Montecampione skyrace : i campioni nazionali CSEN outdoor sono Moira Guerini e Stefano Pelamatti
Montecampione valle Camonica provincia di Brescia domenica 12 agosto. I temporali non hanno disturbato i 160 skyrunner presenti in questa bella località Camuna anzi il vento che accompagna le turbolenze meteo ha dato una grossa mano agli organizzatori del team Fuoricorsa mitigando la calura con una frescolino molto gradito. Questa quarta edizione della Montecampione skyrace era la seconda e ultima prova di combinata valevole per il campionato nazionale CSEN outdoor di combinata-trail.
La prima prova è stata disputata il 29 luglio a Pisogne sulle creste del monte Guglielmo. Il tracciato di gara presentava un dislivello complessivo di 2.400 metri per una lunghezza di 18,5 chilometri, i primi km e gli ultimi erano di raccordo per partire ed arrivare a Montecampione mentre i 9 km centrali della skyrace erano disegnati sulle suggestive creste che danno visibilità in valle Camonica in val Trompia e sulle prealpi Orobiche e Bresciane. Nella skyrace rosa e azzurra i due vincitori, Pallini Elisa e Pelamatti Stefano, hanno sempre tenuto testa in modo autorevole al gruppo di inseguitori concludendo la gara in modo perfetto; Pallini Elisa team Cortenova ha fermato i cronometri sul tempo di 1h58’36” argento per Guerini Moira Tornado team 2h01’10” e bronzo per Vassalli Daniela ATL. Paratico 2h02’49”. Nella classifica uomini successo di Pelamatti Stefano US Malonno crono 1h34’17” sul secondo e sul terzo gradino del podio sono saliti due aquile Valetudo-Serim by Racer Poli Paolo 1h36’56” e Belinghieri Clemente 1h37’45”.
Classifica campionato nazionale CSEN outdoor combinatrail donne: prima Guerini Moira con il tempo finale delle due prove di 4h16’, seconda Bertasa Cinzia team Bergamo Stars 4h19’ e terza Orlandi Anna team Pasturo 5h24’. Podio nazionale dei camosci Pelamatti Stefano 3h21’ secondo Paolo Poli 3h26’ e terzo Belinghieri Clemente 3h28’.
Madrine della manifestazione podistica le sorelle dello sci alpino le campionesse bergamasche Franchini.
Di Giorgio Pesenti
