Oderzo, che cast: 1º maggio con Incerti, Weissteiner, Cusma. E tra gli uomini c’è Lalli
L’Italia che corre ha un appuntamento: Oderzo, 1° maggio. Il 16° circuito internazionale Città Archeologica – presentato ieri sera nella bella cornice di Palazzo Foscolo – sarà una passerella con pochi eguali, sotto il profilo tecnico ed agonistico, nella primavera italiana su strada.
Si cercano gli eredi di Stefano La Rosa e della tanziana Zakia Mrisho, trionfatori, un po’ a sorpresa, nel 2010. E molti sono i pretendenti al doppio podio.
Nella gara femminile (5,8 km), alla già annunciata Anna Incerti, numero uno della maratona italiana, si aggiungeranno altre due primedonne del mezzofondo azzurro: Silvia Weissteiner, che torna a Oderzo per cercare di dare un seguito alla sfilza dei successi ottenuti in Piazza Grande tra il 2005 e il 2009, ed Elisa Cusma, asso di 800 e 1500, attesa nella Marca per uno dei pochi appuntamenti su strada della sua stagione.
Da seguire anche l’emergente Martina Celi, vincitrice dell’ultima Treviso Marathon, Agnes Tschurtschenthaler, Silvia La Barbera, la giovane Giulia Martinelli, l’ungherese Toth e la rumena Maxim.
Un cast di tutto rispetto, così come in campo maschile (9,8 km), dove gli organizzatori della Nuova Tre Comuni hanno annunciato la presenza di Andrea Lalli, in cerca di rivincite dopo la sconfitta in volata del 2010.
L’asso del cross azzurro (reduce dalla Stramilano, dove ha portato il personale sulla mezza maratona a 1h02’32”) sfiderà un altro giovane di belle speranze, Ahmed El Mazoury, oltre a Francesco Bona, Stefano Scaini e a due campioni rumeni: Marius Ionescu (5.000) e Cristinel Irimia (10.000 e mezza maratona). Un’accoppiata che conferma il legame affettivo esistente tra Oderzo e la Romania.
Sarà un 1° maggio tutto di corsa: abbinato al Grand Prix Strade d’Italia e al Grand Prix Giovani, il circuito Città Archeologica si aprirà al mattino con i master, per proseguire nel pomeriggio con giovani, disabili (al via anche la Porcellato) e le due gare internazionali. Per le quali, però, gli organizzatori garantiscono che le sorprese non sono ancora finite.