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Paolo Bert e Morena Almonti vincono la cronometro sull’impianto naturale della Rocca di Cavour


Erano i primi anni ’80 del secolo scorso quando l’Atletica Cavour, storica società praticante la Marcia Alpina, promosse una novità assoluta: una vera competizione podistica serale infrasettimanale su una distanza che poteva apparire ridicola: si saliva alla vetta della Rocca di Cavour su di un percorso di 2 Km con dislivello positivo di 160 metri. Il tutto si svolgeva in quello che allora era la Festa dell’Unità ribattezzata, sempre a Cavour, Festa dell’Umidità per la copiosa pioggia che ne caratterizzò la prima edizione. Allora i dominatori di specialità rispondevano ai nomi di Maurizio Gemetto e Valter Rossa.

A 35 anni di distanza le gare serali ed infrasettimanali si sono moltiplicate soprattutto nella versione “non competitiva” e Cavour non può non essere presente nella programmazione annuale.

Così, mercoledì 2 Luglio si è svolta l’ennesima tenzone sportiva sul terreno che ha ospitato, nel 1987, la prova di Campionato Italiano di Corsa in Montagna a staffetta. La fortuna del paese che respira già un po’di aria cuneese e di avere a disposizione un vero e proprio impianto naturale per la pratica della disciplina denominata “Corsa in Montagna”: La Rocca di Cavour. Nessun costo a carico del Coni per edificarlo ma solo un po’ di sacrificio per i volontari che annualmente ripristinano la piena agibilità della sentieristica.

E’ la Podistica Valle Infernotto ad avere riproposto la Crono Rocca in versione a cronometro individuale sulla distanza di 3,550 metri e dislivello complessivo di 180 metri.

Centoquarantaquattro atleti si sono presentati al via in una serata fresca ma asciutta il che non guasta di questi periodi.

Gara competitiva era e così è stato con i partecipanti che hanno potuto sperimentare quanto nella botte piccola ci possa essere del vino buonissimo. La sorpresa della serata, per quanto attiene i risultati agonistici sta nella grande prestazione di Davide Genre, allievo di fatto di categoria di Patrizia Serra, storico tecnico della Atletica Pinerolo: il giovanissimo campione ha vinto la categoria ma, soprattutto, ha occupato la terza posizione assoluta. Qualche titolo lo ha pure già vinto ma il futuro si presenta ancora più promettente.

Gilardi Gioacchino, suo compagno di squadra, lo ha imitato nella categoria Juniores anche se con un risultato cronometrico meno esaltante.

Nelle giovani Allieve, invece, è stata l’Atletica Valpellice a proporre la vincitrice intesa come Collino Elisabetta.

Per quanto riguarda la categoria Senior, senza ulteriori suddivisioni come vorrebbe la logica competitiva, arriva da Alba ed è tesserata ovviamente per il G.S. Ferrero la vincitrice: Morena Almonti. Federica Collino per l’Atl. Val Pellice conquista, a pochi secondi, il secondo gradino del podio precedendo Marina Plavan reduce da una settimana di successi in Val Fassa.

Il podio maschile nella scorsa edizione venne occupato esclusivamente dagli allievi di Giulio Peyracchia della Podistica Valle Varaita. Questa volta agli atleti giallo neri sono toccate la seconda e la terza posizione sul podio per merito di Manuel Solavaggione e Simone Peyracchia. Sul gradino più alto è salito Paolo Bert con appena 4 secondi di vantaggio sul secondo classificato.

In grande forma Paolo, e con questo chiudo, forma Tre Rifugi per tentare, Domenica 13 a Bobbio Pellice, la dodicesima vittoria. A noi rimane da capire quali segreti determinino la polivalenza atletica di questo campione che riesce ad ottenere risultati di eccellenza affrontando, apparentemente senza difficoltà, distanze ed altimetrie notevolmente diverse.

In allegato la classifica completa

Di Carlo Degiovanni

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.