Nata Libera seguendo il mio istinto
Di Isabella Labonia
Segui il tuo istinto! Così recita il cerbiatto Tip Tap stampato sulla maglietta che ho acquistato ieri al banchetto dell’associazione no profit Nata Libera, che ha dato il nome alla prima edizione del trail organizzato a Sala Biellese e, a favore della quale, è andato tutto il ricavato della manifestazione.
Seguire il mio istinto, mi ha portato ieri nella Serra Biellese, un paradiso in terra, con larghi sentieri per escursioni, a piedi o in bicicletta. Il percorso di gara, disegnato dall’Atletica Gaglianico74, con la supervisione della campionessa Elisabetta Perrone, si è subito rivelato veloce e avventuroso perché, ad ogni km, si presentavano davanti agli occhi degli atleti scenari diversi, dal bosco fitto, a tratti di spianate erbose, dalla pineta alle mulattiere che, risalendo lungo le pendici delle colline, lasciavano correre lo sguardo su scorci e panorami incontaminati, fino alle suggestive discese e salite a mo’ di montagne russe dei km centrali.
Un ragionamento può essere sbagliato, un’emozione no. Per questo corro e mi lascio trasportare dalla gioia di farlo! Quando corro nella natura sento molto meno la fatica che sull’asfalto, e anche ieri, nonostante i continui cambi di ritmo, dovuti alle salite e alle discese, che costringevano a correre sempre a perdifiato, l’ambiente circostante mi ha trasportato in una sorta di dimensione parallela, in cui immaginavo intorno a me gli animali del bosco che ci spiavano, quando passavamo ansanti, e si domandavano come mai, e da chi, stessimo scappando tutti. E proprio agli animaletti voglio dedicare la mia vittoria! Perché li amo e, nel mio piccolo, cerco di proteggerli al meglio come giovedì mattina quando è volato nel mio ufficio, probabilmente scappando da qualche gabbietta dei condomini antistanti, un piccolo uccellino, un diamante mandarino, che ho messo in salvo, e che, alla fine, ho portato a casa ad aumentare la mia ‘tribù’ composta da 2 cani e 2 gatti. Non poteva che rivelarsi un portafortuna per una gara organizzata da un’associazione che ha fatto del salvataggio degli animali, selvatici e non, la sua ragione di vita. Inoltre, prima della partenza della gara, ho fatto la foto beneaugurante con la cagnolina Stella del Bar Lupo di Sala, che accoglieva festante tutti i runners, e che ho ufficialmente nominato la mia mascotte della giornata. Grazie alla mia vena animalista, che mi ha fatto preferire, per la terza domenica consecutiva, una levataccia per andare fin dalle parti di Biella, invece di optare per una delle tante gare che domenica c’erano in Lombardia, ieri ho potuto alzare le braccia un’altra volta all’arrivo, tra due ali di pubblico che, nonostante non sia un’atleta piemontese, mi hanno accolto e fatto sentire a casa fin dalla prima gara!
Ci avrà messo lo zampino la Piota Vagante che, pur non avendomi fatto smarrire la via di casa nel suo trail di due settimane fa, ora mi riporta sempre a correre nel Biellese? Se anche fosse, devo sicuramente ringraziarla, perché sto scoprendo dei territori di notevole interesse naturalistico, che fanno venire voglia di dimenticare la vita frenetica per tornare ad assaporare la vita nei piccoli borghi che occhieggiano sulle pendici boschive dei colli. Dopo due anni di mezze maratone e corse su strada, alla mia prima esperienza di corsa in montagna nell’aprile scorso, ho capito che la mia ‘strada’, da quel momento in poi, sarebbero stati i sentieri. In attesa delle skyrace estive, quest’anno ho quindi scelto di allenarmi coi trail nei mesi invernali e primaverili, scoprendo così un mondo genuino, di fatica e di sudore, ma soprattutto di passione per la corsa e amore per la natura! E’ bello correre nei boschi, senza l’assillo del cronometro che, su questi percorsi, è inutile perchè non ci possono essere termini di riferimento assoluti, visto che anche lo stesso percorso di gara, in condizioni climatiche differenti, da un anno all’altro, può far riscontrare differenze di minuti, dovute al terreno scivoloso o meno, a un tronco caduto da scavalcare, che l’anno prima non c’era o a tante imprevedibili variabili che rendono ogni corsa unica e diversa. Ma soprattutto è bello il tifo delle persone che, in diversi punti dei sentieri, o nei brevi pezzi in cui si torna sulla strada per attraversare i paesini tra una collina e l’altra, non si risparmiano nel tifo per tutti gli atleti, dal primo all’ultimo, che sia conosciuto o meno. Questo spirito fa sì che dopo la gara ci si ritrovi tutti con le gambe sotto il tavolo a mangiare in compagnia, come ieri nella piazza di Sala Biellese che è diventata una sala da pranzo all’aria aperta con signore che distribuivano la polenta concia per tutti. Non c’è miglior modo di festeggiare che stare in compagnia di chi condivide i tuoi stessi ideali. E ieri mi sono sentita proprio a casa, trascorrendo ore piacevoli, tutti insieme, in nome dell’amore per la natura, per lo sport e per gli animali.
130 gli atleti classificati al trail lungo poco meno di 19 km, valevole come Prova Unica del Campionato Regionale di specialità Lunghe Distanze FIDAL 2012, che ha visto trionfare ancora i vincitori del trail della Piota Vagante, Enzo Mersi dell’Atletica Monterosa (1h13’35’’) e Isabella Labonia (1h30’06’’) dell’Atletica Presezzo Valetudo. A completare il podio maschile il neo campione regionale Michele Rossi (1h14’40’’) del G.S.A Valsesia e Carlo Torello Viera (1h16’22’’) del G.S Ermenegildo Zegna. Podio femminile su cui sono planate due aquile Valetudo Rosa, che, nel luglio scorso ai campionati italiani di Skyrunning a coppie hanno messo anche gli artigli sulla medaglia d’argento: prima Isabella Labonia, seguita da Marina Plavan che in 1h35’49’’si è laureata campionessa regionale assoluta e master B, con la maglia della sua squadra Fidal S.D. Baudenasca. Sul terzo gradino del podio, l’atleta di casa Gabriella Boi dell’A.S. Gaglianico74 che, con il tempo di 1h40’06’’, si guadagna la maglia di campionessa regionale Master A. Tra le altre aquile Valetudo presenti, ottimo quarto posto per Carmela Vergura.
Un dolore al tendine ha invece impedito a Alberto Bolcato di primeggiare come suo solito, costringendolo a rallentare per giungere al traguardo in 30esima posizione assoluta. A lui i migliori auguri di pronta guarigione! Tra i 51 atleti del trail corto di 11,8 km trionfano Alberto Mosca (42’41’’) della G. S. Orecchiella Garfagnana, seguito da Luca Valz (48’52’’) dell’A.S. Gaglianico74 e Valerio Facciolo (50’24’’) dell’Euroatletica2002. Per quanto riguarda l’altra metà del cielo, al primo posto Joanna Drelicharz dell’Atletica Futura ASD, seguita da Nicoletta Passuello del G.S. Ermenegildo Zegna e Tiziana Borri dell’A.S. Gaglianico 1974.