Mondiali Master Skyrunning: A Ceresole Reale lo spagnolo Aurell e Cugnetto vincono la Royal, Barlocco e la britannica Page il Roc
Domenica 29 luglio i sentieri, i laghi, le dighe, le montagne del Parco Nazionale Gran Paradiso e dei comuni di Ceresole Reale, Noasca e Locana, sono stati il palcoscenico naturale dei primi Campionati Mondiali Skyrunning categoria Master. L’inventore di questa gara, Stefano Roletti, e l’inventore dello skyrunning, Marino Giacometti, hanno unito forze, idee, cuore e passione, per portare corridori da mezzo mondo provenienti da 17 Paesi, tra cui Brasile, Portogallo, Spagna e Repubblica Ceca. Un modo per festeggiare lo skyrunning, la corsa in alta quota, un modo per far capire che queste terre alte e selvagge ma fragili, possono essere visitate nel modo più sostenibile possibile, cioè usando solo la forza delle proprie gambe, su sentieri in ottime condizioni che sono state possibili grazie anche al lavoro delle Squadre Forestali della Regione Piemonte. Così come la sicurezza dei corridori è stata garantita dal Soccorso Alpino e dai Guardiaparco del Parco Nazionale Gran Paradiso, il più importante Parco italiano che lo scorso anno ha festeggiato i 100 anni dalla fondazione.
Su un percorso duro, tecnico e immensamente spettacolare, di 55 km con dislivello di 4141m, attraversando sette colli, si sono assegnati, oltre ai campanacci per le mucche donati ai 2 vincitori, anche i titoli e le medaglie mondiali in tre categorie che vanno dai 40enni agli over 56.
Sia la gara maschile che quella femminile sono vissute sul duello tra quelli che sono stati i vincitori ed i secondi classificati.
A vincere la Royal maschile è stato lo spagnolo Pere Aurell, in 7h08’09”, con il forte bergamasco Luca Arrigoni, griffato Pegarun di patron Giorgio Pesenti, in testa nella prima parte di gara e alla terza ultra consecutiva, argento in 7h13’11”, podio completato dal bronzo del britannico Andy Symonds in 7h38’36”, completano la top ten nell’ordine Gutierrez Pinera Jose Francisco (SPA), Fernandez Varela Fidel (SPA), Calderon Xuan (SPA), Luis Del Secchi Cleverson (BRA), Fulvio Dapit, Alex Hill (GBR) e Roman Evarts (LAT)
Non meno combattuta la gara femminile con Marina Cugnetto e Chiara Giovando sempre in lotta con un distacco di 2-3 minuti quando non insieme per tre quarti di gara, con la Cugnetto che prende il sopravvento nel finale e va a vincere in 8h39’21”, seconda (ma oro Master) per Chiara Giovando (Pegarun) in 8h47’02”, terza la ceca Marcela Vasinova in 8h55’07”, quarta la francese Melanie Rousset in 9h22’28” e quinta la ceca Anna Strakova in 9h49’48”.
L’altra gara in programma era la Roc Skyrace, di 31 km con 2000 metri di dislivello in salita e 2400 metri in discesa, visto che si parte, come per la Royal, dalla diga del Teleccio e si arriva sul lago di Ceresole Reale. Non bisogna considerarla una gara corta, bensì una gara per discesisti, visto che su 31 km saranno quasi una ventina quelli di discesa o comunque di terreno a favore, dove bisogna spingere e far girare le gambe a tutta per arrivare al traguardo. Il più bravo e più veloce di tutti è stato Mattia Barlocco che in 3h38’24” domina il Roc, passando in terza posizione assoluta al punto in cui i 2 percorsi si dividevano, con davanti solo Arrigoni e lo spagnolo Aurell, per poi concludere in trionfo al rifugio Mila sul lago di Ceresole Reale. Lo seguono il belga Jasper Mannaert 2° in 3h49’05”, Emanuele Comerro 3° 4h04’44”, e quarti ex-aequo in 4h08’04” in tre: Rudy Costabloz, Paolo Pescetto e Alberto Bressan.
Terza assoluta e soprattutto prima donna la formidabile britannica Holly Page in 4h03’09”, seguita sul podio da Luisa Rocchia seconda in 4h26’57” e dall’olandese Ragna Debats terza in 4h38’47” con Annachiara Guerra quarta e la svizzera Laure Gabbud quinta.
Poi è stata festa fino a sera. All’atmosfera dello splendido traguardo in riva al lago hanno contribuito le bande dell’Aeronautica Militare e del Corpo dei Bersaglieri. La nona edizione della corsa è stata sostenuta da Montura, Iren, Parco Nazionale del Gran Paradiso, Regione Piemonte, Comune di Ceresole e Millet per quel che riguardava le premiazioni Master.
In allegato alcune foto dell’evento.