val Giralba, negli ultimi chilometri in piano, sente che le gambe non rispondono come dovrebbero, tagliare il traguardo per primo è possibile, ma non è più una certezza. L’entrata al Palaghiaccio per il sappadino è trionfante, con il tempo di 2.44.26 bissa il successo del 2008, ma lascia tre minuti al proprio avversario. Manuel Speranza nell’ultimo tratto fa girare le gambe con più efficacia e chiude n 2.46.18. Sul terzo gradino del podio si conferma Aron Lazzaro con il tempo di 2.49.42. In quarta posizione arriva ad Auronzo Nicola Giovannelli, mentre Geronazzo e Vallosio decidono di chiudere la loro gara, appaiati.

Tornando alla gara femminile, la Senik, dopo la prima parte di gara dove ha fatto fatica a trovare il giusto ritmo e a sciogliere le gambe, supera la Serafini dopo la Forcella Lavaredo e non voltandosi più indietro continua a correre pensando solamente al primo gradino del podio. Ad Auronzo sono arrivati in ventinove quando all’entrata del palaghiaccio si presenta Jennifer Senik. La forte atleta dell’Aldo Moro Paluzza, reduce dalla vittoria della Transcivetta, mette in archivio anche la Camignada con il tempo di 3.14.22. La Serafini chiude in 3.22.01. In terza posizione taglia il traguardo Michela Campigotto dell’Atletica Lamonese.

La Camignada poi Siè Refuge si dimostra ancora una volta una “gara” con una profonda tradizione legata al più classico modo di andare in montagna come hanno fatto centinaia di appassionati. Genitori e figli, nonni e nipoti, amici a due e quattro zampe, tutti, nessuno escluso, hanno voluto vivere una giornata sotto le Tre Cime semplicemente passeggiando. (Riccardo Selvatico)

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.