Mezza di Ciriè : polemiche e immagini
La mattinata, all’ora del gallo, era veramente splendida, il leggero vento ha reso terzo e limpido il cielo e la corona delle Alpi intorni a Ciriè era a sir poco splendida : uno spettacolo raro, poche volte all’anno per noi nostalgici della natura e di semplici panorami.
Ma non dimentichiamo il motivo della levataccia, per il sottoscritto 06:45, c’era da correre la mezza di Ciriè che, subito dopo quella di Volpiano rappresenta una tappa d’obbligo per tutti i podisti impegnati a preparare le maratone autunnali. E qui iniziano le sventure, perchè l’organizzazione questa volta non è proprio stata all’altezza creando un sacco di problemi e disguidi ai podisti.
Innanzitutto alla partenza, anticipata (si dice per motivi di passaggio a livello) alle 9.25 invece delle dichiarate 9.30. Quindi organizzatori alla rincorsa dei podisti che stavano scladandosi per portarli tutti alla linea di partenza in tempo per lo sparo. Ma questo non è niente.
Forse proprio per l’anticipo della partenza, i primi 40/50 podisti si sono trovati ad un bivio non sorvegliato e hanno sbagliato strada, tre chilometri in più: apriti cielo, tutti a inveire contro l’oranizzazione (giustamente), rilevazione dei tempi completamente saltata e record personali, neanche a parlarne. Fantastico questo truppone di top runner che si è quindi trovato a recuperare sui soliti tapascioni che hanno visto l’ondata arrivare intorno al 5/6 chilometro.
E che dire del metodo di rilevazione del tempo? Niente chip, cartellino con i propri dati attaccati al pettorale per farselo staccare all’arrivo, con il risultato che molti l’hanno perso in gara ! Primitivo !!!
Ok, alla fine una classifica l’hanno pubblicata, non so quanto attendibile, tanto che i tempi se li sono dimenticati.
Comunque, per noi tapascioni, giornata incredibile, tempo bello, percorso tra i campi, falsamente piano, e via per la prossima !