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Mo Farah insegue il sogno della maratona: può diventare il nuovo Zatopek?


Emil Zatopek, atleta cecoslovacco nato nel 1922 e morto nel 2000, ha scritto una delle pagine più leggendarie della storia dell’atletica leggera: all’olimpiade di Helsinky del 1952 vinse tre medaglie d’oro: nei 5000 metri, nei 1000 e nella maratona. In tutte e tre le discipline fece segnare il record olimpico e pare che alla 42 chilometri, distanza sulla quale non si era mai misurato, decise di prendere parte all’ultimo minuto. 

Un fatto del genere, oggi susciterebbe più dubbi che ammirazione, ma per fortuna ciò che ha fatto Zatopek è intoccabile e incancellabile, scolpito nella leggenda dello sport e, forse, anche irripetibile. Forse.

Domenica 15 settembre, a Newcastle si è corsa l’edizione numero 33 della Bupa Great North Run, mezza maratona alla quale hanno preso parte atleti di altissimo livello mondiale. Mai un inglese ha vinto questa gara e mai un inglese ci era andato così vicino come Mo Farah in questa edizione: per lui, secondo posto al fotofinish, dietro all’etiope Kenenisa Bekele. E davanti a Haile Gebreselassie.

Per Farah, una prestazione che ha fatto capire che fra i grandi della mezza maratona c’è anche lui. Lo si era già inteso lo scorso aprile, quando alla maratona di Londra corse i primi 20 chilometri in 58’28, prima di ritirarsi. Lui stesso, disse che era stato un primo test per prendere confidenza con quella gara, per puntare l’anno successivo a vincere la 42 chilometri londinese. Lui, che è campione olimpico e dominatore incontrastato dei 5000 e dei 1000.

Mo Farah, può diventare il nuovo Zatopek? Può alla prossima olimpiade brasiliana del 2016 continuare a padroneggiare sulle due distanze più brevi e vincere anche la maratona? In molti credono di sì.

Uno dei più grandi maratoneti della storia però, proprio quel Gebreselassie che Farah si è messo alle spalle alla mezza di Newcastle, consiglia a Farah di non avere fretta nel voler correre la maratona, distanza alla quale si potrebbe dedicare completamente fra qualche anno quando la sua velocità sul breve andrà naturalmente calando.

Mo Farah però, non sembra intenzionato ad attendere troppo. Se manterrà le parole dette più volte in questo 2013, il prossimo anno dovrebbe essere quello buono per il grande debutto sulla 42 chilometri. E chissà, quindi, che non possa quello diventare il primo passo per inseguire, sognare ed eguagliare l’incredibile record delle tre medaglie di Zatopek.

Il grande atleta cecoslovacco, però, non aveva mai corso la distanza, e decise di partecipare alla maratona solo pochi minuti prima del via.

Marco Ceste