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Ormezzano dedica un pensiero agli “eroi” che correranno la 24 Ore di Torino


Il maestro di giornalismo Gianpaolo Ormezzano ha voluto dedicare un pensiero a tutti quelli che correranno o anche solo hanno pensato di correre, la 24 ore di Torino. Parole bellissime, una poesia dedicata a tutti gli amanti della corsa:

Non c’è nessuna delle cosiddette buone ragioni per correre ininterrottamente un giorno e una notte, per 24 ore: soldi pochi o niente, gloria idem, salute fisica sicuramente meglio coltivata con altri metodi, salute mentale sottoposta ad agguati vari.

La sola buona ragione assoluta, è appunto l’assenza di buone ragioni relative, quelle che, purtroppo di regola, fanno arida, avida, scontata la vita. È il fare qualcosa, quella certa cosa, perché sì, farlo dal momento che non si trova una solida onesta ragione per non farlo: come di tanti exploits sportivi, solitamente di podisti/poeti. Farla per sport, se si vuole ritrovare la valenza antica e intanto eterna di questa parolina.

E andare a vedere chi la fa non per plaudire al suo fachirismo, per voyeuristicamente eccitarsi alla vista del suo (comunque) penare, ma per lasciarsi pervadere dalla sua sempre superstite serenità molto umana, di quando gli umani non sono disumanamente sollecitati a rinnegarsi con artificiosità assortite e suadenti.
Una serenità che non esclude la fatica, anzi, ma non cerca il dramma. Una serenità da alpinisti con intorno il clangore diurno e notturno della città, da esploratori subacquei battezzati dalla loro voglia matta e santa e da quel liquido lustrale che è il loro sudore.

 Gianpaolo Ormezzano

Marco Ceste