E’ morto Sammy Wanjiru, campione Olimpico di maratona a Pechino 2008
Una tragica notizia ha sconvolto il mondo della corsa: è morto il campione olimpico di maratona a Pechino 2008, il keniano Sammy Wanjiru. Le notizie delle agenzie parlano dapprima addirittura di suicidio, poi le versioni si sono fatte un po’ confuse.
In una prima ricostruzione parzialmente rivista. Wanjiru – ha raccontato il capo della polizia dell’area, Jasper Ombati – è tornato a casa con un’altra donna intorno alle 23.30 ora locale. Quando sua moglie è rientrata e li ha trovati, ha iniziato a chiedere chi fosse l’altra persona. E’ iniziata una discussione, la moglie ha chiuso Wanjiru e la donna nella stanza da letto ed è corsa via. Così l’atleta ha saltato dal balcone della stanza. Ora non è più qui per dirci cosa pensava quando ha saltato. Non pensiamo a un omicidio. Siamo più propensi a pensare che volesse impedire alla moglie di lasciare l’edificio.
Wanjiru si sarebbe gettato dal balcone della sua casa di Nyahururu, nella Rift Valley a nord di Nairobi attorno alle 23 locali (24 italiane). Il gesto sarebbe sopravvenuto, stando alla versione fornita dalle forze dell’ordine, dopo un litigio con la moglie che lo aveva sorpreso in compagnia di una donna, come riportato lunedì da Ombati.
La tragica fine del campione olimpico di maratona in carica, porta alla luce la storia di un uomo controverso; più da rock star e poeta maledetto, che da corridore olimpico. E’ stato invischiato in precedenza in vicende ambigue: lo scorso dicembre era stato accusato di aver ferito con un fucile la sua guardia e di aver minacciato di morte la moglie e la domestica. Il maratoneta ha sempre negato alcuna responsabilità in merito ai fatti contestati.
Samuel Wanjiru ruppe il tabu del Kenya nella maratona olimpica, visto che prima di lui nessun keniano aveva vinto una medaglia d’oro nella maratona olimpica, tra l’altro con un tempo eccelso: 2h5’32”. Aveva solo 24 anni.