Nadia Battocletti argento ai Campionati Europei di Cross a Bruxelles
Per la prima volta in 29 edizioni un’azzurra conquista una medaglia nella categoria assoluta ai Campionati Europei di Cross: ci riesce una splendida Nadia Battocletti, argento nel fango di Bruxelles. Sui 9 km di un percorso pesantissimo al parco di Laeken, l’azzurra si stacca dopo circa 3500 metri dalla norvegese medaglia d’oro Karoline Bjerkeli Grovdal (33:40), al suo terzo titolo consecutivo, ma nel giro conclusivo riesce ad afferrare la seconda piazza (34:35) ai danni della britannica Abbie Donnelly (bronzo in 34:42) e a salire ancora sul podio dopo i quattro ori delle categorie giovanili. Quarto posto per la staffetta mista con Gaia Sabbatini, Mohad Abdikadar, Marta Zenoni e Pietro Arese. Tredicesima piazza per Yeman Crippa (30:47), fuori dalla top ten nella gara vinta dal francese Yann Schrub (30:17).
DONNE – È una lotta nel fango, i piedi affondano, si rischia costantemente di perdere l’equilibrio e quando possibile si cercano i tratti meno macinati a bordo percorso. Il momento chiave arriva poco dopo il terzo di gara (9 km), intorno ai 3500 metri: è lì che la campionessa in carica Karoline Bjerkeli Grovdal scappa via, distanziando tutte le altre, tra cui Nadia Battocletti, rimasta per i primi tre chilometri nel gruppo di testa. In poche centinaia di metri la norvegese che aveva già festeggiato a Dublino e a Venaria Reale scava un distacco troppo largo con le rivali. A rincorrerla c’è soprattutto la britannica Abbie Donnelly, che fino a un paio di chilometri dal termine mantiene un vantaggio sull’azzurra di una manciata di secondi (9 al km 6,8). Sulla campana dell’ultimo giro però le due inseguitrici sono praticamente appaiate. L’operazione sorpasso si concretizza pochi istanti dopo: Battocletti è seconda tra le grandi dopo quattro titoli giovanili, unica donna italiana a essere mai riuscita a vincere una medaglia nella categoria assoluta.
“Oggi ho anche imparato a ballare la samba nel fango – le parole di Nadia, 23 anni, trentina delle Fiamme Azzurre allenata da papà Giuliano e come sempre sostenuta anche da mamma Jawhara Saddougui a Bruxelles -. Già il percorso era complesso, poi ci si è messo il fango a dare quello sprint in più. Le traiettorie erano perse, ho provato a recuperare qualcosa nella parte in cui il terreno era più resistente ma non sono riuscita a seguire il primo gruppetto quando si sono staccate. Appena ho preso la ragazza britannica (Donnelly, ndr) mi sono detta ‘adesso non devi mollare neanche un centimetro. Se bruciano le gambe, falle bruciare di più’. E alla fine per festeggiare mi sono buttata nel fango e me lo sono passato anche sulle guance. Ho vissuto una stagione lunghissima, partita dal cross e dalle indoor, passata per la pista e la strada, e terminata di nuovo con il cross. È stata ricca ma soprattutto di passaggio, per farsi trovare alle Olimpiadi nel massimo della forma. Con la gara di oggi credo di aver raggiunto un altro step mentale che può fare la differenza”.
Il piazzamento a squadre è il quinto, considerato il venticinquesimo posto di Valentina Gemetto (36:48) e il ventottesimo di Anna Arnaudo (36:52). Non ai fini della classifica per team, che considera le prime tre della squadra, da segnalare anche il trentatreesimo posto di Rebecca Lonedo (37:05). Ritirate Federica Zanne ed Elisa Palmero. Gran Bretagna all’oro con 18 punti, argento Spagna (37), bronzo Belgio con 38. Poi la Francia (39) e appunto l’Italia (55).
UOMINI – Mai realmente in gara, troppa fatica con queste condizioni, troppe incognite che possono ribaltare i valori. Il tredicesimo posto di Yeman Crippa (30:47) è il verdetto di un primo pomeriggio senza acuti per il trentino che era stato argento a Lisbona nel 2019 e che nel cross, tolto il ritiro del 2021, aveva sempre combattuto per la gloria. È invece la giornata del francese Yann Schrub, nono ai Mondiali di Budapest nei 10.000 (30:17 nei 9 km di Bruxelles): poco prima che inizi l’ultimo giro, stacca il britannico Hugo Milner, poi fuori dal podio, superato dal norvegese Magnus Myhre (30:20 argento) e dal belga Robin Hendrix (30:22). Niente top ten nemmeno per il favorito della vigilia, il belga padrone di casa Isaac Kimeli (undicesimo in 30:46) che però può consolarsi con l’oro a squadre del suo Belgio (argento Francia, bronzo Norvegia), mentre nel complesso non brillano gli azzurri attesi a una prova consistente come team: l’ottavo posto è frutto della 29ma posizione di Luca Alfieri (31:15), comunque da non buttare, e la 49ma di Iliass Aouani (31:58). A completare il quadro azzurro il 50mo posto di Pasquale Selvarolo (32:02) intraprendente nelle primissime battute, il 68mo di Italo Quazzola (33:13) e il ritiro di Yassin Bouih.
STAFFETTA MISTA – È un gioco totalmente strategico, un incastro complicato da decifrare, complice il regolamento di questa edizione che lasciava facoltà di scegliere un uomo o una donna come primo frazionista e di comporre l’ordine delle successive frazioni a totale piacimento. Meglio partire con la donna o con l’uomo? Era la domanda che circolava tra tutti i team alla vigilia, tenendo anche conto che la prima frazione è più corta di un centinaio di metri abbondanti. In molti optano per lo start maschile, tra cui il Belgio che si presenta in testa al primo cambio, l’Italia si affida invece a Gaia Sabbatini e alla sua tradizionale grinta. C’è da rincorrere, ma era già in conto, e i frutti della scelta possono vedersi soltanto alla fine. Quando scatta Mohad Abdikadar in seconda frazione (sostituto di Ossama Meslek frenato dal mal di gola) il ritardo è inevitabilmente ampio. Svantaggio che si assottiglia con la frazione italiana maschile, rispetto alla Gran Bretagna che prende il comando, e che si riallarga per forza di cose quando il ‘testimone’ ideale è in mano a Marta Zenoni che si ritrova a correre, seppur a distanza, contro molti uomini. Pietro Arese parte da quarto dietro a GB, Francia e Olanda: bisogna inseguire, ma forse da troppo lontano. La rimonta azzurra non riesce, va invece in porto quella francese, team che aveva scelto la stessa combinazione italiana: donna, uomo, donna, uomo. Francia 19:44, Olanda 19:46, Gran Bretagna 19:48, Italia quarta a diciotto secondi dal podio (20:06).
IL MEDAGLIERE – L’Italia termina l’EuroCross di Bruxelles con una medaglia (l’argento di Nadia Battocletti) e l’undicesimo posto nel medagliere, dominato dalla Gran Bretagna con 7 ori, 1 argento e 3 bronzi. Nona piazza per gli azzurri nella placing table (21, GB 102), in flessione rispetto alle edizioni precedenti.
TV E STREAMING – Una sintesi degli Europei di cross di Bruxelles sarà trasmessa in differita tv domenica 10 dicembre su RaiSport alle 19.15. Gare in onda in differita anche lunedì 11 dicembre dalle 11.15.
Fonte Fidal