Per la nona volta la Stralivigno è firmata Kenia
I keniani Ndungu Geoffrey Gikuni e Murigi Lucy Wambui, sabato scorso hanno vinto la mezza maratona di corsa in montagna, gara internazionale FIDAL, in condizioni di pioggia e leggero vento.
Ndungu Geoffrey Gikuni (Run2Gether, Austria) ha vinto in 1.12.43, tempo di un secolo centesimo superiore a quello che ha fatto segnare lo scorso anno il connazionale Kimathi.
Gikuni aveva già vinto la Stralivigno nel 2009, facendo segnare il miglior tempo di sempre in 1.10.07 (partenza e arrivo da Plaza Placheda). Al secondo posto Wangari Peter Chege (l’anno scorso terzo) e terzo Surum Robert Panim (lo scorso anno secondo).
In campo femminile la keniota Murigi Lucy Wambui, all’esordio alla Stralivigno e regina della Stramilano a marzo, si è imposta con un arrivo in solitaria in 1.20.27. Dietro di lei, la connazionale Maina Veronicah Njeri e la ceca Petra Fasungova.
Gli iscritti alla Stralivigno 2014 sono stati 993, di cui 66 alla gara FIDAL, 154 alla Stralivigno non competitiva, 171 alla staffetta, 110 al Nordic Walking. Di questi, 955 italiani e 38 stranieri. Una curiosità: il runner più anziano è stato Luca Vignali, classe 1934, e la più anziana, Angela Sileci, classe 1945.
Il percorso di quest’anno ha preso il via della zona del Lago di Livigno ed è arrivato all’Aquagranda. Il primo italiano giunto al traguardo è stato Luca Massimino (quinto posto) mentre il primo livignasco è stato Gianluigi Martinelli (undicesimo).
Le dichiarazioni dei vincitori:
Ndungu Geoffrey Gikuni
Oggi non ho avuto nessun problema, mi aspettavo di fare qualcosa di buono come ho effettivamente fatto. Il percorso era molto bello, anche se scivoloso per la pioggia. Le condizioni meteo sono state perfette per me perché mi piace correre con la pioggia e con il fresco.
Murigi Lucy Wambui
Fino al 14esimo km ho fatto gara con Veronicah poi, quando la strada ha iniziato a salire, mi sono staccata e ho proseguito sola fino al traguardo. Ora sono proiettata verso la Maratona di Firenze e il prossimo anno spero di tornare a Livigno.
Fonte Ufficio Stampa APT Livigno