Nella Maratona di Roma successi di Kipruto e Tusa, grande Martin Dematteis primo italiano
Sono ancora Kenya e Etiopia a trionfare nella XXII Acea Maratona di Roma, nel giorno del quinto successo di Alex Zanardi nella gara riservata alle handbike (1h09.15). Domenica mattina in via dei Fori Imperiali erano oltre 14.900 i runners alla partenza, provenienti da 115 nazioni, e 13.585 gli arrivati. A vincere la gara maschile è stato l’esordiente keniano Amos Kipruto, 23 anni, con il tempo di 2h08:12, il settimo di sempre sul traguardo di via dei Fori Imperiali. Tra le donne si è imposta la 22enne etiope Rahma Tusa in 2h28:49.
UOMINI – La gara maschile si è sviluppata su passaggi da 15:00 al 5° km, 30:05 al 10° e 1h03:40 alla mezza maratona, quando i primi erano ancora in linea per attaccare il primato della corsa (2h07:17). Dopo il passaggio al 30° km in 1h30:43 e l’abbandono dell’ultima lepre al 32° km, Kipruto sferra l’attacco decisivo. Il parziale tra il 30° e il 35° è di 14:49, ma l’allungo che decide l’intera gara dura non più di mezzo chilometro. Il keniano così prende il largo sul 21enne etiope Birhanu Achamie, che come lo scorso anno si deve accontentare del secondo posto, seppure con il primato personale di 2h09:27. Al terzo posto c’è il 25enne keniano Dominic Ruto, che parte come pacemaker, ma poi resta in gara e supera allo sprint l’altro etiope Beyu Megersa Tujuba (2h09:28 per entrambi).
Il primo italiano è il 29enne cuneese della Corrintime Martin Dematteis: il campione mondiale di corsa in montagna, con la squadra azzurra nell’edizione 2015 di Betws Y Coed, chiude all’11° posto in 2h18:20, poco davanti al 36enne bergamasco e compagno di colori Giovanni Gualdi, 12° in 2h18:38. Al 13° posto c’è invece Dario Santoro (2h23:31) dell’Atletica Potenza Picena.
“Sono partito con il mio ritmo – il commento di Martin Dematteis dopo il traguardo – passando a metà gara in 1h09:20. Davanti vedevo Giovanni Gualdi e l’ho preso come punto di riferimento fino al 30° km. Gli ultimi chilometri sono stati difficilissimi, ho visto le stelle, ma il risultato finale mi rende felice. Una gara da sogno, piena di emozioni, l’arrivo sotto il Colosseo è impagabile. Dedico questa gara a mio figlio che nove mesi fa è andato in cielo. Ora tornerò alla mia corsa in montagna, ma non escludo, in futuro, di dedicarmi di più alla corsa su strada”.
DONNE – Tusa ha fatto una gara tutta d’attacco, passando a metà gara in 1h14:24. Già al 25° km è rimasta da sola e nel finale, pur soffrendo un po’, è riuscita a chiudere in 2h28:49, migliorando il suo personale di quasi 5′. Al 2° posto si è classificata la connazionale Mulu Melka Duru, 23 anni, che ha concluso in 2h29:59, mentre la sorpresa è arrivata dal 3° posto dell’algerina Kenza Dahmani, che con il tempo di 2h33:53 si è migliorata di quasi 6 minuti. La prima italiana al traguardo è stata la 28enne veneziana della Forestale Giovanna Epis, che dopo un passaggio di 1h18:31 e qualche problema nel finale ha migliorato il suo primato con 2h38:20.
ZANARDI QUINTO SIGILLO – Zanardi, 49enne ex pilota e ora atleta paralimpico bolognese, centra il quinto successo a Roma (2010, 2012, 2013 e 2014 gli altri) polverizzando il precedente record che già gli apparteneva (1:11.46 nel 2012). Alle sue spalle Mauro Cratassa (1h16:49) e Vittorio Podestà (1h23:00). I maratoneti hanno ricevuto anche il saluto di Papa Francesco, che al termine della recita del “Regina Coeli” in piazza San Pietro, si è rivolto agli atleti che sono passati lì poco prima di metà gara. “Saluto tutti i partecipanti alla Maratona”, è stato l’augurio speciale del pontefice.
Fonte organizzazione