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Monte Rosa WalserWaeg: Christian Minoggio e Roberta Jacquin campioni italiani di skymarathon


Sold out di pettorali e nuovo record si presenze nella Valle dei Walser con 700 atleti da 24 differenti nazioni sui tre tracciati proposti e 200 ragazzini sul percorso giovani. Nella marathon, valevole come prova unica di Campionato Italiano Fisky (Federazione Italiana Skyrunning) si aggiudicano il tricolore 2024 Christian Minoggio e Roberta Jacquin.
  
Il meteo instabile di questa pazza estate non è riuscito a rovinare la terza edizione della Monte Rosa WalserWaeg, ma ha comunque costretto il comitato organizzatore ai lavori straordinari. Rispetto al programma originale, sul tracciato lungo da 90 km, il rischio di forti temporali, la densa nebbia e la cospicua presenza di neve sui colli più elevati ha portato alla saggia decisione di ridurre con il percorso a 74 km con 5600 m di dislivello positivo. Il “Piano B” non ha comunque rimescolato di tanto le carte in tavola visto che l’anello proposto presentava tassi di durezza e tecnicità davvero elevati.
 
Piccola variazione anche per la gara da 45 km con 3200 md+; dal Gabiet gli atleti sono scesi per il vallone di Netscho per percorrere il sentiero che collega i 2 abitati di Gressoney. Confermato invece il percorso della 15 km con 600 md+ così come la partenza che quest’anno era fissata a Gressoney la Trinité.
 
CAMPIONATO ITALIANO MARATHON
Il parterre di livello, grazie anche alla presenza della nazionale italiana di skyrunning ospite a Gressoney Saint Jean per preparare al meglio il mondiale di settembre, ha contribuito ad innalzare il tesso tecnico della gara. Banco di prova un muscolare anello da circa 43 km reso ancora più duro dal fondo pesante.
 
Al traguardo di Gressoney il piemontese  dell’Altitude Christian Minoggio ha vinto gara e titolo in 4h38’37” mettendo in fila i più giovani Gianluca Ghiano (4h39’45” Associazione Sportiva Santiano Dante) e Mattia Tanara (4h48’16” Asd Km Sport).
 
Al femminile tutte dietro la valdostana Roberta Jacquin (Peragun) che ha trionfato in 6h02’05”, seconda piazza per l’atleta di casa Marina Cugnetto (Outdoor With Us) che ha stoppato il cronometro in 6h24’57”. Terza piazza per Anastasiia Chertova (Endurance School) che ha terminato la sua prova in (7h07’52”). Essendo quest’ultima straniera, sul podio tricolore è però salita Federica Spadafora (Pont Sain Martin) che ha chiuso in 7h26’57”.    
 
LUCI NELLA NOTTE CON LA ULTRA DA 74KM
L’accorciamento di qualche chilometro si è rivelato scelta vincente vista l’instabilità meteo di queste settimane che in Valle d’Aosta ha lasciato cicatrici difficili da rimarginare. Partiti con le frontali accese i trailer di questa long distance hanno comunque potuto assaporare appieno la bellezza di sentieri e dei villaggi Walser.
 
Classifica alla mano ha primeggiato il francese Olivier Romain in 10h00’51” su Gionata Cogliati (10h08’55”) e Stefano Rinaldi (10h37’04”). Al femminile, come da pronostico successo di Lisa Borzani 13h00’04” su Melissa Paganelli (14h11’16”) e Christine Tousch (14h54’48”)
 
GARA VERA ANCHE NELLA PROVA SHORT DA 15KM
Un concentrato di natura e corsa in montagna in vero MRW con passaggio per i centri di Gressoney-Saint-Jean e Gressoney-La-Trinité, attraversando luoghi caratteristici come il Laghetto Gover, i villaggi Walser di Alpenzu piccolo e Alpenzu grande, la passeggiata della Regina e la frazione di Rong.
 
Qui ad imporsi è stato Simone Giolitti (1h13’58”) su Diego Ras (1h19’07”) e Mathieu Brunod (1h19’40”). Al femminile primo posto per la valdostana Irene Glarey (1h34’26”) su Silvia Comelli (1h41’32”) e Giulia Leonardo (1h43’42”).

Fonte press office sportdimontagna

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.